Giochi delle potenze e massacri in Nagorno Karabakh

La guerra fra Armenia e Azerbaijan per il Nagorno Karabakh, iniziata il 27 settembre, prosegue fra tregue violate, bombardamenti di città e accuse reciproche e speculari di provocazioni e violenze. I proletari dell’area pagano con migliaia di morti e centinaia di migliaia di sfollati il prezzo dell’avidità delle borghesie locali e i giochi delle potenze. Il Caucaso è dagli anni ’90 terra di conquista. Pur sempre “cortile di casa” della

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Contro l’aggressione turca e degli imperialismi! Coi curdi e le masse oppresse in Siria e Medio Oriente!

Dopo 8 anni di insurrezione, guerra civile e imperialista in Siria, con più di mezzo milione di morti e 6 milioni di rifugiati all’estero in gran parte ammassati negli stati limitrofi e altri milioni di sfollati, gran parte del paese ridotta in macerie, mancava l’invasione dell’esercito turco dell’unica isola di relativo autogoverno democratico multietnico (anche se a predominanza curda) e di dignità della condizione femminile, il Rojava. L’obiettivo di questa

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LA FURIA PREDATORIA DI BOLSONARO E DEL CAPITALISMO INTERNAZIONALE BRUCIANO L’AMAZZONIA

Gli incendi in Amazzonia sono diventati un caso mondiale. La più vasta foresta del pianeta, in questo momento di forti tensioni commerciali, è uno dei principali obiettivi del capitalismo internazionale, che negli ultimi 40 anni ha quintuplicato il controllo diretto del PIL del Brasile, un paese che mai come oggi è divenuto lo scenario della contesa tra le potenze. Potenze attirate dalle grandi opportunità di lauti profitti offerti ai loro

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Dopo la “perfida Albione” adesso avremo la “perfida Marianna”

L’inasprimento della polemica italo-francese in corso da tempo, stavolta cavalcata da Di Maio, utilizzata da Salvini in precedenza, caricata da Conte di una polemica contro l’asse franco-tedesco, ha alla sua base una storica rivalità tra l’imperialismo italiano e quello francese, i contrasti di interessi tra gruppi capitalistici dei due paesi nel petrolio, nella cantieristica e in altri settori, e anche il riavvicinamento del governo gialloverde agli USA di Trump mentre

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La marcia dei Gilets jaunes

Sabato 17 novembre 280mila manifestanti, riuniti tramite i social network, hanno partecipato in tutta la Francia ad un nuovo movimento di protesta di massa, i Gilets Jaunes, continuata per i tre giorni successivi con 2000 punti di blocco, i più importanti quelli di una decina di depositi petroliferi, ma anche con “operazioni lumaca”, il rallentamento del traffico attuato con lunghe serie di mezzi pesanti e con centinaia di persone sdraiate

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Nuove scommesse italiane sulla Libia

Non c’è alcun dubbio sul permanere degli interessi italiani in Libia, interessi economici e geopolitici. E non c’è alcun dubbio che qualsiasi governo, di qualsiasi orientamento politico, ne debba tener conto. Vale la pena di fare un aggiornamento dopo il summit di Palermo. Nei primi mesi il governo pentastellato si è limitato a una monotematica comunicazione mediatica, forzando l’attenzione sul tema degli immigrati che dalla Libia “invadevano” l’Italia nell’indifferenza degli

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Il Consiglio europeo condanna deliberatamente i richiedenti asilo a morire in mare o a essere internati in Europa o Libia o ricacciati nel deserto!

E’ questa la sintetica ma corretta valutazione di Karline Kleijer (Medici senza Frontiere). E aggiunge “gli stati europei lo fanno essendo pienamente consapevoli delle violenze e degli abusi estremi che migranti e rifugiati soffrono in Libia”. Con una decisione senza precedenti nella recente storia europea il punto 3 della risoluzione votata da tutti i 28 paesi nella notte del 28 giugno stabilisce che “Tutte le navi operanti nel Mediterraneo devono

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Pagine Marxiste n. 45 (aprile 2018)

Il voto e la lotta    La distribuzione sociale del voto Potere al popolo: una soluzione inadeguata a un’esigenza reale La bataille du Rail in Francia Sollevamento anti-regime in Iran. Dopo le “primavere arabe” l’infuocato inverno iraniano vede protagonista il proletariato Islam 5. L’Iran moderno e le radici sciite A 100 anni dalla Rivoluzione d’Ottobre. La lunga marcia del proletariato L’OTTOBRE CHE CONTINUA. (Discutendo delle “provocazioni” del libro di Pierre Dardot

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Un nuovo tassello della mattanza imperialista in Siria

Ci risiamo. Nel 2003 Gran Bretagna Francia e Usa scatenarono la guerra in Irak sulla base di supposte “armi di distruzione di massa di Saddam Hussein”, oggi gli stessi servizi segreti e gli stessi paesi bombardano in Siria in nome di un “attacco chimico” di paternità per lo meno dubbia. Mentre Russia, Iran e Turchia si stanno accordando sull’assetto-spartizione della Siria, mentre tutti, a partire da russi e americani, chiudono

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Pagine Marxiste n. 44 (ottobre 2017)

Editoriale. Uno sciopero da generalizzare. Sciopero generale per ripartire L’ITALIA ARMATA in Medio Oriente e Libia. Il punto sulle spedizioni italiane Italia-Francia, la contesa sulla Libia. L’Italia fa accordi con bande di trafficanti di uomini Alternative für Deutschland, non per i lavoratori tedeschi 100° DELLA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE. Ottobre 1917: rivoluzione ieri, rivoluzione oggi Daniel De Leon e la lotta per il socialismo in un paese a capitalismo avanzato Venezuela. Fallimento

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