Contro la Costituzione

La costituzione è la forma variabile della regolazione sociale. Frutto del compromesso resistenziale, amministra il diritto truffaldino borghese. Matrigna del lavoro salariato e dell’ipocrisia giuridica della “legge uguale per tutti”. Pacifista a chiacchiere, copertura ideologica della guerra di classe nei fatti. Difendere la costituzione, oggi come ieri, vuol dire difendere il sistema. Il contrario, cioè, di rivoluzionarlo. 19 ottobre: prendiamoci Roma! Soldi e morti a palate! 2 facce della medaglia

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Una nuova strage delle frontiere chiuse

Mentre ancora si stanno recuperando i corpi dei migranti morti nella notte della strage avvenuta il 3 ottobre al largo di Lampedusa, un nuovo naufragio nel Canale di Sicilia. Il bilancio fin’ora è di 214 naufraghi salvati, circa 150 dispersi e 38 cadaveri recuperati. Nulla di nuovo purtroppo: le acque del mediterraneo sono da tempo un crocevia di migrazioni illegali che grazie alle legislazioni anti-immigrazione spesso si trasformano in tragedie.

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Migranti: un’altra strage politica

Riportiamo qui un comunicato del Coordinamento Migranti sulla strage avvenuta a Lampedusa Le centinaia di morti della strage di migranti che si è consumata oggi si aggiungono alle migliaia degli ultimi vent’anni. Nonostante il variare dei numeri, queste stragi sono diventate la norma da quando l’Europa di Schengen, mentre celebrava la libertà di movimento al suo interno, ha armonizzato il sistema dei permessi di soggiorno e scaricato sui paesi di

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Lampedusa: una normale strage capitalista

L’ultimo naufragio di migranti a Lampedusa ha un bilancio pesantissimo: al momento vi sarebbero solo 155 superstiti su un totale di circa 400 migranti che hanno viaggiato stipati su una delle numerose carrette che solcano il mediterraneo. I “passeggeri” di questa nave sarebbero in prevalenza eritrei e somali, in fuga da una guerra o da un regime oppressivo. Ma che sia per guerra, per repressione o per povertà, il flusso

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I minatori d’oro sudafricani scioperano per “salari da schiavi in un’economia da bianchi”

I minatori d’oro sudafricani scioperano per “salari da schiavi in un’economia da bianchi” Bbc News      130903   In sciopero i minatori d’oro del Sud Africa + vari –       In Sudafrica da un mese è scoppiata un’ondata di scioperi nelle costruzioni, auto, miniere d’oro. –       Il 3 settembre, circa 80 000 minatori scioperano per aumenti fino al 60%, il sindacato minatori – National Union[e] of Mineworkes (NUM) ha abbassato la richiesta al

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27 settembre, da Pomigliano a Napoli e in direzione Roma… E’ solo l’inizio!

Quello che i media, soprattutto quelli “di sinistra” e “di base”, ci tengono a non raccontare… 27 settembre, da Pomigliano a Napoli e in direzione Roma… E’ solo l’inizio! All’indomani della giornata di lotta e di picchetti iniziata a Pomigliano fin dalla notte tra giovedì e venerdì, proseguita col corteo e con le azioni di lotta portate a segno nel centro di Napoli, possiamo dire che il proverbiale sasso nello

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Una nottata/giornata di lotta a Napoli: dai cancelli della FIAT di Pomigliano alle strade della città

Questa mattina dalle 3 una delegazione di lavoratori del SI Cobas di Torino Bologna e Piacenza ha dato man forte a un picchetto di alcune centinaia di lavoratori napoletani, tra cui alcuni cassintegrati Fiat a sostegno di uno sciopero di 4 ore ai cancelli della Fiat di Pomigliano per il reintegro dei cassintegrati. Un imponente schieramento di polizia, presente già dalla mezzanotte, ha impedito il contatto con i lavoratori deviandone

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ILVA: contro i licenziamenti e la cassa integrazione!

Salario pieno per tutti i lavoratori! Occupiamo gli stabilimenti! Generalizziamo la lotta! Il Gruppo Riva ha deciso di rispondere con la rappresaglia al sequestro preventivo sui beni e conti correnti della famiglia deciso dal GIP di Taranto (sebbene manchino ben 6 miliardi di euro agli 8 che dovrebbero pagare per i danni arrecati e per le bonifiche ambientali). Ma questo branco di sfruttatori, abituato a scorribande di ogni tipo (export

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Altra giornata di lotta a Napoli!

Dopo la giornata di lunedì 9 settembre a Bagnoli dove era presente il Ministro dell’Ambiente del governo Letta, Andrea Orlando – venuto proprio nella terra simbolo del disastro ambientale generato da decenni di gestione amministrativa di centro-destra e centro-sinistra, conclusasi con tafferugli con la polizia e la giornata di lotta di martedi 10 (http://goo.gl/gfiA8e), anche oggi venerdì 13 settembre studenti, operai e disoccupati sono scesi in piazza. Sono state occupate,

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Orlando a Bagnoli – Cariche e violenze per i manifestanti

Oggi studenti, precari, disoccupati e movimenti di lotta contro le devastazioni ambientali sono scesi in piazza nei pressi del Circolo Ilva dove si teneva l’ennesima, inutile e provocatoria passerella del PD. Stavolta a guidare le danze era nientemeno che il ministro dell’ambiente Orlando, corresponsabile nelle vesti di dirigente del PD Napoletano di anni di malaffare, di piani fallimentari per la bonifica di Bagnoli, e ora artefice sotto le insegne del

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