Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di Yurii Colombosugli scioperi e le proteste operaie in Bielorussia contro il regime.
Anche se si tratta di un movimento ancora frammentato e limitato a pochefabbriche, il fatto che gruppi di operai osano manifestare la loroopposizione nonostante la dura repressione, è indicativo di un generalemalcontento che potrà estendersi con l’acuirsi della crisi economica epolitica. Sull’onda dell’indignazione per le elezioni-farsa, un altroreparto del proletariato internazionale esce dalla passività e diventaprotagonista.
La nostra solidarietà ai lavoratori bielorussi che si oppongono algoverno del capitale statale e privato.
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In seguito alle grandi manifestazioni di protesta del 9 e 10 agosto esplose …
Sesto paese al mondo per numero di contagi da Covid-19 (323.700 casi e più di 7000 morti a metà luglio), il Cile sta affrontando una delle più drammatiche crisi sociali della sua storia; le contraddizioni preesistenti allo scoppio della pandemia si sono approfondite ed è il proletariato che sta pagando il prezzo di gran lunga più alto in termini di vite umane, disoccupazione, povertà e oggi anche fame diffusa.
Le forti lotte di classe scoppiate nell’ottobre dello scorso anno non si sono però piegate al pugno di ferro dello stato e alla militarizzazione generale del paese, anche in piena pandemia e …
Riportiamo un caso di repressione dei lavoratori della sanità preso dal sito nursetimes.org
Si prospettano molti guai per il coordinatore infermieristico che si è rifiutato di “eseguire” gli ordini ricevuti dalla dirigenza sanitaria dell’ospedale Mandic di Merate.
La sua colpa sarebbe stata quella di non avere voluto mandare allo sbaraglio infermieri e operatori sociosanitari, con dispositivi di protezione individuale improvvisati.
È cosa tristemente nota come molti professionisti della salute si siano dovuti proteggere dal Coronavirus indossando sacchetti della spazzatura al posto degli idonei camici atti a prevenire quello che viene definito “biohazard”. È altrettanto passato alla cronaca il fatto che per molte settimane …
Pubblichiamo la traduzione di un articolo di maggio di Gautam Mody, segretario generale del sindacato indiano New Trade Union Initiative (Nuova Iniziativa Sindacale), per la partecipazione alla giornata di lotta unitaria tenutasi il 22 maggio, perché costituisce una chiara denuncia della politica borghese e antioperaia del Governo del BJP di Narenda Modi a fronte della pandemia – che si sta ulteriormente diffondendo in queste settimane in India – e pone chiare rivendicazioni di classe.
Il 22 maggio sarà una giornata per far avanzare la lotta
di Gautam Mody
La severità e la durezza dell’ormai lungo blocco di due mesi imposto dal governo per …
Negli stessi giorni in cui scoppiano le rivolte degli afroamericani negli USA contro le violenze della polizia, i riders brasiliani, giovani e per lo più neri, in uno sforzo di autorganizzazione esemplare, giungono a proclamare una giornata di blocco della loro attività e a raccogliere la solidarietà e la partecipazione dei lavoratori dei trasporti metropolitani e di altre categorie, di studenti, di movimenti e organizzazioni sociali. Inoltre hanno creato una rete di coordinamento con i riders di altri paesi latinoamericani per convergere in una mobilitazione unitaria e internazionale sotto le parole d’ordine: “La nostra vita vale più del loro profitto!”,” …
Pubblichiamo la nostra traduzione del prezioso bollettino Vietnam Labour Update di Joe Buckley, che ci fornisce una cronaca settimanale delle vicende relative alla classe lavoratrice del Vietnam, quasi completamente ignorata in Italia anche se molto più numerosa di quella italiana. Vi troviamo soprattutto notizie sulle maggiori concentrazioni operaie in fabbriche a capitale straniero (soprattutto Giappone, Corea, Taiwan, Cina, USA) nelle quali i lavoratori hanno maggiori possibilità di organizzazione e di lotta, anche se inquadrati nel sindacato di stato, oltre a notizie sul sistema previdenziale, sulla legislazione del lavoro, sulle privatizzazioni, ecc.
L’eroica guerra di liberazione nazionale dei vietnamiti prima contro i …
Denunciame la violenta aggressione della polizia ai lavoratori in lotta di fronte alla Fedex-TNT di Peschiera Borromeo e pubblichiamo il comunicato di SI Cobas e del Patto d’azione per un Fronte unico di classe.
In Italia come negli USA e in tutti i paesi lo stato borghese ha il monopolio della violenza, e la usa al servizio degli interessi della classe dominante, contro i proletari che lottano all’interno e nelle guerre all’esterno. Negli USA un ampio movimento di massa reclama il taglio di fondi alla polizia e la sua riforma, contro la sua sistematica violenza razzista; anche in Italia, dove sono …
Un primo passo decisamente positivo sul cammino dell’unità delle lotte in una prospettiva anti-capitalista e internazionalista
Il successo della giornata di mobilitazione nazionale indetta per sabato 6 giugno dal Patto d’azione per il fronte unico di classe non era scontato. Perché la forza che ha dato un impulso decisivo a questa iniziativa, i proletari della logistica organizzati nel SI Cobas, usciva da una prova coraggiosa e costosa in termini materiali: il rifiuto, in solitario, di essere trattati, nella pandemia, da carne da macello. Ma non era scontato anche perché la logica del Patto d’azione va controcorrente rispetto all’abitudine consolidata, in campo …
Ripubblichiamo dal sito del Pungolo Rosso questo articolo sulle rivolte di questi giorni negli USA.
Mentre decine di grandi città degli Stati Uniti sono piene di giovani neri, ma non solo neri, in rivolta; mentre la loro incontenibile furia costringe il duro Trump a rintanarsi come un coniglietto qualsiasi nel bunker della Casa Bianca; mentre la loro minacciosa forza costringe un certo numero di poliziotti a onorare in ginocchio George Floyd; vale la pena riprendere il nostro cortometraggio sul crack della società statunitense proprio dal sistema dell’istruzione, per poi occuparci della inaudita polarizzazione sociale e chiudere le nostre riprese sui punti …
(Articolo preso integralmente dal sito di Il Pungolo Rosso)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo aggiornamento sull’evoluzione della situazione negli Stati Uniti dalla seguente pagina Facebook, il cui autore è impegnato a seguire questi avvenimenti con un’ottica e un sentimento internazionalista militante.
Intanto le ultimissime di stamattina 3 giugno (fonte: The Guardian): circa 700 soldati della 82esima divisione aereo-trasportata si sono mossi dalla base di Fort Bragg in Nord Carolina con destinazione i sobborghi di Washington. Si tratta dello stesso corpo di armata usato nell’aprile 2003 contro la popolazione di Fallujah, in Iraq, dove con l’eccidio di 25 manifestanti contro l’occupazione yankee del paese partì la sollevazione …