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Comunicato del coordinamento precari scuola Napoli

30 Novembre 2014 No Comment

In relazione alla repressione nelle scuole napoletane, pubblichiamo questo appello del Coordinamento Precari Scuola Napoli

“Siamo docenti precari da più lustri; appena due giorni fa, una sentenza dell’Unione Europea ha stabilito che il nostro paese, mantenendoci in condizione di precarietà professionale ed esistenziale per anni e anni e negando la continuità agli studenti, ha violato e viola quella legalità e quella giustizia di cui ipocritamente la “società civile” si riempie la bocca quando si tratta di punire e criminalizzare gli studenti che lottano e si agitano per ottenere il rispetto del diritto allo studio, al lavoro e al futuro.

Condanniamo, insieme agli studenti dei Collettivi degli istituti di Napoli e provincia con cui sfiliamo da anni per le strade e le piazze di Napoli, e di cui conosciamo l’impegno, la serietà, la generosità nello sforzo e l’alto senso di responsabilità, tutti gli atti di vandalismo che si sono verificati in alcune scuole, ma troviamo ributtante e preoccupante la bassa strumentalizzazione, da parte di alcuni “tutori dell’ordine” e alcuni dirigenti, unitamente a giornalisti senza coscienza e asserviti ai poteri forti (Caltagirone), di pochi episodi incresciosi, allo scopo di screditare gruppi che da anni presidiano territori sfregiati, per evitare speculazioni ulteriori, e di depotenziare la sacrosanta battaglia contro la liquidazione della Scuola pubblica, la Scuola della Costituzione, della promozione sociale e dell’uguaglianza tendenziale.

La legalità non può essere intermittente, né il suo rispetto può essere a carico delle sole vittime di governi non eletti da nessuno, e perciò illegittimi: precari, studenti senza prospettive, disoccupati, senzatetto, cassintegrati e ammalati a causa della devastazione ambientale. In ogni caso, poi, la Storia insegna che chi pensa o impara a pensare per mestiere ha il dovere di prendere posizione e difendere quel che ritiene sia giusto, anche se ciò dovesse apparire contrario a ciò che è legale, a ciò che viene prescritto da provvedimenti che appaiano iniqui, classisti e liberticidi.

Non sono le LIM che regaleranno un futuro di felicità e occupazione agli studenti, che ne sono consapevoli e si sentono beffati, né sono lo Sbloccaitalia, la “Buona Scuola” e il Jobs Act che faranno progredire il paese; questi strumenti, anzi, costituiscono la mascheratura, materiata e normativa, di quella che si configura come una vera e propria rifeudalizzazione del paese e del lavoro.

I Precari sono e restano vicini agli studenti in lotta, e denunceranno le menzogne del governo e della stampa insieme a loro, in scienza, coscienza e resistenza”.

Coordinamento Precari Scuola Napoli

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