Medio Oriente, pianeta terra

In Siria, in Medio Oriente, in Italia, in tutto il mondo, noi non abbiamo stati da difendere, né satrapi con cui schierarci, o preti barbuti con cui allearci, scambiandoli per rivoluzionari.
E’ un pezzo che riteniamo inutili sfilate mal frequentate in cui tifare per qualche ambigua “lotta di liberazione” o, peggio, per difendere qualche sovranità nazionale dall’”aggressione imperialista”.
Siamo stati tutti, per decenni, prima vietcong, poi feddayn, poi ancora sandinisti e curdi, zapatisti ed irlandesi, baschi e palestinesi.
Non è servito a nulla, se non a sostenere, a parole, ogni lotta armata il piu’ lontano possibile da noi, impedendoci di vedere, e combattere, il nemico a fianco a noi, in casa nostra.
Il nemico del nostro nemico è nostro nemico!
Al posto di stati, preferiamo parlare di classi, e di lotta di classe.
Combat – Comunisti per l’Organizzazione di Classe
21-9-’12
Tags: Combat Comunisti, lotta, Medio Oriente
tutti…? bà! In questo comunicato emerge un approccio etico, postulato teorico dell’indifferentismo. Parlare in astratto è semplice e fuorviante se si è in buona fede.
Ottimo articolo!Chiaro ed efficace.Basta con i tifosi dei regimi antiproletari di turno che vengono spacciati dai nazionalcomunisti come regimi antiimperialisti.Vi seguo solo da qualche mese e mi trovo molto in sintonia con quanto scrivete.Sono un insegnate di 53 anni e abito a Reggio Emilia:Sono un comunista internazionalista senza organizzazione perchè da lungo tempo ho maturato la convinzione che il tmpo delle sette sia finito e l futuro Partito comunista mondiale potrà rinascere solo dopo un imponente ciclo di lotte proletarie che spazzi via tutto il putridume democratoide che ancora infesta la classe operaia e la tiene inhiodata al capitale.Mi interesserebbe avere maggiori informazioni sulle vostre posizioni.Avete pubblicato un documento costitutivo?E’prevista la pubblicazione di un resoconto dell’assemblea da voi tenuta a Roma la sttimana scorsa?Grazie.SALUTI COMUNISTI.SILVIO