Francia, la fallita “assimilazione” tra pelle e classe

Per capire quello che sta succedendo oggi in Francia non basta fermarsi alla causa occasionale, l’uccisione (l’ennesima) di un giovane maghrebino da parte di una polizia razzista e dal grilletto facile. Le ricorrenti esplosioni delle banlieue, a Parigi e nelle città di discrete dimensioni, sono il risultato di un accumulo di tensioni che hanno cause profonde. Queste banlieue sono prevalentemente abitate da immigrati o da autoctoni con un livello medio

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Sudan, una rivoluzione popolare incompiuta

Il conflitto tra due bande militari nel riassetto dei rapporti tra le potenze Lo scorso 15 aprile in Sudan è scoppiata la guerra tra due fazioni militari salite al potere a seguito del golpe del 2021. Da una parte le Forze di Supporto Rapido (FSR), gruppo paramilitare propaggine delle famigerate milizie janjaweed accusate di crimini di guerra nella regione orientale del Darfur capeggiate dal generale Mohamed Hamdan Dagalo (noto come

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Il governo Meloni e il reato di tortura

È diffuso in Italia, anche a sinistra, il luogo comune secondo cui in Italia la polizia e le istituzioni non sono violente. Fa parte del cliché degli Italiani “brava gente”, utilizzato a lungo dall’imperialismo nostrano per nascondere le vergognose violenze operate nei paesi colonizzati (i lager libici o l’iprite contro gli etiopi). Certo in Italia non siamo ancora alle “esecuzioni” in diretta dei giovani neri a cui gli Usa ci

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Contro la guerra NATO-Russia in Ucraina e la guerra di Israele ai palestinesi
Venezia, sabato 25 febbraio, ore 16.30, campo San Geremia (sede Rai) (italiano, francese, inglese, arabo)

Mentre tutta la Palestina, dal fiume al mare, si è fermata in uno dei più compatti scioperi generali della lotta ormai secolare delle masse oppresse di Palestina per protestare contro l’ultima strage di palestinesi compiuta da Israele a Nablus; mentre a Jaffa, Tel Aviv e Haifa anche gruppi di ebrei israeliani attivi con il BDS si uniscono finalmente alle proteste; mentre anche i campi profughi del Libano e le piazze

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CONTRO LA REPRESSIONE DELLO STATO BORGHESE

Il caso di Alfredo Cospito, l’”anarchico-insurrezionalista” finito al carcere duro del 41-Bis dal maggio dello scorso anno, è diventato negli ultimi tempi un pretesto di scontro tra governo Meloni ed “opposizione”, tra “garantisti” e “giustizialisti”, tra “umanitaristi” e “non”, coinvolgendo appieno nella polemica i vari organi della magistratura. Nella sostanza però non si può non vedere nella vicenda una escalation repressiva da parte dello Stato borghese, il quale si sta

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Dietro il sipario della Coppa del mondo, lo sfruttamento e il sangue degli immigrati

Il 20 novembre è iniziato il grande spettacolo, la Coppa del mondo di calcio 2022 a Doha, Qatar. Il palcoscenico è spettacolare, è stato preparato con ciclopiche opere infrastrutturali durate un decennio. L’insieme dei progetti lanciati nel paese in vista dei Mondiali è calcolato in 300 miliardi di dollari, di cui oltre 200 legati all’evento sportivo. È stato costruito un nuovo aeroporto, una rete metropolitana e stradale, sette nuovi stadi

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“RAVE PARTY”, O COSA?

Ci eravamo sicuramente distratti pensando che il problema impellente di milioni di lavoratori, disoccupati, pensionati fosse come tirare a fine mese tra inflazione e bollette energetiche, effetti “indotti” di recessione e guerra. E invece veniamo a sapere dal primo D.L. del governo Meloni di lunedì 31 ottobre che il vero problema è in realtà il “Rave Party” … Con tale Decreto infatti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi introduce il reato

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Russia, mobilitazione militare e società

Proponiamo la lettura della sintesi di alcuni articoli tratti per lo più da pubblicazioni indipendenti russe (almeno così si autodefiniscono) riguardanti la recente chiamata alle armi di Putin per la continuazione della guerra in Ucraina. Putin cerca di prolungare la guerra arruolando centinaia di migliaia di riservisti, puntando sulla possibilità che il collasso economico in Ucraina o i disordini politici in Europa o negli Stati Uniti possano aprire opportunità per la

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Il 23/7 manifestazione nazionale a Piacenza. Aldo, Arafat, Bruno, Carlo, Fisal, Issa, Riadh e Roberto: liberi subito

Pubblichiamo il comunicato del SI Cobas sull’arresto dei compagni avvenuto martedì scorso, e ci uniamo all’invito a partecipare alla manifestazione di sabato 23 a Piacenza. All’alba di martedì, su mandato della procura di Piacenza, la polizia ha messo agli arresti domiciliari e disposto altre misure cautelari per otto dirigenti nazionali e locali del SI Cobas e della USB operanti da anni nel settore della logistica. A questi si aggiungono decine

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