NO ALLA CHIUSURA DELL’HUB DI TEVEROLA

Di seguito ripubblichiamo il comunicato del Si Cobas di Napoli e Caserta sui blocchi dei lavoratori alla stabilimento della TNT di Teverola (CE)

Alle provocazioni di Tnt e Gesco i lavoratori rispondono con il blocco a oltranza del magazzino di Teverola

NO ALLA CHIUSURA DELL’HUB DI TEVEROLA

Giovedì 8 dicembre TNT e Gesco hanno convocato le organizzazioni sindacali per illustrare il “piano di ristrutturazione” riguardante l’hub e le filiali di Teverola e Casoria.

Più che un piano, si tratta di una vera e propria carneficina a danno dei quasi 100 facchini addetti alle filiali e allo smistamento, poiché nei propositi dei padroni olandesi di TNT c’è la chiusura dell’hub (sito di smistamento delle merci) con annesso licenziamento di più dell’80% degli attuali addetti a partire dal prossimo 1 febbraio!

Con la faccia tosta di chi fino in questo momento ha sfruttato i lavoratori a proprio piacimento grazie alla complicità dei sindacati venduti (Cgil, Cisl, Uil), TNT e Gesco sono arrivate al punto di presentare lo smantellamento dell’Hub come una decisione già presa e “non negoziabile”, prospettando come uniche “concessioni” possibili un incentivo all’esodo pari alla miseria di 13000 euro, la possibilità di ricollocazione per soli 10 lavoratori nell’hub TNT di Fiano Romano (con un part-time a 4 ore!!!), e al massimo la possibilità di allungare per un mese l’agonia e rimandare la chiusura e i licenziamenti di un mese!!!

Questo piano “lacrime e sangue” ha sostanzialmente ricevuto il beneplacito di Cgil-Cisl-Uil, le quali in un crescendo di servilismo filopadronale senza più freni, si sono limitate a chiedere qualche spicciolo in più di incentivi all’esodo e l’aumento di qualche unità per i pochi “superstiti” che salverebbero il posto, presentando ai lavoratori la chiusura dell’hub come un destino ineluttabile e diffidandoli dal mettere in atto azioni di blocco delle merci in quanto, a loro dire si tratterebbe di forme di lotta “illegali”…

Questi parassiti, che mandano i lavoratori al macero dopo aver campato sulle loro spalle, non hanno la minima idea di cosa significa difendere i diritti dei lavoratori.

Quei picchetti che in tutta Italia hanno consentito al movimento dei facchini del SI-Cobas di conquistare quei diritti e quella dignità che i padroni, le cooperative e i sindacati corrotti per anni gli hanno negato, sono oggi l’unica arma nelle mani dei lavoratori di Teverola per fermare i piani di TNT e Gesco ed evitare di ritrovarsi tra pochi giorni disoccupati!

I facchini di Teverola e Casoria stanno capendo sulla propria pelle che per difendere il lavoro e il salario occorre liberarsi dai sindacalisti collusi, superare la paura e la rassegnazione che per anni gli ha fatto abbassare la testa e iniziare a lottare sul serio e sull’esempio del movimento dei facchini del centro-nord.

Come SI-Cobas respingiamo in maniera netta e radicale il piano di smantellamento predisposto da TNT e Gesco e lo rispediamo al mittente.

Il SI-Cobas è con forza e convinzione al fianco dei lavoratori in presidio permanente fuori al magazzino di Teverola, e invita tutti i propri iscritti, simpatizzanti e solidali a sostenere attivamente il presidio.

Sui licenziamenti non si tratta

Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso!

SI-Cobas di Napoli e Caserta