Gli Stati Uniti, lo Stato che più publicizza sè stesso come esempio di libertà e democrazia ha consolidato oramai da tempo un primato tutto a stelle e strisce. Qui si imprigionano più persone che in qualsiasi altro Paese del mondo. Le persone residenti negli Stati Uniti rappresentano solo il 5% della popolazione mondiale: di queste, 2,4 milioni “vivono” nelle carceri degli Stati Uniti, ossia il 25% dei prigionieri di tutto il mondo.
Tra il 1970 e il 2005 la popolazione carceraria è aumentata del 700% ma la crescita più significativa riguarda i profitti dell’industria legata al settore delle prigioni …
La morte di Prospero Gallinari, uno dei fondatori delle Brigate Rosse, ha scatenato una campagna mediatica tendente a criminalizzare tutta l’area della sinistra di classe, dentro una vulgata da “legge ed ordine” e da “coesione sociale” che ben conosciamo, e che viene puntualmente usata per colpire chiunque “osi” lottare contro il capitalismo.
Ne sanno qualcosa i compagni ed i lavoratori che, anche qui in Italia, cercano di reagire come possono al massacro sociale imposto dal capitale e dai suoi burattini politici, di qualsiasi appartenenza parlamentare.
Per questo riteniamo interessante pubblicare questi due contributi scritti da due compagni in merito alla …
Ci sono episodi della lotta di classe i cui insegnamenti per le generazioni successive rimangono intatti con gli anni.
La serie di lotte che i ferrovieri messicani condussero tra il 1958 e il 1959 rientra in questa categoria. Caratterizzate inizialmente da rivendicazioni salariali, assunsero un significato politico quando l’obiettivo principale divenne quello di poter farsi rappresentare da delegati non compromessi con le imprese e lo Stato. Ne seguì la reazione violenta dell’apparato borghese. L’esercitò attaccò i ferrovieri in sciopero, si ebbero morti, feriti e centinaia di arresti. Gli organizzatori delle agitazioni subirono pesanti condanne; i due principali, Demetrio Vallejo e Valentin …
Non si ferma la lunga scia di morte contro attivisti sindacali in Colombia. L’ultima uccisione è avvenuta il pomeriggio dello scorso 11 dicembre nel comune di Puerto Gaitan.
Milton Parra Rivas era un operaio, membro dell”Union Sindacal Obrera’ (USO). Lavorava come elettricista e operatore macchine alla Termotecnica Coindustrial SA (società in subappalto per conto della società spagnola CESPA). Milton era molto conosciuto per essere un organizzatore delle lotte per il miglioramento delle condizioni di lavoro degli operai addetti al montaggio.
In Colombia i membri più attivi del sindacato ricevono continue minacce di morte,oltre a venire spesso attaccati da sbirraglia privata al servizio …
In meno di una settimana abbiamo assisitito ancora una volta all’ennesimo massacro in Palestina. 163 vittime quasi tutti civili, tra cui tanti bambini.
Quali sono le ragioni di questo massacro imperialista?
Che interessi ci sono dietro la becera propaganda di tutti i media occidentali?
Quali le prospettive future?
L’impegno internazionalista contro tutte le guerre.
Ne parliamo con Michele Basso
Mercoledì 5 dicembre ore 16:30 presso Via Canevari 338 – Genova
Comunisti per l’Organizzazione di Classe
Riportiamo il resoconto della lotta alla Foxconn avvenuta 2 mesi fa in Cina e pubblicato sull’ultimo numero di “Combat – Comunisti per l’Organizzazione di Classe”
“Cina fabbrica del mondo”. I prodotti cinesi invadono tutti i mercati, dall’abbigliamento all’elettronica. Anche in Italia, dalla multinazionale alla piccola azienda, vanno a rifornirsi di componenti e prodotti finiti cinesi a basso prezzo, per aumentare vendite e profitti.
Quello che è meno visibile è il prezzo che il proletariato cinese paga per questo “miracolo industriale”. Un prezzo di fatica, condizioni di vita alienanti, dura repressione – subita in silenzio da milioni di lavoratori. Ma ogni tanto, e …
All’Ikea di Piacenza è in corso una lotta per il diritto dei lavoratori a organizzarsi e lottare a difesa delle proprie condizioni. Le cooperative del Consorzio CGS, cui l’Ikea dà in appalto la movimentazione delle merci nel suo centro logistico, ha estromesso i lavoratori più attivi tra i lavoratori ed i delegati SI Cobas che avevano invitato i lavoratori alla lotta contro una gestione arbitraria dell’orario di lavoro, per cui alcuni lavoratori fanno sistematicamente gli straordinari, mentre altri, iscritti al SI Cobas, lavorano a orario ridotto e percepiscono solo 500-700 euro al mese.
E’ dal 14 ottobre che i lavoratori delle …
Riceviamo da Piacenza:
Alle ore 6,00 [di stamani 29 ottobre, ndr] polizia e carabinieri attaccano il picchetto e feriscono i lavoratori. Uno e’ in ospedale ferito alla testa. Alle ore 8,00 il picchetto resiste ancora e ai poliziotti non resta che schierarsi per intimidire: ci fanno un baffo non ci fanno paura! Loro sono costretti a deviare i camion in un’altra porta, non riusciamo a coprire anche quella, più tardi andremo all’ispettorato del lavoro per denunciare il fatto che chiamano per telefono al lavoro e hanno fatto entrare dei furgoni con lavoratori non dell’Ikea
Parigi, 17 ottobre 1961.
Lo stato di emergenza fu introdotto da una legge speciale del 3 aprile 1955 in Algeria, allora dipartimento d’Oltremare. Nello stato d’emergenza, a livello locale i prefetti possono imporre il coprifuoco, il divieto di assembramento (di assemblea), e la libertà di perquisizione anche delle abitazioni senza mandato. Il governo lo può imporre per 12 giorni. Il parlamento può prorogarlo per 3 mesi.
La legge di emergenza venne utilizzata a Parigi nell’ottobre 1961, nell’ultima fase della guerra d’Algeria in cui il FLN agiva anche sul territorio francese, organizzando gli immigrati algerini (uccisione di 22 poliziotti). Il coprifuoco vietava di …
Uno pescivendolo, l’altro operaio. Entrambi anarchici, ed immigrati italiani. Entrambi carcerati, processati, assassinati sulla sedia elettrica.
Carcerati, processati ed assassinati NON per errore ma proprio perché anarchici, sovversivi, militanti del movimento operaio americano.
Come al solito, intorno alla figura umana e politica di questi come di altri lavoratori rivoluzionari si è scatenata l’industria dell’affare, cercando di trasformarli in icone inoffensive, in vittime dell’errore giudiziario, in oggetti da usare per far film, canzoni, soldi.
A noi interessa, in questa epoca triste in cui l’intero mondo sembra darci torto, rivalutare l’esempio di militanti capaci di vivere e morire con dignità, con il rispetto delle proprie …