A porti chiusi

A corollario delle sue prese di posizione, il ministro dell’Interno italiano ha chiuso i porti italiani alla nave Acquarius, che aveva soccorso in mare 629 migranti, dando ordine di dirigersi verso un porto maltese. Un braccio di ferro fra paesi europei condotto a spese e sulla pelle dei migranti. Perché la comunicazione mediatica, fra cui mettiamo anche i social, che trasforma il tutto in una partita a scacchi fra stati

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Contro il governo Lega-Cinquestelle

Dopo decenni di sacrifici sempre più duri per operai, precari, disoccupati, è nato il governo Lega- Cinquestelle, che si presenta con una novità: promette di restituire agli “strati popolari” almeno una parte di ciò che gli è stato rapinato dai governi “tecnici”, di centro-sinistra, di Forza Italia e Lega, del Partito democratico. Molti lavoratori se lo aspettano. Sarà così? Ecco alcuni fatti su cui riflettere. In campagna elettorale Lega e

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Le tentazioni atlantiche del governo Renzi

La notizia dell’invio nel 2017 di 140 militari italiani in Lettonia, nell’ambito della spedizione Nato decisa in luglio nel vertice di Varsavia, ha suscitato una polemica abbastanza vivace fra il governo e chi ritiene questo atto una aperta provocazione nei confronti della Russia, foriera di ulteriori danni economici per l’Italia. A Varsavia si era deciso anche il prolungamento della spedizione in Afghanistan, con una nutrita presenza italiana, senza suscitare una

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Il governo italiano fra astensione e nazionalismo a 5 stelle

Nei ballottaggi delle ultime elezioni comunali, il PD – e in particolare il suo segretario – escono pesantemente sconfitti. Risalta la vittoria del Movimento 5 Stelle che conquista Torino e stravince a Roma, ma a questo si aggiungono le sconfitte dei candidati PD nei ballottaggi di altre città, come Carbonia (presa dai 5 Stelle), Savona, Brindisi, Benevento, Grosseto e Novara (dove ha vinto la destra). Questi rovesci espongono il premier-segretario

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CACCIAMO IL GOVERNO RENZI FERMIAMO LO SBLOCCA-ITALIA!

  “Tornerò nel sud ogni 3 mesi a partire dal 7 novembre a Bagnoli…ogni 3 mesi sarò qui” cit. Renzi Era il 14 Agosto e si è beccato una bella contestazione… poi il 7 Novembre è scappato…ed ora? Matteo guarda che 3-0 è cappott…ma si sa…a Bagnoli cadon tutti… 14 FEBBRAIO ORE 9:00 – CONCENTRAMENTO VIALE CAMPI FLEGREI, BAGNOLI (ZONA PEDONALE) ANDIAMOCI NOI A CITTA’ DELLA SCIENZA A FIRMARE IL

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Pagine Marxiste n. 37 (novembre 2014)

PER UN’OPPOSIZIONE RIVOLUZIONARIA AL GOVERNO RENZI (Editoriale) – IL “JOBS ACT” DELL’ IMPERIALISMO STRACCIONE, DEL SINDACALISMO COLLUSO E DELLA PASSIVITA’ SOCIALE – Le forze lavoro del capitale e della rivoluzione – Il fuoco del Medio Oriente, frutto avvelenato del multipolarismo – LA CONCEZIONE DEL PARTITO PROLETARIO DI ROSA LUXEMBURG – UN RICORDO DI DANIEL DE LEON A CENT’ANNI DALLA SUA SCOMPARSA – GIUGNO 1914: LA SCONFITTA DELLA “SETTIMANA ROSSA” PROSTRA

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[Napoli] 7-11-14 No allo SBLOCCAITALIA-Renzi Statt’ a Casa

Nel giorno in cui Renzi tornerà a Bagnoli, quartiere ed area di Napoli che costituisce, come l’Ilva di Taranto, un territorio in cui si racchiudono tutte le contraddizioni di questo sistema che sono il paradigma di un processo in cui devastazione sociale e ambientale hanno camminato di pari passo, vogliamo costruire una mobilitazione che possa essere realmente generalizzante ed unificante. Contro il governo Renzi ed il Partito Democratico che rappresenta

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Governo extraparlamentare per le riforme padronali

Col governo ora in formazione, la borghesia cerca di accelerare sugli obiettivi che le stanno a cuore. Viene richiesta da tutti una nuova legge elettorale per una maggiore stabilità politica e meno tasse per le aziende per rilanciare i profitti, ma anche un aumento della precarietà del lavoro e un taglio della spesa pubblica – quindi dei servizi pubblici – per far quadrare i conti: il lavoro sporco iniziato dal

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Pagine Marxiste n. 33 (giugno 2013)

Darsi un baricentro di classe (Editoriale) Crisi e disagio sociale Il proletariato non ha nazione: l’unica via è la rivoluzione! (DALLA SIRIA A TUTTO IL MEDIO ORIENTE) Il “nostro” Lenin, la “nostra” Rosa (MARX E IL PARTITO – parte III) Ricordando un internazionalista: Danilo Mannucci Crisi capitalistica e ricomposizione di classe Grandezza e limiti della rivoluzione spagnola (letture e recensioni) I sindacati confederali si ricompattano attaccando il diritto di sciopero

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Governo Letta e l’escalation repressiva

La repressione è una costante per tutti i compagni che lottano quotidianamente in maniera autonoma ed indipendente costruendo l’opposizione sociale e politica – nei territori, nelle scuole, nelle università e nei posti di lavoro – alle politiche di macelleria sociale portate avanti da governi di centro-destra come di centro-sinistra (ancor più da governissimi o “tecnici”). Ma è sotto gli occhi di tutti come – in poche settimane – la necessità

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