Un’altra margherita all’occhiello di Renzi

Dopo Gentiloni, un altro “usato sicuro” per Renzi, l’elezione al Quirinale di Sergio Mattarella, ex DC siciliana, ex Margherita, ora PD. Renzi aveva bisogno di ricompattare il PD, riassorbendo la “sinistra”, cui ha offerto un nome che ne solleticava i temi “forti”: un politico con un fratello ucciso dalla Mafia, un “custode della Costituzione” (è un giurista), un “nemico di Berlusconi” (nota 1). E doveva ridimensionare il patto del Nazareno

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8 anni di presidenza padronale

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha rassegnato le dimissioni, come molti avevano preannunciato, al termine del semestre di guida italiana dell’Unione Europea. Viene citato come esempio di presidente assertivo, che ha oltrepassato i limiti imposti dalla Costituzione repubblicana per tutelare un interesse generale; ma un interesse generale della classe dirigente, aggiungiamo noi, non di tutti i cittadini. I commentatori dei giornali borghesi si sono soffermati molto su ruolo decisivo

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