Comunicato sull’udienza d’appello per i fatti del 15 Ottobre

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Sabato 8 febbraio, ore 9:00, un gruppo di circa quaranta persone provenienti da Teramo, Viterbo e Roma, si ritrova a Piazzale Clodio, di fronte al tribunale, per testimoniare la propria solidarietà nei confronti di Davide, protagonista di questa lotta che si protrae ormai da più di un anno e diventato per noi simbolo di enorme statura morale. Riusciamo ad entrare alle 9:30 circa, presidiando nell’anticamera dell’aula fino alle 13:00, orario in cui ci comunicano il verdetto del secondo grado di giudizio in Corte d’Appello : decaduta l’accusa di evasione, la condanna ammonta ad anni sei agli arresti domiciliari per devastazione e saccheggio. Davide può tornare a casa, a Teramo, evitando così di essere ancora “sballottato” malamente tra un istituto penitenziario e un altro, avvenimento verificatosi troppo spesso in questo periodo di detenzione di dubbia giustizia e motivazione.

Ci rallegriamo per il ritorno a casa di Davide già avvenuto ormai, in quanto la sua particolare situazione familiare sarà ora più lieve con lui a Teramo e perché finalmente sembra finito il trattamento sfavorevole dovuto al suo incessante operare da comunista solidale con i proletari anche in galera. Resta ferma la nostra rabbia per una condanna così grave fondata su prove inesistenti: il sorriso di Davide in una foto rappresenterebbe infatti la compartecipazione morale al reato di Devastazione e saccheggio, mero espediente di repressione politica. Così come resta ferma la rabbia per le altre condanne dei ragazzi del 15 Ottobre, condanne altrettanto gravi per fatti pressoché insignificanti.

A devastare e saccheggiare è il capitale! La libertà è nel cuore di chi lotta!

Combat Viterbo

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