Di lei, per oltre novant’anni, non ha parlato più nessuno. Dimenticata sino ai giorni nostri quando, grazie al prezioso lavoro di ricerca dei compagni anarchici, in particolare Marco Rossi e Tommaso Marabini, il suo sacrificio è stato riscoperto, riportandone la figura al posto che le spetta nella memoria di classe, martire ed esempio per le avanguardie rivoluzionarie.
Teresa, una data: 15 aprile 1919.
Teresa, una della nostra classe: operaia della roccaforte proletaria della Bovisa, quartiere in cui come gruppo e giornale abbiamo messo le radici nel 2003.
Teresa, una militante: affronta in piazza lo squadrismo fascista.
Teresa, fiore rosso reciso: prima vittima …
Pochi giorni fa un tribunale americano, sotto pressione del dipartimento di Giustizia, ha rinunciato all’azione penale nei confronti di Snamprogetti Netherlands società controllata da Saipem (società del gruppo Eni) riguardo alla corruzione di pubblici ufficiali nigeriani. In Nigeria lo ricordiamo, l’ENI è presente dal 1962, anno di nascita della NAOC (Nigerian Agip Oil Co. Ltd.).
Da allora l’Eni ha affondato sempre più le sue sei zampe in Nigeria e nell’Africa in genere.
Nei primi nove mesi del 2006 i profitti netti del gruppo hanno raggiunto i 7,7 miliardi di €, il 15% in più rispetto allo stesso periodo del 2005 e metà …
In Siria, in Medio Oriente, in Italia, in tutto il mondo, noi non abbiamo stati da difendere, né satrapi con cui schierarci, o preti barbuti con cui allearci, scambiandoli per rivoluzionari.
E’ un pezzo che riteniamo inutili sfilate mal frequentate in cui tifare per qualche ambigua “lotta di liberazione” o, peggio, per difendere qualche sovranità nazionale dall’”aggressione imperialista”.
Siamo stati tutti, per decenni, prima vietcong, poi feddayn, poi ancora sandinisti e curdi, zapatisti ed irlandesi, baschi e palestinesi.
Non è servito a nulla, se non a sostenere, a parole, ogni lotta armata il piu’ lontano possibile da noi, impedendoci di vedere, …
Questo era lo slogan di un centinaio di lavoratori cassintegrati della Fiat di Pomigliano che questa mattina, nel corso dell’assemblea tenutasi nella Biblioteca Comunale, ha deciso di riprendere la lotta bloccando la città e i palazzi di istituzioni e dei sindacati servi dei padroni. Prima al Municipio, con momenti di tensione quando si è cercato di forzare il portone, e successivamente quando i manifestanti hanno bloccato per alcuni minuti il traffico. Ma il momento più significativo è stato sicuramente quando si è tentato di entrare nella sede della Uilm (uno dei sindacati “complici” che dice sempre sì alla Fiat …
L’esplosione di rabbia delle folle musulmane ha cause molto lontane. Da troppo tempo la politica degli Stati Uniti ha seminato il disordine, praticando il ‘divide et impera’ a scala sia intercontinentale sia locale, mettendo sciiti contro sunniti, favorendo i settori più integralisti contro i governi laici. A ciò si sono aggiunti i bombardamenti e gli omicidi mirati. Sta avvenendo qualcosa di simile al fenomeno della stanchezza dei metalli: un oggetto, colpito violentemente innumerevoli volte, apparentemente non ne risente, finché un giorno basta un colpetto a mandarlo in frantumi. La misura è colma, l’odio accumulato per decenni trova un …
Non è successo l’8 marzo ma il 12 settembre. Non a Chicago ma a Karachi, Pakistan.
I morti sono, per il momento, 289 operai bruciati vivi, che lavoravano in una fabbrica tessile, la Ali Enterprise. La fabbrica, un edificio di 4 piani nel quartiere di Baldia Town, occupava circa 2.000 lavoratori; gli operai lavoravano in vasti scantinati con le finestre chiuse da sbarre e come unica via d’uscita una piccola porta che si è bloccata subito. Il grande generatore elettrico che ha dato il via all’incendio si trovava all’entrata principale. Sono riusciti a salvarsi quelli che si sono buttati …
Roma 10 settembre. Davanti al “Ministero dello Sviluppo” ( ironia dei termini ) i cinquecento lavoratori sardi dell’Alcoa, giunti in massa nella capitale per impedire la chiusura della fabbrica, vengono bloccati prima e manganellati poi dalle cosiddette “forze dell’ordine”.
A loro va tutta la nostra incondizionata solidarietà militante.
Anche loro, come milioni di altri proletari, stanno provando sulla viva carne cosa significa lavorare per i padroni, farsi succhiare il sangue per il profitto, confrontarsi con la logica borghese del “dio mercato”.
Abbiamo sentito molti di loro, nelle interviste che il pietismo massmediatico ci propina, esprimere sentimenti di stupore, di incredulità, di sbigottimento di …
Un fungo che sputa veleno germina e cresce “improvviso e inaspettato” in quattro anni nel comune di Oliveto Citra, mentre i nostri amministratori, dormivano con la zizza in bocca? quattro anni a zucà, a zucà, a zucà?
Il sindaco di Oliveto, a suo dire, per bocca dell’assessore, è stato truffato! Poveretto, non ha letto le 1.500 pagine del progetto inceneritorista; è incompetente o è in mala fede? Ba! A saperlo… Invece quell’arci-intelligente di Contursi, confortato dal parere di emeriti scienziatoni dell’università del Sannio, ci garantisce di essersi accordato col vento e con le leggi che regolano la caduta dei gravi: …
Ormai per leggere le ovvietà che ogni lavoratore, ogni studente, ogni pendolare, ogni utente conosce e subisce sulla propria pelle, bisogna scrutare tra le pagine patinate di Style, mensile glamour del Corriere della Sera.
Sono le stesse ovvietà ben conosciute dai ferrovieri ridotti a sorbirsi un contratto bidone che gli aumenta l’orario di lavoro, senza per altro dargli una lira di aumento.
Ovvietà per nulla scandalose, tutte previste nel processo di liberalizzazione del trasporto su rotaia, che unisce l’aumento dello sfruttamento dei lavoratori con la diminuizione delle condizioni di sicurezza del servizio.
Un processo di spezzettamento sostenuto fin dal suo inizio nella metà …