Il protagonismo muscolare di Salvini tiene campo dalla riunione dei ministri dell’Interno dei 28 a Lussemburgo (4 giugno) in cui è saltato Dublino IV (cfr. Nota 1).
Come per ogni atto o dichiarazione anche di questo governo occorre distinguere fra la propaganda e la sostanza.
Per Salvini l’Italia ha condotto le danze, gli altri paesi si sono accodati e l’Italia ha svoltato rispetto al passato.
In realtà, i paesi di Visegrad (Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia) non hanno fatto che ribadire il loro no, cui si è aggiunto il prevedibile rifiuto di Spagna e Italia, delle tre repubbliche baltiche (Estonia, Lettonia, Lituania) …
A corollario delle sue prese di posizione, il ministro dell’Interno italiano ha chiuso i porti italiani alla nave Acquarius, che aveva soccorso in mare 629 migranti, dando ordine di dirigersi verso un porto maltese. Un braccio di ferro fra paesi europei condotto a spese e sulla pelle dei migranti.
Perché la comunicazione mediatica, fra cui mettiamo anche i social, che trasforma il tutto in una partita a scacchi fra stati ha questo come conseguenza, di scatenare il tifo sovranista e far dimenticare o fortemente accantonare la sorte delle persone che sono su quella nave.
E’ evidente che non siamo nel 2015, non …
Dopo decenni di sacrifici sempre più duri per operai, precari, disoccupati, è nato il governo Lega- Cinquestelle, che si presenta con una novità: promette di restituire agli “strati popolari” almeno una parte di ciò che gli è stato rapinato dai governi “tecnici”, di centro-sinistra, di Forza Italia e Lega, del Partito democratico.
Molti lavoratori se lo aspettano. Sarà così?
Ecco alcuni fatti su cui riflettere.
In campagna elettorale Lega e Cinquestelle hanno promesso: “aboliremo il Jobs Act” ripristinando l’art. 18. Ma nel patto di governo questa promessa è scomparsa. E non c’è neppure una parola su come contrastare la valanga di omicidi …
La notizia dell’invio nel 2017 di 140 militari italiani in Lettonia, nell’ambito della spedizione Nato decisa in luglio nel vertice di Varsavia, ha suscitato una polemica abbastanza vivace fra il governo e chi ritiene questo atto una aperta provocazione nei confronti della Russia, foriera di ulteriori danni economici per l’Italia.
A Varsavia si era deciso anche il prolungamento della spedizione in Afghanistan, con una nutrita presenza italiana, senza suscitare una analoga levata di scudi.
In entrambi i casi si evidenzia un coerente allineamento del governo Renzi alle scelte dell’imperialismo statunitense.
Ma nel caso dell’Afghanistan (e dell’Iraq), come ci è già capitato di chiarire …
Nei ballottaggi delle ultime elezioni comunali, il PD – e in particolare il suo segretario – escono pesantemente sconfitti. Risalta la vittoria del Movimento 5 Stelle che conquista Torino e stravince a Roma, ma a questo si aggiungono le sconfitte dei candidati PD nei ballottaggi di altre città, come Carbonia (presa dai 5 Stelle), Savona, Brindisi, Benevento, Grosseto e Novara (dove ha vinto la destra).
Questi rovesci espongono il premier-segretario Matteo Renzi alle critiche della minoranza “rottamata”: lo accusano di non essersi speso per sostenere i candidati nella campagna elettorale e di aver trascurato il partito nel suo insieme per puntare …
“Tornerò nel sud ogni 3 mesi a partire dal 7 novembre a Bagnoli…ogni 3 mesi sarò qui” cit. Renzi
Era il 14 Agosto e si è beccato una bella contestazione… poi il 7 Novembre è scappato…ed ora?
Matteo guarda che 3-0 è cappott…ma si sa…a Bagnoli cadon tutti…
14 FEBBRAIO ORE 9:00 – CONCENTRAMENTO VIALE CAMPI FLEGREI, BAGNOLI (ZONA PEDONALE)
ANDIAMOCI NOI A CITTA’ DELLA SCIENZA A FIRMARE IL NOSTRO DI ACCORDO SU BAGNOLI:
LAVORO STABILE E SICURO, BONIFICHE REALI E SOTTO CONTROLLO DEL TERRITORIO,
SERVIZI E SPAZI SOCIALI: CHI HA INQUINATO DEVE PAGARE!
NO AL COMMISSARIAMENTO DI BAGNOLI!
BLOCCHIAMO LO SBLOCCA-ITALIA…
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QUESTA E’ LA BOZZA DELL’ACCORDO CHE A …
Nel giorno in cui Renzi tornerà a Bagnoli, quartiere ed area di Napoli che costituisce, come l’Ilva di Taranto, un territorio in cui si racchiudono tutte le contraddizioni di questo sistema che sono il paradigma di un processo in cui devastazione sociale e ambientale hanno camminato di pari passo, vogliamo costruire una mobilitazione che possa essere realmente generalizzante ed unificante.
Contro il governo Renzi ed il Partito Democratico che rappresenta in pieno il partito dei padroni, il partito dell’estetica, della Tav, della repressione, della precarietà, dell’austerità e dei trattati europei, di chi tutela gli interessi dell’Europa delle imprese, delle multinazionali, del …
Col governo ora in formazione, la borghesia cerca di accelerare sugli obiettivi che le stanno a cuore. Viene richiesta da tutti una nuova legge elettorale per una maggiore stabilità politica e meno tasse per le aziende per rilanciare i profitti, ma anche un aumento della precarietà del lavoro e un taglio della spesa pubblica – quindi dei servizi pubblici – per far quadrare i conti: il lavoro sporco iniziato dal governo Monti va portato avanti e in fretta.
A questo scopo il Quirinale ha gestito un avvicendamento rapido scavalcando per l’ennesima volta le Camere dove secondo la Costituzione il premier uscente …
La repressione è una costante per tutti i compagni che lottano quotidianamente in maniera autonoma ed indipendente costruendo l’opposizione sociale e politica – nei territori, nelle scuole, nelle università e nei posti di lavoro – alle politiche di macelleria sociale portate avanti da governi di centro-destra come di centro-sinistra (ancor più da governissimi o “tecnici”).
Ma è sotto gli occhi di tutti come – in poche settimane – la necessità di rappresentare un clima di concordia nazionale e di pacificazione sociale “nell’interesse del paese” rende fondamentale per questo nuovo governissimo reprimere violentemente sul nascere qualsiasi forma di dissenso e contestazione a …
Dopo mesi di convulsioni politiche, ecco il governo Letta
Dall’ “Habemus Papam” di Bergoglio (alias Francesco I), all’ “habemus governum” di Giorgio Napolitano II.
Non c’è che dire, è un periodo di cambiamenti a ripetizione nel panorama italiano, e non solo…che passano dall’inedita e recente rielezione del presidente della repubblica, frutto a sua volta di un parlamento praticamente “bloccato” nell’esprimere uno straccio di governo.
Questa situazione, a sua volta, non è tanto causata da una legge elettorale sicuramente sfasata rispetto alle dinamiche internazionali dell’imperialismo italiano, ma soprattutto dal fatto che da un lato il crescente disagio sociale, dall’altro la diffusione …