[Viterbo]Liscia, gassata o avvelenata? – Comunicato presidio sull’acqua

Oggi 30 aprile [di seguito il volantino distribuito] abbiamo portato la nostra protesta , la nostra rabbia sotto le sedi istituzionali: Talete (concessionaria idrica) , Provincia e Comune “ir”responsabili del problema arsenico nell’acqua. Le risposte come da 10 anni a questa parte , sono state risibilmente nulle . I soldi stanziati dall’UE sono spariti (chi se li è intascati?) e quelli della regione forse esistono solo sulla carta , sostanzialmente

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La grande ammucchiata

Dopo una lunga impasse e tante giravolte, lo stato italiano ha un governo. Chiesto a gran voce dalla classe dirigente, imposto dal presidente Napolitano – rieletto per favorirne la nascita – è composto dagli stessi partiti che ad ogni campagna elettorale si sono dichiarati guerra senza quartiere e che sia nell’appoggio del governo Monti sia in questa maggioranza sia in diversi governi “extraparlamentari” si sono trovati affratellati nel garantire gli

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Bangladesh, alta moda color sangue

[nella foto:lavoratrici bengalesi dell’abbigliamento nella manifestazione di protesta dopo il crollo del Rana Plaza, 26 aprile] Alle 9 circa del mattino di mercoledì 24 aprile nel sobborgo di Savar, alla periferia di Dacca, è avvenuta l’ennesima strage dello sviluppo: il Rana Plaza, un palazzo di otto piani che ospitava ben cinque fabbriche tessili, è crollato accartocciandosi su sé stesso. Il bilancio, ancora provvisorio, è di oltre 300 morti, mille feriti

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Violente le proteste per il disastro nel Bangladesh

Wsj          130426   Violente le proteste per il disastro nel Bangladesh SYED ZAIN AL-MAHMOOD e TOM WRIGHT –       Decine di migliaia di operai si sono scontrati con la polizia a Dacca (cap. del Bangladesh) per la morte di circa 300 dei 3500 lavoratori in una fabbrica di abbigliamento a 8 piani, Rana Plaza, crollata mercoledì. –       Il Bangladesh è il secondo maggior esportatore di abbigliamento dopo la Cina. –        

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Note a margine dell’assemblea operaia del 6 aprile a Grottaminarda

“L’emancipazione della classe operaia dev’essere opera degli operai stessi” K.Marx – Critica del programma di Gotha Sabato scorso si è svolta a Grottaminarda (AV) una grande assemblea operaia e proletaria promossa dal comitato Resistenza Operaia dell’Irisbus e dalla Rete No Debito. Tra i circa 300 partecipanti che hanno gremito l’aula magna della II Universitá, oltre al combattivo gruppo di operai Irisbus, hanno preso parte al dibattito diverse delegazioni in rappresentanza

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Per la Liberazione dallo sfruttamento

Oggi la borghesia italiana festeggia il suo 25 aprile. Quello della Resistenza patriottica, che combatteva il fascismo per salvare il sistema sociale che lo ha prodotto. In questo antifascismo non si sono riciclati solo molti uomini del passato regime (Grandi, Bottai, casa Savoia… per finire con molte nuove leve del PCI togliattiano). Si è riciclata un’intera classe sociale col proprio stato. I capitalisti italiani e gli uomini delle istituzioni che

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Nel 2012 la manifattura ha continuato a sostenere la crescita

Usa, economia, manifatturiero Wsj          130425   Nel 2012 la manifattura ha continuato a sostenere la crescita Eric Morath [dati ministero Commercio USA]   –       Nel 2012, la produzione manifatturiera USA è aumentata del 6,2%, crescita più che doppia di quella del 2011; –       la crescita complessiva degli USA è stata del 2,2%; il contributo della produzione manifatturiera e quella ad essa collegata è stato dello 0,71%, la quota più alta

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Un nuovo settennato per un nuovo “governissimo”!

Le convulsioni della profonda crisi politica italiana riportano a… NAPOLITANO! Alla fine, dopo il toto-presidente, dopo la giungla parlamentaristica degli “orticelli” e dei “veti incrociati”, che ha bruciato in una settimana Marini, Prodi e Rodotà…ecco spuntare dal cilindro ancora Giorgio Napolitano. Sì proprio lui: quello che ha preparato il piatto a Mario Monti, in un clima “dejà vù” di “unità nazionale contro la crisi” (ce lo siamo già scordato?); quello

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Sull’unione monetaria senza illusioni

Faz      130424 Sull’unione monetaria senza illusioni Philip Plickert –       La storia dell’euro è una storia di illusioni svanite: –       15 anni fa’ il parlamento tedesco ha approvato l’introduzione dell’euro, solo 35 i contrari; –       Il Cancelliere Kohl e il ministro Finanze Waigel assicurarono che i criteri di convergenza e stabilità sarebbero stati mantenuti strettamente. “Ogni paese sarà il solo responsabile dei propri debiti”,  Waigel. –       In un opuscolo del 1999,

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