Salvare il proprio capitalismo

Lo stato dell’imperialismo americano vara (bipartisan) un nuovo pacchetto di sussidi anti-pandemia, valore 900 miliardi di $. Si tratta del sostegno economico al sistema sociale capitalista della maggiore potenza mondiale, la cui preminenza è messa a rischio dalla Cina, dove l’economia è già ripartita dopo la crisi innescata dalla pandemia Covid.

Dopo decenni di proclami sui vantaggi del liberismo, su una sorte di sana selezione “naturale” che il liberismo opererebbe nei confronti delle imprese permettendo di sopravvivere solo a quelle “sane”, ora gli stati capitalisti, compresi quelli europei (e quello italiano) tornano in campo in modo eclatante a svolgere la loro funzione di ancora di salvataggio delle rispettive borghesie.

Salvataggio dal rischio di non riuscire a riprendersi dalla crisi pandemica che si trasformerebbe in crisi strutturale, dal rischio di soccombere alla concorrenza degli avversari, ma anche dal rischio di forti movimenti di protesta sociale che potrebbero mettere in discussione la sopravvivenza dell’intero sistema. Si comprano cioè, almeno temporaneamente, il consenso politico anche di vasti strati di lavoratori e forniscono i soldi per sostenere il mercato interno dei beni di consumo, mistificando questa operazione come solidarietà sociale nazionale. E’ anche per questo che il 28 dicembre scorso la Camera del Congresso ha approvato la proposta di Trump di aumentare a 2.000 $ il sussidio una tantum agli americani che guadagnano meno di 75.000 $ annui.

Gli stati del capitalismo sono storicamente sempre intervenuti in caso di crisi per garantire questa sopravvivenza; l’esperienza storica ha loro insegnato le varie modalità e come provvedere in tempi più rapidi.

Ma se oggi essi utilizzano l’arma finanziaria, domani non avranno alcuna remora morale a ricorrere alle armi belliche…

Le guerre, al primo posto le due guerre mondiali dello scorso secolo, hanno svolto egregiamente tale funzione. Gli stati, commissionando investimenti per la distruzione di vite e ricchezza sociale, hanno assicurato profitti ad una serie di settori industriali. La distruzione ha a sua volta fornito la necessità degli investimenti per la ricostruzione … in un ciclo infernale e disumano.

Un’altra breve considerazione sull’arma finanziaria impugnata dagli stati: quel denaro da dove proviene?Dall’aumento del debito pubblico degli Stati Uniti, debito che frutterà cospicui interessi al capitale finanziario e piccoli rentier e che poi verrà fatto pagare agli stessi proletari con tassazioni più alte e servizi più bassi.

Anche il “decreto ristori” varato dal governo italiano in attesa dei soldi europei agisce in due direzioni: da un lato “tiene a galla” almeno temporaneamente molte aziende (familiari, piccole o medie) che altrimenti avrebbero da tempo chiuso i battenti, dall’altro dà sollievo a larghi strati della classe lavoratrice che altrimenti potrebbero ribellarsi. Ma a prezzo dell’ennesimo aumento di un debito pubblico già elevato in rapporto a un PIL stagnante o in recessione.

Negli USA come in Italia, i lavoratori dovranno lavorare per restituire con gli interessi non solo i sussidi da loro percepiti, ma anche gli aiuti economici che lo stato sta dando ad ampi strati della borghesia. A meno che con la lotta non costringano la borghesia a farsi carico di quel debito, ad esempio imponendo una patrimoniale che colpisca i più ricchi e una tassazione dei redditi più progressiva.

A questo proposito riportiamo il riassunto di un articolo pubblicato dal Wall Street Journal il 27 dicembre scorso.

Nuovo pacchetto anti-Covid da 900 miliardi di $

Ieri (27 dic. 2020), il presidente americano uscente Trump ha firmato un nuovo pacchetto di aiuti anti-pandemia, valore 900 miliardi di $. La scorsa settimana, dopo che la legge era già passata al Congresso con un sostegno bipartisan, si era opposto chiedendo che i pagamenti diretti già previsti per ogni americano adulto e per ogni bambino fossero aumentati dai precedenti 600 a 2.000 dollari mensili.

Cosa contiene il nuovo pacchetto di aiuti anti Covid-19

Assegni per posta: 166 miliardi di dollari in nuovi pagamenti diretti fino a 600 dollari per adulto e bambino, per coloro che guadagnano fino a 75.000 dollari all’anno e 1.200 dollari per coppie che guadagnano fino a 150.000 dollari all’anno. La legge estende i pagamenti diretti alle famiglie miste.

Sussidi di disoccupazione: 300 dollari in aggiunta a settimana per alcuni beneficiari di disoccupazione, con un’estensione della copertura ai lavoratori autonomi, ai “lavoratori della gig economy” e ad altri in situazioni non tradizionali.

Un sussidio per il Servizio Postale degli Stati Uniti: il prestito (approvato lo scorso marzo) di 10 miliardi di dollari in finanziamenti diretti per le Poste americane (USPS), è trasformato in un prestito a fondo perso.

284 miliardi di dollari di prestiti governativi per il pagamento di dipendenti, con questa tranche viene estesa la platea delle organizzazioni no-profit e le emittenti televisive e radiofoniche che vi possono accedere; sono stanziati 15 miliardi di dollari per le trasmissioni in diretta, le sale cinematografiche indipendenti e le istituzioni culturali e 20 miliardi di dollari per le sovvenzioni specifiche per i disastri.

Ritorno a scuola: 82 miliardi di dollari per college e scuole, compresi gli adeguamenti del sistema di riscaldamento e raffreddamento per limitare la trasmissione dei virus e per riaprire le scuole, e 10 miliardi di dollari per l’assistenza all’infanzia.
Comprende 54,3 miliardi di dollari per le scuole K-12 (a indicare gli ordini di scuola dalla materna alla 12a classe) e 22,7 miliardi di dollari per l’assistenza all’infanzia a livello di istruzione superiore: 10 miliardi di dollari per garantire l’assistenza all’infanzia alle famiglie e per aiutare i fornitori di servizi di assistenza all’infanzia a coprire i costi relativi alla sicurezza in caso di pandemia.

Una nuova agevolazione fiscale per le spese dei pranzi di lavoro, soprannominata detrazione dei “tre martini”. Fine della fatturazione medica a sorpresa: i pazienti assicurati devono pagare solo le spese in rete quando in caso di emergenza devono ricorrere a un fornitore di servizi medici non coperto dalla loro rete.

Aiuto per l’industria dei trasporti: 45 miliardi di dollari per gli aiuti ai trasporti, di cui 15 miliardi di dollari alle compagnie aeree passeggeri americane come aiuto i salari, 14 miliardi di dollari per i sistemi di transito, 10 miliardi di dollari per le autostrade statali, 2 miliardi di dollari per gli aeroporti, 1 miliardo di dollari per gli appaltatori delle compagnie aeree e 1 miliardo di dollari per la ferrovia passeggeri Amtrak.

25 miliardi di dollari di aiuti per l’affitto e il pagamento delle utenze per coloro che rischiano lo sfratto, e proroga della moratoria sullo sfratto fino al 31 gennaio. Gli Stati riceveranno un minimo di 200 milioni di dollari di aiuti.

30 miliardi di dollari per sostenere l’approvvigionamento e la distribuzione del vaccino, “assicurando che sia gratuito e distribuito rapidamente a tutti”.

Contro la fame: 13 miliardi di dollari per l’assistenza alimentare, compresi ulteriori finanziamenti per le banche alimentari e i programmi di nutrizione per gli anziani, l’accesso degli studenti universitari al programma di assistenza nutrizionale supplementare del governo federale.

Aziende agricole: ulteriori 13 miliardi di dollari per pagamenti diretti, acquisti e prestiti ad agricoltori e allevatori.

I coltivatori di mais, soia e grano riceverebbero circa 5 miliardi di dollari per pagamenti supplementari di 20 dollari per acro.

Erano già previsti sussidi record per l’agricoltura, pari a circa 50 miliardi di dollari nel 2020, pari a oltre un terzo del reddito di quest’anno degli agricoltori statunitensi.

Sarebbero fino a 3 miliardi di dollari in pagamenti diretti stanziati per gli allevatori e i produttori di latte costretti a disfarsi di bovini e pollame a seguito della chiusura dei macelli a causa della crisi COVID-19.

Nuove borse di studio per le rette universitarie, che riguarderebbero 500.000 nuovi beneficiari.

Accesso a Internet: 7 miliardi di dollari per ampliare la possibilità di accesso alla banda larga, tra cui 1,9 miliardi di dollari per sostituire le apparecchiature di telecomunicazione che presentano rischi per la sicurezza nazionale e 3,2 miliardi di dollari per un nuovo programma di sussidi temporanei per facilitare l’accesso alla banda larga agli americani a basso reddito.

Alleanze globali contro i virus: 4 miliardi di dollari per l’alleanza internazionale per il vaccino.

Crediti d’imposta potenziati per: incoraggiare la costruzione di alloggi per le famiglie a basso reddito, le imprese a mantenere a libro paga i dipendenti, i datori di lavoro a retribuire i congedi per malattia e per i lavoratori a basso reddito.

Imprese di proprietà delle minoranze etniche: 12 miliardi di dollari per le imprese di proprietà delle minoranze e per le piccolissime imprese che hanno avuto difficoltà ad accedere ai finanziamenti previsti dal Payroll Protection Program (Programma di tutela per le buste paga).

Wall Street Journal, 27.12.2020