Terrorismo borghese contro i proletari

Dopo Parigi, Bruxelles. Gli attentati dell’ISIS in Europa con le loro decine di morti sono la pallida eco dei massacri perpetrati in Medio Oriente e soprattutto in Siria dalle bande dei tagliagole sciiti, sunniti delle varie appartenenze, dagli eserciti turco, siriano, dagli aerei americani, francesi, inglesi, qatarini, arabi, russi: centinaia di migliaia di morti, e milioni di sfollati in Siria. E le decine di migliaia di morti in mare e

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SULLE REGIONALI TEDESCHE PESA SÌ LA QUESTIONE PROFUGHI, MA SOPRATTUTTO PESANO PRECARIETÀ E INSICUREZZA SOCIALE

Le elezioni regionali tedesche del 13 marzo scorso hanno riguardato oltre 1/5 della popolazione complessiva (12,6 milioni di aventi diritto al voto, hanno interessato tre Land, due nella Germania Ovest – Baden-Württemberg, Renania-Palatinato (Rheinland-Pfalz), e uno dell’ex Germania Est – Sassonia-Anhalt (Sachen-Anhalt). Si tratta di un parziale sondaggio, utile alla borghesia tedesca per “correggere il tiro”, per elaborare cioè una linea politica di mediazione tra le sue frazioni che le

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Il 18 marzo sciopero generale: contro il governo, contro la guerra

Lo “sciopero generale” proclamato da CUB, SI Cobas e USI AIT per venerdì 18 marzo pone obiettivi in gran parte condivisibili (l’opposizione alla guerra, al jobs act, la difesa della libertà di sciopero e di organizzazione sindacale contro gli accordi sulle rappresentanze, il rilancio della contrattazione nazionale contro l’aziendalizzazione e individualizzazione dei rapporti di lavoro, l’aumento dei salari e la riduzione dell’orario, la libera circolazione delle persone e la parità

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FRANCIA – MASSICCIA RISPOSTA SOCIALE CONTRO LA LEGGE EL KOHMRI, IL JOBS ACT FRANCESE

NON È CHE UN INIZIO, CONTINUIAMO LA LOTTA Mercoledì 9 marzo oltre 200mila studenti,[1] lavoratori salariati e disoccupati, pensionati hanno protestato in tutta la Francia con circa 230 cortei contro la riforma del diritto del lavoro, il progetto di legge Khomri, dal nome della ministro del lavoro. Centomila i manifestanti nella sola Parigi, secondo il sindacato CGT, dove sono stati bloccati oltre 90 licei. Nelle altre città, in 10 000

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L’imperialismo italiano e la torta libica

Mentre il presidente del Consiglio Renzi e il ministro degli Esteri Gentiloni continuano a invitare alla cautela, di fatto l’Italia sta lentamente “scivolando” verso un intervento militare diretto nel paese, come hanno già fatto altre nazioni imperialiste. Secondo il governo, tale intervento dovrebbe avvenire solo su richiesta di un governo libico che unifichi le fazioni di Tripoli e Tobruk, con una coalizione autorizzata dall’ONU di cui l’Italia avrebbe la guida.

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