I nostri punti fermi sulla guerra in Ucraina – TIR (italiano – deutsch)

Questo è il testo che la Tendenza internazionalista rivoluzionaria (TIR) ha presentato agli altri organizzatori del convegno del 16 ottobre a Roma come contributo da discutere in via preliminare quale schema per la relazione introduttiva. Ringraziamo tantissimo i compagni Hanna e Luca per la traduzione in tedesco. Il testo è ora incorporato nel libro La guerra in Ucraina e l’internazionalismo proletario appena pubblicato, 208 pp., 10 euro, che può essere richiesto scrivendo a com.internazionalista@gmail.com (Red.).

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La guerra in Ucraina e l’internazionalismo proletario – un libro della TIR

E’ uscito nei giorni scorsi un libro della Tendenza internazionalista rivoluzionaria (TIR) sulla guerra in Ucraina. Riportiamo qui di seguito uno stralcio dell’Introduzione (intitolata Il tempo stringe). Il libro (pp. 208, 10 euro) può essere richiesto scrivendo a com.internazionalista@gmail.com Il tempo stringe Essendo la guerra l’orgia delle menzogne, non ci è dato sapere quanti sono realmente: secondo il ministro della guerra russo Shoigu i soldati ucraini morti sono 61.000 e 49.000 i

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Sull’attacco terroristico al reddito di cittadinanza – TIR

Chi ci conosce, sa bene che abbiamo sempre ritenuto il reddito di cittadinanza come poco più che un’elemosina di stato, e ciò da molto prima che il governo Conte 1 lo rendesse realtà. Per decenni la “fu” sinistra di classe si è fronteggiata duramente e si è divisa attorno al tema delle rivendicazioni immediate per il contrasto alla disoccupazione di massa, fattore fisiologico e “necessario” al normale funzionamento del modo

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Il 25 settembre, e il dopo – Tendenza internazionalista rivoluzionaria

Due sono i fatti salienti delle elezioni del 25 settembre, e riguardano due campi sociali diversi. L’esplosione dell’astensionismo riguarda essenzialmente il campo operaio-proletario, e in seconda battuta il mondo giovanile. La vittoria di Meloni/FdI riguarda invece essenzialmente il campo della piccola e media borghesia accumulativa. L’esplosione dell’astensionismo L’astensione dal voto è una tendenza di lungo periodo in tutti i paesi occidentali, maturata (e studiata) prima negli Stati Uniti. Limitandoci all’Italia repubblicana, l’affluenza

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GRAN BRETAGNA: lavoratori in lotta contro il carovita

Ma il governo Truss accentua il programma “meno burro, più cannoni” In Gran Bretagna negli ultimi mesi si è diffusa un’ondata di lotte dei lavoratori salariati come non si vedevano da un quarto di secolo, a difesa del salario taglieggiato dall’inflazione. Diversi sindacati nel settore dei trasporti e dei servizi le hanno promosse e sostenute, anche contro la linea del Labour Party di Starmer, che dopo la parentesi radicale di

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Crisi e lotta di classe in Iran

Proponiamo di seguito la traduzione di un interessante articolo sulla situazione socio-economica in Iran del gruppo marxista australiano Socialist Alternative, pubblicato sul loro sito Red Flag (5 settembre 2022), firmato Bella Beiraghi Una nuova ondata di scioperi e proteste ha attraversato l’Iran dall’inizio del 2022. Ci sono state proteste per la scarsità d’acqua e il prezzo del pane, e scioperi nazionali degli insegnanti. Dalla piccola provincia del Khorasan alla capitale

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L’Iran è alle soglie di una trasformazione rivoluzionaria ed epocale

Pubblichiamo la traduzione del comunicato del Partito Comunista Operaio dell’Iran – Hekmatista(Hekmatista) d’Iran sulle forti proteste in corso, di cui condividiamo le speranze, pur non avendo gli elementi per sapere il loro ottimismo sia fondato. Di seguito il testo in inglese. *** In Iran si sta scatenando una feroce tempesta politica, un grandesconvolgimento senza precedenti ed epocale che potrebbe trasformarsi inun’enorme rivoluzione sociale. In questi giorni in Iran si sta

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SOLIDARIETÁ ALLA SOLLEVAZIONE DELLE DONNE E AI LAVORATORI DELL’IRAN

Ancora scontri nelle piazze di più di 85 città dell’Iran, l’ennesima rivolta. I media occidentali la presentano come una rivolta per i diritti civili, contro il velo, l’oppressione sulle donne. È anche questo naturalmente. Ma quello che si vuol nascondere è la protesta sociale, di classe, che da anni serpeggia nel paese contro una borghesia oppressiva e violenta che si fa “velo” di una ideologia religiosa. I disordini sono scoppiati

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