L’ineguaglianza sociale, che giunge fino alla negazione del diritto fondamentale alla vita, è un tratto caratteristico – e ineludibile – del sistema sociale ed economico capitalista.
Lo abbiamo denunciato più volte rispetto alle ricadute sanitarie, economiche e sociali della diffusione della pandemia Covid-19. Nei vari paesi i proletari subiscono conseguenze più pesanti, in termini di contagio, di morti, di licenziamenti e perdita di salario, rispetto ai borghesi.
Questo è vero anche a livello globale. I proletari e gli strati poveri di gran parte dei paesi a reddito più basso non hanno ricevuto sostegni di sorta dai rispettivi stati e sono stati lasciati …
Pubblichiamo le schede riassuntive di due articoli di German Foreign Policy e del Financial Times sul colpo di stato a Myanmar.
Colpo di stato a Myanmar
German Foreign Policy 03/02/2021
Dopo il colpo di stato di lunedì in Myanmar, la UE e gli USA stanno considerando nuove sanzioni contro il paese, a difesa della democrazia, dice la UE. In particolare si parla di sanzioni contro i gruppi economici delle forze armate. Si tratta però di una manovra politica delicata, per non rischiare di spingere il Myanmar ancora maggiormente “nelle braccia della Cina”. Sanzioni presentate a difesa di alti principi, ma di fatto, come …
“Gli “shopper” sono quei lavoratori che ricevono sullo smartphone l’ordine di spesa effettuato online, si recano al supermercato, riempiono il carrello e trasportano le buste fino a casa”. Così su “Il Fatto Quotidiano” del 5 febbraio scorso si descrive una categoria di lavoratori che oggi, tramite il “sindacato” UNIONE SHOPPER ITALIA, si vedono firmare il “contratto nazionale di lavoro”. Sigla avvenuta in meno di 24 ore da parte di un organismo nato nientepopodimeno che… il 27 gennaio scorso! Il motivo di tale “celerità” è semplice: l’Unione Shopper Italia è un sindacato neppure “giallo” ma direttamente padronale. I padroni scrivono la …
Nel pasticciato scontro politico in svolgimento dentro le stanze del parlamento italiano, uno dei contendenti, il pentastellato ministro degli Esteri Di Maio, si è ieri affrettato, sulla scia di Biden, a decretare lo stop delle vendite di armi italiane, missili e bombe, all’Arabia Saudita e agli Emirati Arabi, che fino ad oggi erano state solo sospese.
Un tentativo di prendere le distanze su una questione morale dall’avversario Matteo Renzi, posizionandosi allo stesso tempo sulla scia americana. Ma una sensibilità morale sospetta, essendo rimasta nel cassetto per ben 2 anni e mezzo, tempo nel quale Di Maio è stato membro di primo …