Perché in un singolo Paese come il Sudan si concentrano tali e tante rivalità interimperialiste?

PCT Togo, 21/08/2023 “I capitalisti si spartiscono il mondo non per la loro speciale malvagità, bensì perché il grado raggiunto dalla concentrazione li costringe a battere questa via, se vogliono ottenere dei profitti.” Questa citazione costituisce la spina dorsale delle idee sviluppate dal rivoluzionario russo Lenin nel suo libro “L’imperialismo, fase suprema del capitalismo”. In quest’opera, Lenin spiega, con precisi fatti economici, che il capitalismo del XIX secolo è caratterizzato

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Riyad: i falsi amici della causa palestinese

Riportiamo il commento sul vertice arabo-islamico pubblicato dal Pungolo Rosso Si è concluso a Riyad il vertice congiunto fra Lega Araba e Organizzazione della Cooperazione Islamica: all’ordine del giorno era ovviamente il massacro dei Palestinesi di Gaza ad opera delle forze armate israeliane – con l’appoggio determinante di Stati Uniti, Unione europea, Italia. Una riunione “d’emergenza” che si è tenuta dopo ben 35 giorni di massicci bombardamenti sulla Striscia e che l’Arabia

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Gli F-35 americani sconfitti nel Golfo

L’Arabia Saudita, che nel passato aveva acquistato missili balistici cinesi, ora grazie alla tecnologia fornita dalla Cina sta costruendoli in casa propria. Gli Emirati Arabi Uniti (UAE – nota 1) hanno revocato l’acquisto di 50 aerei da guerra Lockheed F-35 americani e non intendono rinunciare alla rete 5G del colosso cinese Huawei. Due importanti eventi che rivelano la silenziosa penetrazione della Cina nel Medio Oriente e nel Golfo in particolare,

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Armi, calcoli politici ed etica umana

Nel pasticciato scontro politico in svolgimento dentro le stanze del parlamento italiano, uno dei contendenti, il pentastellato ministro degli Esteri Di Maio, si è ieri affrettato, sulla scia di Biden, a decretare lo stop delle vendite di armi italiane, missili e bombe, all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, che fino ad oggi erano state solo sospese. Un tentativo di prendere le distanze su una questione morale dall’avversario Matteo Renzi, posizionandosi

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Sudan – La giunta militare tenta di dividere il fronte di lotta

Dopo un periodo di rabbia latente contro l’aumento del costo della vita, lo scorso 19 dicembre è scoppiata in Sudan la rivolta per l’insostenibilità della crisi economica, prodotta dalle misure di austerità imposte dal regime di al-Bashir. Le proteste esplose nella città di Atbara, nell’Est del paese, si sono subito estese alle vicine città, e poi si sono propagate a decine di città e villaggi, giungendo il 25 dicembre con

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Arabia Saudita: prove di egemonia regionale
I vertici anti-Iran

Fra il 30 maggio e il 2 giugno il governo saudita ha riunito una folla di leader arabi e mussulmani. Uno dopo l’altro si sono tenuti 2 vertici “di emergenza”, quello della Lega Araba (22 membri) e quello del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc – 6 membri), appena prima di quello annuale dei 57 Paesi membri della OIC (Organizzazione della Cooperazione islamica ).[1] L’OIC si è riunita sui temi

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II. Mecca e Medina dagli Ottomani ai Saud

Quando si parla di Islam, spesso lo associamo alle immagini di masse sterminate accalcate alla Mecca per i rituali, che durano 6 giorni, cui ogni buon musulmano osservante deve sottostare almeno una volta nella vita. Gli avvenimenti del dicembre 2017 relativi al destino politico di Gerusalemme ci ricordano che anche Gerusalemme, sia pure in subordine a La Mecca e Medina, è un luogo santo dell’Islam. Il pellegrinaggio (l’Hajj) alla Mecca

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Gerusalemme: il dramma palestinese e il cinismo dei governi

Tempi duri per i palestinesi, a Gerusalemme Est come a Gaza o in Cisgiordania. A Gerusalemme Est 420 mila palestinesi “residenti permanenti” vivono dal 1967 in una sorta di limbo legale, non sono né cittadini israeliani né cittadini giordani, non godono dei servizi, scolastici o sanitari, devono chiedere il permesso di lavoro come un immigrato anche se sono nati lì da famiglie che risiedono lì da generazioni; se vanno all’estero

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Yemen: lo scontro di potere è sulla pelle dei civili

L’uccisione dell’ex presidente Saleh, il 4 dicembre, riporta alla ribalta della cronaca il sanguinoso conflitto. Nessun personaggio ufficiale si era invece mosso per la strage dei bambini a causa del colera e della fame, per non parlare dei morti sotto i bombardamenti o lasciati sul terreno. Saleh è stato ucciso da quei ribelli Houthi (appoggiati dall’Iran) con cui si era strumentalmente alleato e che si apprestava a tradire in favore

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Riesplodono le tensioni Arabia Saudita-Iran

Inizio d’anno di lavoro per i boia sauditi E’ evidente che l’esecuzione, il 2 gennaio 2016, di 47 oppositori da parte dell’Arabia Saudita è stata una voluta provocazione. La maggior parte era in prigione da 10 anni. Legittima la domanda “perché ora?” Fra i giustiziati c’era Nimr al-Nimr capo spirituale degli sciiti d’Arabia Saudita. Questa minoranza, di circa 2 milioni, vive mal tollerata ed emarginata nelle Province orientali, dove è

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