Il 25 settembre, e il dopo – Tendenza internazionalista rivoluzionaria

Due sono i fatti salienti delle elezioni del 25 settembre, e riguardano due campi sociali diversi. L’esplosione dell’astensionismo riguarda essenzialmente il campo operaio-proletario, e in seconda battuta il mondo giovanile. La vittoria di Meloni/FdI riguarda invece essenzialmente il campo della piccola e media borghesia accumulativa. L’esplosione dell’astensionismo L’astensione dal voto è una tendenza di lungo periodo in tutti i paesi occidentali, maturata (e studiata) prima negli Stati Uniti. Limitandoci all’Italia repubblicana, l’affluenza

Continua a leggere

La nuova destra italiana e la riedizione nostrana attualizzata del socialfascismo

La “nuova destra” è attualmente l’opzione, perlomeno elettorale, di una fetta della borghesia italiana, con delle significative mutazioni rispetto alla vecchia Lega. Questo potrebbe già essere per noi una ragione di interesse, ma lo è anche di più per il disegno del suo leader Salvini di aggiogare fette consistenti di classe operaia e di lavoratori al proprio carro. Lo scopo: scatenarli, complice la crisi, contro i profughi e gli immigrati,

Continua a leggere

La rottamazione definitiva del tempo indeterminato

Mercoledì 12 marzo il neopresidente del Consiglio Renzi ha presentato l’elenco dei prossimi interventi legislativi: il pagamento dei restanti debiti della Pubblica Amministrazione, il taglio del 10% dell’IRAP e del 10% dei costi dell’energia per le aziende, il taglio dell’IRPEF per 1000 euro all’anno per chi guadagna meno di 25000 euro lordi all’anno (circa 1500 euro netti mensili). A breve dovrebbero arrivare la nuova legge elettorale, l’eliminazione delle provincie, la

Continua a leggere

Il comitato d’affari della borghesia italiana

Dopo il varo del governo Renzi, si sono sprecate le lodi sulla lista dei ministri: solo 16, bassa età media, per metà sono donne. Con l’arrivo di sottosegretari e viceministri, il governo si è “allargato”: 44 nuove poltrone (ora 43, con le dimissioni del sottosegretario alle infrastrutture Antonio Gentile), solo 9 donne, ma in compenso 4 indagati (a cui si aggiunge il ministro Lupi). Ma è su alcuni ministri che

Continua a leggere