[Napoli] Prendiamoci la NATO! Decidiamo sul futuro dei nostri territori!

Corteo Cittadino @ Bagnoli 04 Dicembre h. 09.30

Riprendiamoci la NATO!

Dopo oltre 50 anni di presenza a Bagnoli la base NATO – da dove sono state coordinate le aggressioni militari (ultima quella contro la Libia) partite anche dagli attracchi NATO siti a Coroglio – si trasferisce a Lago Patria. L’area dell’ex collegio Costanzo Ciano è cessata di essere “zona militare” dal Settembre 2013. Dopo 50 anni di occupazione militare ad opera dell’imperialismo guerrafondaio si profila finalmente la possibilità che quell’enorme area del nostro quartiere sia restituita alla popolazione residente e in primo luogo ai proletari. Ma tutt’ora, a pochi giorni dalla completa dismissione, gli enormi spazi e le innumerevoli strutture presenti all’interno sono inaccessibili a chiunque. Negli anni ci siamo opposti alla militarizzazione dei territori e già l’anno scorso – 3 Dicembre 2012 – quando fu ufficializzato lo spostamento della base militare con una mobilitazione fuori la NATO mettemmo al centro il tema del “futuro” di questi spazi con un presidio di fronte ai cancelli.Un’ area di dimensioni paragonabili ad un quartiere, ad un’altra Bagnoli, con servizi, spazi sportivi e strutture in perfette condizioni, che per oltre 50 anni non è stata accessibile alla cittadinanza, ma è stata usata esclusivamente dai militari americani.

Stiamo parlando di una superfice verde di 20265 mq, di impianti sportivi speciali all’aperto di 15670 mq, impianti speciali all’aperto (eliporto) di 6000 mq, strade di 50000 mq, piazzali vari 62677 mq, fabbricati ed uffici di 56048 mq: una superfice totale di 210660 mq e disponibile internamente per 104343 mq.

Un’altra Bagnoli appunto, come quella già promessa vent’anni fa dalle precedenti amministrazioni regionali e comunali nell’area ex Ital-Sider, il cui unico e solo risultato è stato lo “scandalo” del sequestro di tutta l’area agli inizi dello scorso aprile, dopo aver saccheggiato e devastato il nostro territorio, con fiumi di denaro pubblico che ammontano al miliardo di euro e nessuna bonifica effettuata conducendo un disastro ambientale perpetuato e continuato (di fatto i tassi di mesotelioma, provocato dalle sostanze presenti sul territorio sono raddoppiati) senza nessun posto di lavoro creato ne tantomeno nessun polo dell’ambiente o dello sport o parco urbano realizzato, con il problema della colmata ancora da risolvere ed un litorale rapinato. Le lotte che stiamo conducendo da tempo – per far valere il principio del “chi ha inquinato deve pagare”, con lo scioglimento di Bagnoli Futura per un osservatorio permanente ed un controllo dal basso sulla bonifica da fare (quella vera), sulla possibilità di collegare il tema ambientale con quello della necessità di un lavoro a salario pieno, di servizi e spazi sociali – ci impongono di mobilitarci anche sul destino dell’area Ex-Nato. Oggi per l’area ex NATO l’amministrazione comunale in collaborazione con il Banco di Napoli per l’assistenza all’infanzia proprietaria del complesso, ha organizzato una giornata evento prevista per il primo dicembre con visite guidate agli edifici, attività ludiche, degustazioni enogastronomiche, bike tour, musica dal vivo con l’esibizione di Edoardo Bennato, per riaprie l’area e “restituirla” alla cittadinanza.

Non ci interessa fare sterili polemiche ma crediamo che sia un dato oggettivo il fatto che piuttosto del concerto musicale sia necessario capire realmente ed in che modo si intenda utilizzare queste strutture e come avviare nei fatti quel “confronto” sui destini della NATO con il territorio e con i suoi bisogni reali dato che gli avvoltoi, affaristi e speculatori sono dietro l’angolo. E’ chiaro che per quanto ci riguarda poco interessa la riuscita dell’evento mediatico e del concerto e se l’amministrazione comunale sostiene per ora ancora solo su dichiarazioni stampa di voler “aprire un tavolo con associazioni e soggetti del territorio” lo si faccia da subito!

In un territorio che sente ancor più gli effetti della crisi di un sistema che oramai produce solo precarietà, sfruttamento, disoccupazione, disastri ambientali e smantellamento di trasporti, scuole e sanità non accetteremo nessuna soluzione se non la restituzione degli spazi negati, a maggior ragione in virtù della carenza nell’area di spazi ad uso sociale, abitativo, ricreativo e culturale. Le strutture possono essere riconvertite in tempi rapidissimi e costi pressoché nulli in nuovi plessi scolastici per quelle scuole del territorio le cui strutture sono inadatte e pericolose per studenti e lavoratori. Esistono già campi ed impianti sportivi multidisciplinari, che potrebbero essere utilizzati, senza interventi economici dai giovani del quartiere. Trasformare l’ex Nato in una cittadella scolastica, sportiva e di sviluppo sostenibile per dare voce all’emergenza sociale di spazi abitativi.

Come Laboratorio Politico Iskra, insieme con le tante realtà e abitanti che si mobiliteranno, non permetteremo che su di un’area già occupata a forza 60 anni fa dai militari si possano sviluppare interessi privati e spartizioni varie, per questo interverremo anche all’assemblea organizzata per il giorno 1 Dicembre nell’area Nato per un confronto dal basso per il recupero e l’uso sociale di quest’area. Ma crediamo che sia da subito necessario mobilitare il territorio per questo appoggiamo, sosteniamo e invitiamo tutti a partecipare al corteo chiamato per mercoledi 4 dicembre alle ore 9.30 che partirà da Piazza Bagnoli e si dirigerà verso l’ex base NATO. Il corteo è stato convocato dal Coordinamento degli Studenti Flegrei, che in queste settimane ha portato numerosi ragazzi degli istituti dell’area Flegrea più volte in piazza con iniziative, mobilitazioni, cortei e occupazioni. Si richiede a gran voce l’assegnazione di nuove strutture che possano risolvere il problema dell’edilizia scolastica, uno dei punti chiave della piattaforma rivendicativa studentesca. E quale momento migliore se non questo per riprenderci ciò che ci spetta e decidere noi sul futuro dei nostri territori.

Sull’area ex-base N.A.T.O. ha il diritto di decidere a Bagnoli chi ci vive e ci lavora, in primo luogo i proletari!


LABORATORIO POLITICO ISKRA

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