In 18 giorni Quebec e Galizia hanno condiviso il terribile primato degli incidenti ferroviari più gravi dell’ultimo mezzo secolo.
Drammatico il bilancio in termini di vite umane e, per il Lac Mégantic, anche quello materiale, con distruzioni e migliaia di sfollati. Due disastri tanto lontani tra loro, geograficamente e rispetto alla regolamentazione del traffico, ma con qualche emblematico punto di convergenza. Uno, in particolare. I cinque locomotori e le 72 cisterne con 100mila litri di GPL in Canada, così come l’Alvia in Spagna erano affidati per la condotta ad una sola persona. L’agente solo criminale, per usare un termine che abbiamo …
Gli avvenimenti egiziani sono di nuovo al centro dell’attenzione internazionale. Logicamente motivo di dibattito nella sinistra europea e internazionale. Si va da chi esalta l’esercito che si è felicemente interposto per impedire una guerra civile e ha finalmente detronizzato “per volontà del popolo” gli islamici reazionari, a chi vede nell’intervento dell’esercito egiziano l’ennesima interferenza dell’unico imperialismo cattivo, cioè quello Usa, a chi infine osanna la “seconda imminente rivoluzione” che spazzerà via gli oppressori.
La realtà è un po’ meno esaltante e un po’ più complessa se si vuole andare a vedere i fatti da un punto di vista di …
Orhan Dilber, esponente dell’organizzazione rivoluzionaria turca Köz, terrà una Conferenza su tema:
Turchia in movimento
Insurrezione a Gezi Park: l’incontro tra nuovi soggetti e vecchi combattenti rivoluzionari.
L’esposizione, che toccherà anche i temi della guerra in Siria e del colpo di Stato in Egitto, sarà accompagnata da un cortometraggio su Gezi Park e da musica composta durante l’insurrezione.
Giovedì 18 luglio a Milano nella Sede SI Cobas via Marco Aurelio 31 alle ore 21.
L’ondata di proteste in Brasile come in Turchia ha colto di sorpresa anche gli “esperti” più scafati dei paesi a giovane e rampante capitalismo.
Che cosa hanno in comune i due movimenti?
Da un lato il significativo peso demografico (74 milioni circa la Turchia, circa 200 milioni il Brasile); dall’altro l’alta percentuale di giovani sotto i 25 anni (31,4% in Brasile e 33,3% in Turchia) e le mire egemoniche dei due governi nella propria area. Di certo gli avvenimenti turchi hanno fatto da esempio ai manifestanti brasiliani. In entrambi i casi le manifestazioni hanno preso il via per iniziativa di gruppi senza …
Dopo una settimana sta tornando la calma nella periferia meridionale di Stoccolma.
Iniziati domenica 19 maggio a seguito dell’uccisione da parte della polizia di un uomo armato di machete, gli scontri hanno una modalità molto simile a quelli scoppiati nel 2011 a Londra o nel 2005 a Parigi, seppure su una scala molto più ridotta: incendi diffusi, attacchi improvvisi alla polizia, ampia partecipazione di giovani e giovanissimi immigrati (di prima o seconda generazione) ma anche di autoctoni.
Gli scontri sono iniziati nel sobborgo di Husby, uno dei più poveri della città, abitato all’80% da immigrati e con alta percentuale di disoccupati, per …
[nella foto:lavoratrici bengalesi dell’abbigliamento nella manifestazione di protesta dopo il crollo del Rana Plaza, 26 aprile]
Alle 9 circa del mattino di mercoledì 24 aprile nel sobborgo di Savar, alla periferia di Dacca, è avvenuta l’ennesima strage dello sviluppo: il Rana Plaza, un palazzo di otto piani che ospitava ben cinque fabbriche tessili, è crollato accartocciandosi su sé stesso. Il bilancio, ancora provvisorio, è di oltre 300 morti, mille feriti e ancora ora (a tre giorni di distanza) centinaia di persone sotto le macerie (300 o 400).
Che il Rana Plaza fosse pericolante era cosa ben nota, soprattutto ai lavoratori che vi …
Presentazione Libro: L’imperialismo Italiano di Graziano Giusti
Sabato 27 ore 17:00 – Villa Medusa Occupata
a seguire Cena sociale
L’imperialismo Italiano – Dall’unità d’Italia alla caduta del Fascismo (1861-1945)
Non più di un anno fa si è consumata la ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia.
Fatte le solite, ridondanti, commemorazioni “ufficiali”; pubblicati i soliti libri più o meno “intriganti” per l’occasione; esaurito tutto l’armamentario retorico che è stato usato decine di volte … cos’è rimasto?
Dobbiamo chiedercelo, e riuscire ad interrogare i giovani ed i lavoratori che incontriamo ogni giorno nella nostra attività politica. La crisi sempre più acuta che morde le carni vive degli operai, …
Pubblichiamo un recente contributo dei compagni del Cuneo Rosso di Marghera sugli ultimi sviluppi della situazione mediorientale.
Scriviamo queste note sull’Intifada araba non solo e non tanto per rispondere alle critiche – alcune penosamente falsificanti – ricevute dal n. 1 de Il Cuneo Rosso, quanto per rilanciare il dibattito, finora poverissimo, sulla grande sollevazione popolare e proletaria che continua a scuotere l’intero mondo arabo. Le scriviamo mentre l’Egitto, in tutte le sue città, è percorso da grandi, infuocate manifestazioni di protesta contro il tentativo di Morsy di creare un nuovo regime in stile Mubarak (a cominciare dalla messa sotto controllo dei …
Quello appena trascorso è stato un anno sicuramente importante per l’imperialismo continentale. Ha retto agli scossoni dei mercati finanziari, ma il “tasso di federalismo” rimane confinato al magro 1% del PIL del Bilancio UE (contro il 20% di quello federale USA), mentre la crisi del Sud Europa risucchia anche la locomotiva tedesca, cosicché l’apparato produttivo europeo perde colpi non solo nei confronti dei paesi emergenti, ma anche degli Stati Uniti.
In estate e poi in autunno si è provato a mettere a punto il meccanismo del “Fondo Salva Stati”, gestito direttamente dalla BCE, oltre al progetto eurobond.
Lo imponeva una situazione a …
Lo scontro tra la società Cerrejón Limited proprietaria dell’omonima miniera ei suoi lavoratori in sciopero si sta intensificando di settimana in settimana: finora non è stato infatti raggiunto nessun tipo di accordo in merito alla contrattazione salariale.
La miniera Cerrejón è situata nel dipartimento settentrionale colombiano di Guajira ed è la più grande miniera a cielo aperto di carbone del mondo oltre a rappresentare da sola circa il 5% dell’intera vendita mondiale. I lavoratori sono scesi in sciopero sin dai primi di febbraio a causa di salari da fame e alla mancanza di una seppur minima copertura sanitaria.
Il sindacato nazionale dei …