Le condizioni di vita nel campo di Ali Hussein nel Corno d’Africa. Fonte: Oxfam
Difficile trovare aggettivi non usurati, per descrivere le catastrofi umanitarie in Corno d’Africa. E le conseguenti migrazioni.
La massa di migranti è passata da 3,5 milioni nel 2010 a 5,4 nel 2015 ai 6,2 milioni nel 2020, cioè un quarto dei migranti presenti in tutta l’Africa.
La maggior parte abbandona il Corno d’Africa, ma molti ci arrivano, perché per quanto disgraziato sia un luogo, ce n’è spesso uno anche peggiore li vicino. E così in Etiopia sono arrivati negli ultimi anni migliaia di profughi dalla repubblica Democratica del Congo, …
Dopo mesi in cui russi ed ucraini hanno usato i numeri dei caduti della guerra in Ucraina come pallottoliere della loro propaganda, esagerando i morti della parte avversa e minimizzando i propri, a metà novembre 2022 il generale Milley, capo di Stato maggiore americano, ha parlato di 100 mila militari morti o feriti per ciascun fronte e di 40 mila civili ucraini uccisi, “morto più, morto meno”!
Ben 240 mila morti, era costata la guerra in Afghanistan, che però è durata vent’anni (2001-2021), mentre per l’Ucraina si tratta di 8 mesi e mezzo di combattimenti.
I morti del conflitto russo ucraino godono, …
La guerra in Ucraina assume sempre più i caratteri della barbarie. Costretti ad arretrare su gran parte dei fronti, da tre mesi i russi stanno concentrando le loro risorse belliche non sulla conquista di territori, ma sulla distruzione delle infrastrutture, soprattutto energetiche, dell’Ucraina. Milioni di persone senza elettricità, che nelle città significa anche senza acqua e riscaldamento nel gelo invernale. Certo enormi disagi e sofferenze, che tuttavia anziché fiaccare la compagine sociale di coloro che sono rimasti alimentano i sentimenti nazionalisti ucraini contro i russi che li causano. E in mancanza di vittorie sul campo, si sbandierano i massacri di …
Proponiamo la traduzione di un articolo, tratto dalla rivista Esquerda Diario, che analizza il momento di transizione tra il governo Bolsonaro e quello a guida PT. Si ripercorrono le dinamiche tra forze politiche ed economiche che hanno fatto da base di sostegno a Bolsonaro (agribusiness, militari, chiese evangeliche) e il loro radicamento nei passati governi PT.
Le ultime elezioni hanno evidenziato la forte polarizzazione politica del paese, tra un bolsonarismo senza Bolsonaro estremamente vivace e combattivo e l’arco politico che si è saldato attorno alla figura di Lula, un fronte unico che risponde alla politica di conciliazione di classe da sempre propria del …
Nel 2019 il Cile ha vissuto una vera e propria insurrezione popolare, con la partecipazione di grandi masse urbane che non si sono piegate sotto i colpi di una massiccia repressione governativa. Il potenziale rivoluzionario e di classe di questa insurrezione, che la repressione rischiava di far esplodere, è stato ingabbiato dall’ Accordo di Pace e per la Nuova Costituzione firmato da tutti i partiti e dallo stesso futuro presidente Gabriel Boric tre giorni dopo il grande sciopero generale del 12 novembre. Le aspirazioni rivoluzionarie dei proletari che si erano mobilitati in migliaia di comitati locali vennero deragliate sul terreno della …
Nell’enorme stabilimento Foxconn di Zhengzhou, nella provincia di Henan, dove circa 300 mila lavoratori producono il 70% degli iPhone venduti dalla Apple, è scoppiata una rivolta con scontri di migliaia di lavoratori contro guardie e polizia. La rivolta è ancora in corso, contro un apparato poliziesco imponente, affluito da diverse città. Lo stato cinese a sostegno della multinazionale di Taiwan Foxconn e della committente Apple, contro gli operai di una delle più grandi fabbriche del mondo. Le “caratteristiche cinesi” non ne mutano il carattere comune agli Stati “democratici” di Stato della borghesia, del capitale, per lo sfruttamento e l’oppressione della …
Il 20 novembre è iniziato il grande spettacolo, la Coppa del mondo di calcio 2022 a Doha, Qatar. Il palcoscenico è spettacolare, è stato preparato con ciclopiche opere infrastrutturali durate un decennio. L’insieme dei progetti lanciati nel paese in vista dei Mondiali è calcolato in 300 miliardi di dollari, di cui oltre 200 legati all’evento sportivo. È stato costruito un nuovo aeroporto, una rete metropolitana e stradale, sette nuovi stadi con un’architettura scenografica che riecheggia le tende beduine, le dune del deserto, un copricapo tradizionale, una lanterna… Una intera nuova città, a 50 chilometri dalla capitale Doha. E non manca …
Le elezioni in Brasile hanno confermato già dal primo turno la corsa a destra del paese e un maggior radicamento istituzionale delle forze reazionarie di estrema destra, sconfessando ogni prognostico.
La vittoria di Lula non significa la sconfitta di Bolsonaro e del bolsonarismo.
Sia il Senato che la Camera sono in mano alla destra di Bolsonaro. Il Senato viene occupato da 15 senatori affiliati all’ex presidente, guadagnando il primato come coalizione, mentre la ‘bancada’ di Lula è al quinto posto, con 9 senatori.
La destra moderata, rappresentata dall’ MDB (Movimento Democratico Brasiliano), perde senatori; ma il grande sconfitto è il PSDB (Partito Socialdemocratico …
L’opzione cinese del Cancelliere Scholz mina la coalizione di governo della maggiore potenza europea – contrapposta alla linea dell’Amministrazione Biden
Il 4 novembre il Cancelliere tedesco Olaf Scholz si è recato in Cina, con una delegazione di una decina di top manager di grandi gruppi economici tedeschi (nota 1).
Questa visita rappresenta una seconda esplicita sfida agli Stati Uniti del democratico Biden, che sono riusciti ad allineare dietro sé la UE, nel quadro Nato, grazie all’aggressione russa all’Ucraina – alla quale Biden ha attirato Putin promettendogli uno sconto se le sue ambizioni sarebbero state limitate.
Sfruttando a sua volta l’urgenza militare in Ucraina, …
Riguardo alla “questione cinese”, la propaganda delle grandi testate giornalistiche, dei think tank, talk shaw televisivi fino ai social media concentra in genere la propria attenzione sulle strategie di sviluppo economico dell’imperialismo cinese. La Cina presentata come il Grande Dragone, il Gigante Asiatico, etc., in ogni caso sostanzialmente intesa come stato unitario, forte di oltre un miliardo e quattrocento milioni di abitanti, omogeneo e coeso riguardo alla minacciosa proiezione internazionale imperialistica che contende il primato alla superpotenza americana. Quando parlano di crepe nel tessuto sociale della Cina, denunciano per lo più la violazione dei diritti umani contro le minoranze linguistiche …