Manifestazioni contro la guerra in Russia

In Russia non esistono solo i fanatici nazionalisti che tutti i mezzi di comunicazione di massa ci mostrano con grande abbondanza di particolari. Esiste anche, per ora estremamente minoritaria, un’opposizione che inizia a scendere in piazza per cercare di bloccare il dilagante militarismo. Su essa circolano scarse notizie, tuttavia in queste ultime settimane ci sono state importanti mobilitazioni che rompono il quadro, in apparenza uniforme, di una società schierata senza

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Morire per Sebastopoli?

Nella tregua armata che ha preceduto il Referendum indetto per il 16 marzo dalle autorità secessioniste della Crimea, tutti si si chiedevano se fossimo alla vigilia di un conflitto armato le cui “conseguenze geopolitiche”, come amano scrivere gli opinionisti, andrebbero ben oltre il Mar Nero. Ora lo scontato risultato del referendum e la ratifica dell’annessione da parte della Russia hanno fornito la miccia di un eventuale conflitto al servizio di

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La rottamazione definitiva del tempo indeterminato

Mercoledì 12 marzo il neopresidente del Consiglio Renzi ha presentato l’elenco dei prossimi interventi legislativi: il pagamento dei restanti debiti della Pubblica Amministrazione, il taglio del 10% dell’IRAP e del 10% dei costi dell’energia per le aziende, il taglio dell’IRPEF per 1000 euro all’anno per chi guadagna meno di 25000 euro lordi all’anno (circa 1500 euro netti mensili). A breve dovrebbero arrivare la nuova legge elettorale, l’eliminazione delle provincie, la

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Guerra alla guerra! Non una sola goccia di sangue per la “nazione”!

Comunisti per l’Organizzazione di Classe aderisce alla dichiarazione internazionalista contro la guerra in Ucraina e auspica una collaborazione fra le forze internazionaliste proletarie del mondo nella lotta per la conquista rivoluzionaria di una società senza classi sociali né stati. Dichiarazione Internazionalista contro la guerra in Ucraina Guerra alla guerra! Non una sola goccia di sangue per la “nazione”! La lotta di potere tra i clan oligarchici dell’Ucraina minaccia di estendersi

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La “rappresentanza” è degli operai, non delle burocrazie sindacali!

Sta facendo un certo baccano, in CGIL, il “contenzioso” tra la segretaria della confederazione Susanna Camusso e il segretario della Fiom Maurizio Landini sul tema dell’ “Accordo sulla Rappresentanza”, siglato nel giugno scorso e definitivamente messo a regime il 10 gennaio di quest’anno. La Camusso ha deferito Landini davanti agli organi disciplinari della CGIL, in quanto quest’ultimo ha affermato che tale Accordo non vincolerebbe la federazione dei metalmeccanici da lui

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A fianco della classe lavoratrice del Venezuela

Un anno fa (il 5 marzo) moriva il presidente del Venezuela Chavez. Per molti militanti Chavez resta una figura mitica, il forgiatore di un nuovo modello sociale, chiamato socialismo del XXI secolo. Come sempre i miti sono smentiti dalla realtà quotidiana che non si accorda con le edulcorate narrazioni di fans e supporters. Il regime “socialista” bolivariano, guidato prima da Chavez e oggi da Maduro, ha basato la sua politica

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Il comitato d’affari della borghesia italiana

Dopo il varo del governo Renzi, si sono sprecate le lodi sulla lista dei ministri: solo 16, bassa età media, per metà sono donne. Con l’arrivo di sottosegretari e viceministri, il governo si è “allargato”: 44 nuove poltrone (ora 43, con le dimissioni del sottosegretario alle infrastrutture Antonio Gentile), solo 9 donne, ma in compenso 4 indagati (a cui si aggiunge il ministro Lupi). Ma è su alcuni ministri che

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Contro gli interventi imperialisti in Ucraina

Contro ogni nazionalismo borghese, per l’unione internazionalista del proletariato contro i suoi sfruttatori Quando l’Ucraina divenne una repubblica indipendente aveva 51 milioni di abitanti; ora 46 milioni: quasi 7 milioni di emigrati, una drastica riduzione dell’aspettativa di vita hanno diminuito la popolazione di 5 milioni; questo è il terribile bilancio di un fallimento economico, sociale e civile, di cui anche la borghesia e piccola borghesia italiana è profittatrice, utilizzando le

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Pagine Marxiste n. 35 (marzo 2014)

UN FRONTE UNICO DI CLASSE PER UNA POLITICA DI CLASSE (Editoriale) Salariati, autonomi e piccolo-borghesi nella crisi I lavoratori immigrati nelle battaglie delle borghesie europee L’Africa campo di battaglia per vecchi imperialismi, Brics e giovani potenze regionali Contro ogni nazionalismo borghese, per l’unione internazionalista del proletariato contro i suoi sfruttatori (UCRAINA) USCIRE DALLA MARGINALITÀ POLITICA È NECESSARIO E POSSIBILE: IPOTESI DI LAVORO DI MASSA PER I COMUNISTI NELLA SITUAZIONE ATTUALE

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