LA FURIA PREDATORIA DI BOLSONARO E DEL CAPITALISMO INTERNAZIONALE BRUCIANO L’AMAZZONIA

Gli incendi in Amazzonia sono diventati un caso mondiale. La più vasta foresta del pianeta, in questo momento di forti tensioni commerciali, è uno dei principali obiettivi del capitalismo internazionale, che negli ultimi 40 anni ha quintuplicato il controllo diretto del PIL del Brasile, un paese che mai come oggi è divenuto lo scenario della contesa tra le potenze. Potenze attirate dalle grandi opportunità di lauti profitti offerti ai loro

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Sudan – La giunta militare tenta di dividere il fronte di lotta

Dopo un periodo di rabbia latente contro l’aumento del costo della vita, lo scorso 19 dicembre è scoppiata in Sudan la rivolta per l’insostenibilità della crisi economica, prodotta dalle misure di austerità imposte dal regime di al-Bashir. Le proteste esplose nella città di Atbara, nell’Est del paese, si sono subito estese alle vicine città, e poi si sono propagate a decine di città e villaggi, giungendo il 25 dicembre con

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La magistratura specchio della società italiana

La magistratura come strumento politico La magistratura italiana è sempre stata parte dello scontro politico, basta citare Mani Pulite o tutte le vicende dei governi Berlusconi. Dietro l’ipocrita facciata di una magistratura super partes che garantisce l’applicazione di una astratta giustizia legata a superiori principi, c’è la realtà di una giustizia “di classe”, per cui se rubi un melone e hai l’avvocato d’ufficio può capitarti di tutto, se rapini o

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Arabia Saudita: prove di egemonia regionale
I vertici anti-Iran

Fra il 30 maggio e il 2 giugno il governo saudita ha riunito una folla di leader arabi e mussulmani. Uno dopo l’altro si sono tenuti 2 vertici “di emergenza”, quello della Lega Araba (22 membri) e quello del Consiglio di Cooperazione del Golfo (Gcc – 6 membri), appena prima di quello annuale dei 57 Paesi membri della OIC (Organizzazione della Cooperazione islamica ).[1] L’OIC si è riunita sui temi

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Nuove scommesse italiane sulla Libia

Non c’è alcun dubbio sul permanere degli interessi italiani in Libia, interessi economici e geopolitici. E non c’è alcun dubbio che qualsiasi governo, di qualsiasi orientamento politico, ne debba tener conto. Vale la pena di fare un aggiornamento dopo il summit di Palermo. Nei primi mesi il governo pentastellato si è limitato a una monotematica comunicazione mediatica, forzando l’attenzione sul tema degli immigrati che dalla Libia “invadevano” l’Italia nell’indifferenza degli

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I poveri e i governi dei ricchi

I dati ISTAT mostrano che nel 2017 è aumentata sia la povertà assoluta sia quella relativa. I poveri (+ 317 mila) sono oltre 5 milioni, l’8,4% dei residenti. Nel Nord sono il 7%,al Sud sono il 10,4%, nel Centro sono invece diminuite (al 6,4%). Nel 2017 le famiglie in povertà assoluta (cioè quelli che non arrivano a un reddito sufficiente per acquistare ciò che è necessario per una vita dignitosa)

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Il giro di walzer di Trump con Wall Street non è che un antipasto

Se i primi regali di Trump alla finanza (maggiore deregulation a compensare le preoccupazioni per i segnali protezionisti) conferma l’analisi di “governo dei milionari e dei miliardari”, la polemica orchestrata dai democratici tende a mistificare l’ambiguo atteggiamento del governo Obama nei confronti di Wall Street. Le solidali preoccupazioni espresse nei confronti dei “risparmiatori minacciati” coprono ipocritamente il fatto che le famiglie dei lavoratori sono state taglieggiate anche negli ultimi otto

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Gentiloni e Minniti nelle sabbie mobili libiche, mentre preparano la stretta sugli immigrati

L’Italia riapre l’ambasciata di Tripoli, vi insedia l’ambasciatore Giuseppe Perrone, riconferma l’appoggio al governo Sarraj, invia il Ministro degli interni Minniti a trattare una stretta sull’immigrazione dalle coste libiche che costituisce il 90% di quei 180 mila richiedenti asilo arrivati sui barconi nel corso del 2016. Il tutto a pochi giorni dall’insediamento di Trump e da un possibile nuovo corso della politica estera Usa, che ha nella Libia uno dei

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Ineguaglianza e internazionalismo

È universalmente riconosciuto che negli ultimi 30 anni è cresciuta in tutto il mondo l’ineguaglianza sociale. In parole semplici: i ricchi sono diventati più ricchi, i poveri più poveri. In questo articolo, oltre a dare una descrizione del fenomeno con dati tratti da diverse fonti, vogliamo fornirne una chiave interpretativa per trarne delle indicazioni politiche. Gran parte degli studi e dei pronunciamenti politici rilevano l’aumento dell’ineguaglianza dei redditi e dei

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[Il Cuneo Rosso] L’Intifada araba e noi

Pubblichiamo un recente contributo dei compagni del Cuneo Rosso di Marghera sugli ultimi sviluppi della situazione mediorientale. Scriviamo queste note sull’Intifada araba non solo e non tanto per rispondere alle critiche – alcune penosamente falsificanti – ricevute dal n. 1 de Il Cuneo Rosso, quanto per rilanciare il dibattito, finora poverissimo, sulla grande sollevazione popolare e proletaria che continua a scuotere l’intero mondo arabo. Le scriviamo mentre l’Egitto, in tutte

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