Stellantis, dalla Francia un saluto di lotta internazionalista contro l’aziendalismo

Nel 2022 Stellantis, nata nel 2020 dalla fusione tra FCA (FIAT Chrysler) e PSA (Peugeot-Citroen), ha venduto oltre 6 milioni di autoveicoli e realizzato un utile netto di 16,8 miliardi di euro, pari a oltre 61.000 euro per ognuno degli oltre 272 mila dipendenti! Ogni mese ogni lavoratore ha prodotto 5.000 euro di profitti! Il doppio del salario lordo di un lavoratore italiano… Marx lo chiamava “sfruttamento”, il capo di

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Mercoledì 17/5 incontro su inflazione, salari, profitti

I padroni delle fabbriche e del commercio alzano i prezzi, svalutando i salari e aumentando i profitti, il governo con una mano riduce i contributi con l’altra aumenta le tasse ai lavoratori, taglia il reddito di cittadinanza e aumenta le spese militari e la precarietà. La crisi c’è solo per i proletari, i borghesi fanno festa. Solo la lotta di tutti i lavoratori, per un forte recupero salariale e contro

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Genova come Vajont – Fatale non è la Natura, ma il Capitale

Nel 55° anniversario della catastrofe del Vajont, mentre è ancora aperta la ferita del Ponte Morandi di Genova, ripubblichiamo un articolo pubblicato nel 50° del Vajont, che mette a nudo le responsabilità dei grandi gruppi capitalistici – le stesse che emergono dalle indagini su Genova Vajont – Una frana che non s’è mai fermata (da: PagineMarxiste n° 34, novembre 2013) Mezzo secolo rappresenta uno spazio temporale troppo breve per dimenticare

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UNITÀ DEGLI SFRUTTATI CONTRO LE POLITICHE DELL’ODIO, DELLA REPRESSIONE E DEL RAZZISMO

Manifestazione sabato 7 luglio P.le Loreto ore 17 Non è l’immigrato il nemico dei lavoratori ma il capitale che guadagna denaro e potere sulla pelle di chi è sfruttato. La “pacchia” non è quella di rifugiati, richiedenti asilo e proletari immigrati ma di chi li sfrutta con salari di fame e in condizioni schiaviste, del governo Lega-Cinquestelle che cerca consenso a politiche liberiste e repressive seminando illusioni e divisioni tra

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È un governo trumpista, piccolo, ma pericoloso. Contro cui lottare, senza se e senza ma.

Ha ragione Bannon, lo stratega dell’elezione di Trump alla Casa Bianca: la formazione del governo Lega-Cinquestelle non è solo un fatto italiano, è anche, e forse soprattutto, un evento della politica mondiale perché preannuncia un terremoto in Europa. L’euforia per quello che considera un suo successo personale, lo ha portato a dire: “Avete dato un colpo al cuore della bestia dell’Europa” (si riferisce alla Germania) e ai “fascisti di Bruxelles”

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I poveri e i governi dei ricchi

I dati ISTAT mostrano che nel 2017 è aumentata sia la povertà assoluta sia quella relativa. I poveri (+ 317 mila) sono oltre 5 milioni, l’8,4% dei residenti. Nel Nord sono il 7%,al Sud sono il 10,4%, nel Centro sono invece diminuite (al 6,4%). Nel 2017 le famiglie in povertà assoluta (cioè quelli che non arrivano a un reddito sufficiente per acquistare ciò che è necessario per una vita dignitosa)

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Trump il Guastatore

Trumps Zerstörungswerk, l’opera distruttiva di Trump, titola la blasonata testata tedesca Frankfurter Allgemeine. Il disfacimento dell’accordo di liberoscambio Transpacifico, l’infanticidio di quello Transatlantico e la ricontrattazione del NAFTA, le tariffe protezionistiche su acciaio e alluminio, la richiesta di riduzione dell’attivo commerciale Cina-USA per 200 miliardi di dollari (sic!), pena 60 miliardi di tariffe doganali, e ora il ritiro dall’accordo sul nucleare iraniano e l’annuncio del ripristino di sanzioni inasprite contro

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Macerie di classe

La notte del primo maggio, giorno dei lavoratori, un palazzo di 26 piani in pieno centro a San Paolo prende fuoco e collassa su se stesso come un castello di carte. Ufficialmente si parla di una vittima, Ricardo, 30 anni, rientrato nel palazzo in fiamme per salvare donne e bambini intrappolati. Ricardo viveva da solo nell’edificio Wilton Paes de Almeida, lavorava in centro a S. Paolo come facchino, scaricando i

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Il fermo nei trasporti scatena nuovi attacchi al diritto di sciopero

Contro le privatizzazioni e per contratti dignitosi, sono scesi in sciopero venerdì 16 giugno decine di migliaia di lavoratori dei trasporti e della logistica. Lo sciopero era organizzato unitariamente da diverse sigle del sindacalismo di base e il suo incontestabile successo – con l’arresto del trasporto pubblico locale in numerose città, la cancellazione di numerosi treni regionali, il fermo di Alitalia e il blocco del porto di Napoli da parte

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