L’ANTIFASCISMO DI CLASSE E QUELLO DEL DASPO

Decenni dopo la caduta del fascismo, qualcuno sta realizzando che lo squadrismo non è una pratica politica estinta a seguito della fine del governo Mussolini.

A Como come davanti alla sede di Repubblica i fascisti usano l’eco mediatica per farsi pubblicità elettorale tramite azioni squadristiche.

E il PD insieme a qualche vecchio e nuovo trombone dell’antifascismo borghese cercano nelle loro azioni il pretesto per accreditarsi come i garanti della democrazia.

Loro, i nipotini di quel Togliatti che da ministro della Giustizia scarcerò i fascisti in nome della pacificazione nazionale; loro, il cui ministro dell’interno Minniti ha rispolverato l’armamentario repressivo fascista con il DASPO-foglio di via, mentre la legge Renzi-Lupi toglie i diritti umani a chi occupa una casa per necessità!

Loro che dopo aver lanciato il sasso dello ius soli ora rifiutano di dare la cittadinanza a chi è nato e vissuto in Italia! Loro che con il Jobs Act hanno esasperato la precarietà.

I fascisti mettono il tema immigrazione al centro della loro campagna elettorale, cercando di far credere ai lavoratori che la causa della disoccupazione, della precarietà dei bassi salari siano loro, gli immigrati piccoli brutti e cattivi e non i padroni che li sfruttano proprio usando anche la divisione tra italiani e immigrati. Dimenticano i 50 milioni di italiani emigrati e loro discendenti che la “Patria” da loro esaltata ha affamato e costretto a emigrare, anche sotto il loro Duce, esposti anche loro per generazioni ai pregiudizi contro gli italiani: piccoli, brutti, mafiosi e puzzolenti; dimenticano che ancora oggi sono tornati ad essere di più gli italiani che emigrano non trovando in “patria” un lavoro decente, che non gli stranieri che arrivano in Italia, a coprire i lavori sporchi e pesanti.

Come da noi denunciato e come emerge ora chiaramente dai media internazionali, il ministro Minniti si è accordato con i vari capi tribù sahariani per trattenere/ dirottare i flussi di emigrazione, controllare i proletari africani in lager in condizioni disumane, sottoponendoli a sevizie, trafficandone i corpi, riesumando la mai scomparsa schiavitù.

Le leggi italiane ed europee, che criminalizzano e respingono chi cerca di uscire dalla miseria, sono la causa prima di questa barbarie e dei 30 mila essere umani annegati nel Mediterraneo.

Sono tutti complici, fascisti e antifascisti borghesi, di una borghesia che alimenta il razzismo per dividere i lavoratori e sfruttarli più duramente.

Il fascismo cerca di spostare il conflitto dallo sfruttamento e l’oppressione di classe allo scontro tra nazionalità, etnie, religioni. Fa il gioco padronale del divide ed impera.

Il vero antifascismo è quello che lotta contro questo sistema di sfruttamento capitalistico e i loro sostenitori, che cerca di unire gli sfruttati al di là della loro provenienza, lingua e colore della pelle.

Le lotte in corso nella logistica, con lavoratori italiani e immigrati uniti per conquistare condizioni di dignità e rispetto sul lavoro mostrano la strada da seguire.

La nostra patria è il mondo.

Contro il razzismo, contro il fascismo

“Lavoratori di tutti i paesi, uniamoci!”

Contro ogni oppressione, per la libertà di movimento e di insediamento dei proletari, per il comunismo.

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