Resistenza di classe, anticapitalista e internazionalista

  Oggi scendere in piazza nell’anniversario della lotta contro il fascismo ha un senso solo se si coglie la sua anima anticapitalista, fatta propria da quei proletari che si sacrificarono per abolire le disuguaglianze e lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. La nostra “Resistenza” oggi: è quella contro questo governo gialloverde, che ha varato il “Decreto Sicurezza” che sulla falsariga del “democratico” Minniti abolisce la protezione umanitaria per i profughi (trasformandoli in

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Venezuela: contro Maduro e contro Guaidò, opposizione proletaria

I lavoratori e i proletari venezuelani, che con il Caracazo del 1989 avevano protestato nelle strade contro la propria miseria e la ricchezza dei borghesi, repressi a migliaia nel sangue, riposero speranze nel giovane militare Hugo Chavez, che prometteva una società più giusta. Chavez tuttavia, quali che fossero i suoi propositi, non volendo mobilitare le masse contro la borghesia e contro gli stessi alti gradi militari, difensori dell’ordine borghese, non

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STRAGISMO DI CLASSE
Questo è ciò che sta dietro alla morte in strada dei braccianti

Sedici braccianti immigrati morti in “incidenti stradali” tra sabato 4 e lunedì 6 agosto. Quattro, quelli di sabato, nell’ascolano. Dodici nel foggiano, lunedì scorso. Tratto comune: schiavi agricoli supersfruttati, 14 e più ore al giorno a raccogliere pomodori per la “bellezza” di circa 2 euro all’ora, alloggiati in fatiscenti baracche, ricattati dai “caporali”, che impongono pure il pagamento di 5 euro per il trasporto con pericolo di morte (dopo aver

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NON CI UNIAMO AL CORDOGLIO SU SERGIO MARCHIONNE

Da giorni, da quando è rimbalzata la notizia sulle condizioni “irreversibili” di salute di Sergio Marchionne, si è scatenata sui mezzi di informazione una buriana mediatica che è possibile osservare solo a fronte di eventi “epocali”. Non che Sergio Marchionne fosse uno qualsiasi: essere AD di un gruppo internazionale come Fiat-Chrysler mette per forza di cose il personaggio al centro dei riflettori. Ma, a parte il fatto che – ancora

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Decreto dignità: un restyling del Jobs Act e un regalino ai professionisti

Fra le ragioni che hanno spinto molti, che prima votavano “a sinistra”, a votare M5S era la promessa di un decreto che abolisse il Jobs Act. Due erano i punti di sostanza: obbligare a motivare le cause del lavoro a termine per limitare il suo utilizzo ai picchi stagionali e alle sostituzioni, e obbligare al reintegro per licenziamenti senza giusta causa. Niente di tutto questo è presente nel nuovo “Decreto

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È un governo trumpista, piccolo, ma pericoloso. Contro cui lottare, senza se e senza ma.

Ha ragione Bannon, lo stratega dell’elezione di Trump alla Casa Bianca: la formazione del governo Lega-Cinquestelle non è solo un fatto italiano, è anche, e forse soprattutto, un evento della politica mondiale perché preannuncia un terremoto in Europa. L’euforia per quello che considera un suo successo personale, lo ha portato a dire: “Avete dato un colpo al cuore della bestia dell’Europa” (si riferisce alla Germania) e ai “fascisti di Bruxelles”

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IL PRIMO MORTO DELL’ERA SALVINI

Come tutti sanno fare il bracciante agricolo in nero di Calabria, fra Gioia Tauro e Rosarno, magari pagati 1 € per ogni cassetta di mandarini raccolti e vivere nella baraccopoli di San Ferdinando, senza servizi igienici, in tende di fortuna è “una vera pacchia”, destinata naturalmente agli immigrati. Se poi questi si permettono, per sistemare la propria baracca, di utilizzare qualche vecchia lamiera di una fonderia chiusa da tempo, è

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Macerie di classe

La notte del primo maggio, giorno dei lavoratori, un palazzo di 26 piani in pieno centro a San Paolo prende fuoco e collassa su se stesso come un castello di carte. Ufficialmente si parla di una vittima, Ricardo, 30 anni, rientrato nel palazzo in fiamme per salvare donne e bambini intrappolati. Ricardo viveva da solo nell’edificio Wilton Paes de Almeida, lavorava in centro a S. Paolo come facchino, scaricando i

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BUON COMPLEANNO MARX!

Duecento anni fa, il 5 maggio 1818, nasceva a Treviri Karl Marx. Ancora oggi milioni di persone in tutto il mondo leggono le opere di Marx, ancora oggi una quantità incalcolabile di libri si soffermano sullo studio di questo o quell’altro aspetto del pensiero di Marx e proprio recentemente è uscito anche in Italia un film sui suoi anni giovanili, “Il giovane Karl Marx”. Ancor più che durante la sua

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SCONFITTO SULLA RIFORMA DELLA PREVIDENZA, TEMER MANDA LE FORZE ARMATE NELLE FAVELAS DI RIO, MENTRE LA CLASSE LAVORATRICE OCCUPA ANCORA FABBRICHE, PIAZZE E STRADE

Il 19 febbraio, giorno in cui Temer doveva far approvare la Riforma della Previdenza, è stato obbligato a fare il contrario: ritirare dall’ordine del giorno la votazione della Riforma e non riproporla fino alla fine dell’anno. Il motivo ufficiale che maschera la débâcle del presidente sarebbe l’intervento federale dell’esercito in atto a Rio de Janeiro, annunciato la settimana precedente dal governo. Secondo la Costituzione non si possono votare emendamenti costituzionali

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