Ecuador, lavoratori insorgono contro prestito FMI per regali a banche e imprese fatti pagare con meno salari e più lavoro

In Ecuador, il 3 ottobre migliaia di persone si sono mobilitate contro le nuova misure di austerità annunciate il 1° ottobre dal presidente Lenin Moreno a seguito degli accordi con il Fondo monetario internazionale (FMI) in cambio di un prestito da 4,2 miliardi di dollari. Il prestito è stato contratto sostanzialmente per coprire il condono, attuato dal governo nel 2018, di 4,5 miliardi di $ del credito che lo Stato

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Cile – Contro le diseguaglianze dello sviluppo capitalistico

Le proteste della popolazione cilena contro l’aumento del costo della vita, iniziate come una manifestazione di studenti, continuano nonostante la repressione ordinata dal presidente Sebastian Piñera, che ha proclamato lo stato di emergenza e imposto il coprifuoco nella capitale Santiago, e in diverse altre città, come Antofagasta al nord, Valdivia al sud, Valparaiso, Temuco e Punta Arenas, facendo scendere in strada le forze di polizia e oltre 10 000 militari,

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Contro l’aggressione turca e degli imperialismi! Coi curdi e le masse oppresse in Siria e Medio Oriente!

Dopo 8 anni di insurrezione, guerra civile e imperialista in Siria, con più di mezzo milione di morti e 6 milioni di rifugiati all’estero in gran parte ammassati negli stati limitrofi e altri milioni di sfollati, gran parte del paese ridotta in macerie, mancava l’invasione dell’esercito turco dell’unica isola di relativo autogoverno democratico multietnico (anche se a predominanza curda) e di dignità della condizione femminile, il Rojava. L’obiettivo di questa

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Solidarietà con gli operai e attivisti iraniani condannati!

Riceviamo e pubblichiamo da S.I. Cobas Sindacato Intercategoriale Lavoratori Autorganizzati     Due dirigenti operai e cinque giornalisti condannati in Iran fino a 18 anni di carcere, sotto il nuovo capo della magistratura, protagonista del massacro di migliaia di carcerati nel 1988 La Sezione 24 del “Tribunale Rivoluzionario” (leggi Reazionario) di Tehran, presieduta dal giudice-falco Mohammad Moghiseh, ha condannato: l’operaio e dirigente del consiglio di fabbrica dello zuccherificio di Haft

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Ancora 150 morti annegati. Salvini risponda!

Salvini parla molto, troppo. Per questo rimbomba ancora più forte il suo raro silenzio. Prima sul rubligate; ora sui 150 morti annegati nel Mediterraneo, e gli altri 134 salvati dal naufragio e rispediti indietro in Libia nei campi di concentramento tra i soprusi e i bombardamenti di Haftar. Non avrebbero speso tutti i loro averi e quelli delle famiglie per salire su barconi fatiscenti e sovraccarichi se avessero potuto prendere

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Sudan – La giunta militare tenta di dividere il fronte di lotta

Dopo un periodo di rabbia latente contro l’aumento del costo della vita, lo scorso 19 dicembre è scoppiata in Sudan la rivolta per l’insostenibilità della crisi economica, prodotta dalle misure di austerità imposte dal regime di al-Bashir. Le proteste esplose nella città di Atbara, nell’Est del paese, si sono subito estese alle vicine città, e poi si sono propagate a decine di città e villaggi, giungendo il 25 dicembre con

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AGADEZ, DA ‘PORTA DEL DESERTO’ A TRAPPOLA PER I MIGRANTI

Riprendiamo un articolo di Le Monde Diplomatique (giugno 2019) che denuncia come l’intervento della UE in Africa “contro il traffico di esseri umani” sia in realtà un intervento contro la possibilità per questi esseri umani di fuggire da situazioni insostenibili in cerca di un futuro migliore: li criminalizza e li mette in mano, più ancora di prima, a organizzazioni criminali, lasciandoli in balìa di sfruttamento e violenze. Agadez, principale città

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Patio trasero

La manchette on line della rivista messicana «Proceso» spiega meglio di un trattato la situazione e l’aria che tira in Messico dopo l’umiliante accordo imposto da Trump al proprio patio trasero, che si potrebbe tradurre in “cortile” o “giardino dietro casa”: “Ora sì, come molti temevano e alcuni presagivano, il Messico diventa il cortile degli Stati Uniti. Il luogo in cui lavare gli abiti sporchi, gettare gli stracci, buttare la

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La Bestia e le Aranceles

La frontiera tra USA e Messico è sempre più terreno di scontro tra i due paesi. I numeri altissimi e inediti di migranti che cercano di passare il confine, hanno portato nel 2018 alla formazione di numerose carovane composte da centroamericani (in particolare dal cosiddetto Triángulo Norte Honduras – Guatemala – El Salvador), cubani e africani che attraversano il Messico per raggiungere il Nord America. Al presidente messicano Andrés Manuel

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Piccoli fascisti crescono

Succede che a Roma, esattamente nel quartiere di Casal Bruciato, una numerosa famiglia rom (padre, madre e 12 figli, di cui 10 minori) si veda assegnare dal Comune un alloggio popolare dopo regolare domanda. Del resto, che volete , la logica delle “ruspe” fatta propria dal vicepremier, ministro dell’Interno e segretario della Lega Matteo Salvini, avrà pur degli “inconvenienti” no? O questi “zingari” li vogliamo proprio eliminare fisicamente come comanda

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