Sull’assalto neo-fascista alla Cgil, il prima e il dopo – Tendenza internazionalista rivoluzionaria

1. A differenza della vulgata di stato e dell’anti-fascismo democratico (o di stato), la protesta di sabato 9 a Roma ha due aspetti che non coincidono: l’attacco neo-fascista alla sede della Cgil, la grossa folla dei manifestanti. Che l’attacco fosse preordinato, è ovvio. Sia stato preordinato solo da Forza Nuova o no, l’essenziale è che è stata attaccata la sede della Cgil, non quella di Confindustria o del governo, i

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Bormioli, ma non solo…

33 Sabato 30 gennaio si è svolta nella città di Parma una manifestazione indetta dal SI Cobas per spingere più oltre la lotta che i facchini della BORMIOLI di Fidenza stanno sostenendo da quasi un mese. Come spesso succede in questo settore delle Logistiche, è stato un cambio d’appalto, in cui i lavoratori andavano a perdere (con l’acquiescenza dei sindacati confederali) livello d’inquadramento e scatti di anzianità, a far scattare

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Solidarietà ai manifestanti fermati a expo

L’Expo non è solo il luogo dello sfruttamento del lavoro precario sottopagato e del lavoro gratuito spacciato come volontario. Non è solo la fiera del malaffare e della tangente. Expo è anche la storica occasione che si è presentata allo stato capitalistico italiano di sperimentare sul campo, per ora in via eccezionale, un domani in modo permanente la sospensione di quelle garanzie costituzionali che lo stato borghese era stato costretto

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Modena. Settore agro-alimentare. Manifesto

Leggiamo sul sito della corrente di opposizione interna alla CGIL questo documento firmato da lavoratori del settore agroalimentare di Modena. Non conosciamo questi lavoratori né abbiamo alcun contatto con loro ma tutto questo non ci è necessario per affermare che ne condividiamo in pieno non solo la loro esortazione a contrastare l’offensiva padronale, ma anche la loro denuncia di un sistema economico dove l’abbondanza di beni e la ricchezza invece

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Con i lavoratori del Teatro alla scala di Milano

La Direzione del teatro Alla Scala di Milano vuole imporre ai lavoratori del teatro di mettere in scena la prima della Turandot il primo maggio, in coincidenza con l’inaugurazione del famigerato Expo 2015. I lavoratori si stanno opponendo a questa operazione di immagine che andrebbe per loro a cancellare la festa del primo maggio, festa che loro, con sano istinto di classe, considerano la festa più importante dell’anno. In una

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12 DICEMBRE SCIOPERO GENERALE E MANIFESTAZIONE: Imparare dagli errori – Far valere gli interessi della classe lavoratrice

Quello di oggi è uno sciopero tardivo, proclamato dalla CGIL più per affermare il proprio ruolo politico che per difendere realmente la classe lavoratrice. Ma nelle piazze oggi ci saranno migliaia e migliaia di lavoratori, spesso attivi nella CGIL ma ben coscienti dei suoi limiti, pronti a lottare anche contro le dirigenze confederali. Bisogna quindi capire la situazione e il radicamento che la CGIL (e la UIL) è riuscita a

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14 novembre: un bilancio politico

Venerdì 14 novembre si è svolta in tutta Italia una grande mobilitazione contro la precarietà e contro i nuovi provvedimenti legislativi. Da Napoli a Roma, da Bergamo a Palermo, la giornata è stata un microcosmo di manifestazioni, brevi occupazioni di istituzioni pubbliche, private o partitiche, spesso divise da autoreferenzialità e particolarismi ma unite nell’obbiettivo di contrastare la corsa alla precarietà. Su tutta la penisola, la gente si è mobilitata a

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Allarghiamo e radicalizziamo il fronte proletario di lotta!

Dopo il “dispiegamento di forze” della CGIL in piazza S. Giovanni a Roma del 25 ottobre scorso, e dopo i pesci in faccia ricevuti solo due giorni dopo dal governo, le “mobilitazioni d’autunno” da parte del più grosso sindacato italiano sembrano incanalate dentro il classico canovaccio della sponda “governista” (maggioranza CGIL, CISL, UIL), che “attende” speranzosa che dal cilindro del dibattito parlamentare sul “Jobs Act” esca chissà quale “miracolo” da

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Roma: dalla sfilata alla lotta

La passeggiata romana della CGIL è riuscita. L’iperbolica cifra di un milione di partecipanti non si vede neppure col binocolo, ma in tempi in cui scendono in piazza le migliaia, i manifestanti di sabato sono molti. E’ stata la manifestazione dell’”opposizione di sua maestà”, di quegli apparati sindacali e di quella minoranza interna che Renzi ieri aveva irriso e oggi cerca di rabbonire, la manifestazione di chi è rimasto escluso

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Il ritorno degli operai

Gli operai tornano a riempire le piazze: giovedì a Bologna e ieri a Torino parecchie migliaia di operai hanno detto un chiaro no al tentativo governativo di fare piazza pulita di ciò che rimane delle conquiste dei decenni passati. In particolare lo sciopero generale dell’Emilia Romagna indetto per la giornata del 16 ottobre ha visto adesioni altissime in alcune tra le più importanti fabbriche della regione Parmalat, Barilla, GD, Lamborghini,

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