Manchester, ancora morti tra una folla di giovani in cerca di svago.
Quali che siano le motivazioni dei manovali del terrore, e gli scopi dei loro mandanti, il risultato è dar fiato ulteriore a chi soffia sul fuoco del razzismo, di spaccare le società europee su linee etniche e religiose, di dividere i lavoratori e tutti i proletari tra autoctoni e immigrati, cristiani e musulmani, di mettere in secondo piano i problemi comuni dei lavoratori, l’aumento dello sfruttamento e dell’incertezza, gli attacchi al welfare e in particolare alla copertura sanitaria universale che il governo britannico si appresta a sferrare per fare …
Quaranta minatori morti nella miniera di Zamestan Yurt, nel nord dell’Iran, per un’esplosione di gas. Un’altra tragedia annunciata, dopo che gli stessi minatori avevano denunciato le pessime condizioni, l’insufficiente manutenzione e ventilazione, ma erano stati cacciati via dalla polizia a manganellate. Altri 40 omicidi ad opera del capitale, che in questo caso è si impersona nei militari del Basij, un’arma delle forze armate iraniane.
Come si può vedere nei filmati che riportiamo, i minatori hanno riservato al presidente della repubblica islamica Rohani l’accoglienza che si merita, esprimendo tutta la loro rabbia per i compagni morti per responsabilità dei padroni militari e …
Emmanuel Macron è il nuovo presidente francese, con circa il 43,6% degli aventi diritto (il 66,06% dei votanti) contro la candidata del Front National, Marine Le Pen con il 22,4% degli aventi diritto (33,94% dei votanti). Bianche o nulle sarebbero l’8,96% (12% dei voti espressi). La percentuale degli astenuti è al 25,3%, la più alta dal 1969. Non ha votato il 34% degli elettori 18-24enni; il 32% degli elettori 25-34enni; il 35% dei disoccupati e il 32% dei lavoratori manuali.
Se includiamo le schede bianche e nulle, il 34% degli aventi diritto non ha votato per nessun candidato.
Al primo turno solo …
28 APRILE, SCIOPERO GENERALE! – Sono trascorsi 28 anni dall’ultima azione unitaria della classe lavoratrice brasiliana in uno sciopero generale. Tutte le Centrali Sindacali (CSP-Conlutas, CTB, CUT, UGT, Força Sindical, Intersindical, CSB, CGTB e Nova Central), incalzate dal crescendo di lotte e proteste in tutto il paese, hanno fissato lo sciopero generale il 28 aprile, giungendovi su un programma concordato di mobilitazioni per tutto il mese. Le parole d’ordine sono: contro la riforma previdenziale, del lavoro, l’esternalizzazione, per far cadere il governo Temer.
Le giornate dell’8, 15 e 31 marzo avevano segnato un punto di svolta in Brasile nella reazione popolare …