Solidarietà ai proletari greci in lotta contro la borghesia nazionale e di tutta l’Europa

Manifestante di Atene

Martedì sera, dopo che la polizia greca aveva vietato ogni manifestazione nella capitale per proteggere la riunione dell’Ecofin, ancora una volta ad Atene si sono verificati scontri fra i manifestanti e le forze dell’ordine borghese.

Il proletariato greco, che da anni è tartassato da manovre incrociate tra i governi di Atene e del resto dell’Europa, è stato il primo a reagire dopo lo scoppio della crisi capitalista nel vecchio continente. In sette anni ha duramente lottato pagando con morti e repressione; ancora oggi si ribella di fronte alla finanza europea che aiuta la borghesia greca a scaricare su di esso i costi della crisi: licenziamenti, taglio a pensioni, stipendi e sussidi sociali, disoccupazione oltre il 25% (oltre il 50% fra i giovani), redditi familiari quasi dimezzati…

La giornata di ieri non cambierà le sorti del convegno di banditi in corso ad Atene, ma potrà essere un ulteriore impulso, insieme alle mobilitazioni che proprio in questi giorni agitano la Spagna e la Bosnia, per unire i lavoratori del continente contro i loro sfruttatori.
Il modo migliore per esprimere la nostra solidarietà è sviluppare un ampio fronte di lotta dei proletari di ogni condizione per degli obbiettivi unificanti (la garanzia di un salario, la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro, il diritto a un’abitazione) dentro uno scontro più generale diretto ad abbattere il sistema capitalista.

Solo la lotta paga!
Uniti si vince!

Combat – Comunisti per l’Organizzazione di Classe

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