Risposta a Mario Draghi, di Junior

Riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo del Pungolo Rosso: Mario Draghi è Mario Draghi. Il banchiere dei banchieri. Anzi: il super-banchiere dei super-banchieri. L’Italiano più ascoltato nel mondo. Super-Mario, lo chiamano i direttori dei principali quotidiani, uno più lecchino degli altri verso di Lui. Tutti nelle alte sfere aspettavano che parlasse. Lui, infine, ha parlato. Non in italiano, ovvio. In inglese sul Financial Times, l’organo europeo dei pescecani del capitale

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La sinistra radicale italiana all’ombra di Syriza

La rapida crescita elettorale e la successiva vittoria alle elezioni politiche del gennaio 2015 del partito della sinistra radicale greca Syriza sono da mettere in relazione con la fortissima impennata di lotte di resistenza dei salariati e degli strati della piccola borghesia impoverita che la Grecia ha vissuto nel periodo 2010-2012. Tali lotte, per intensità, durata e radicalità non hanno termini di paragone con quelle condotte in questi ultimi decenni

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CON IL PROLETARIATO GRECO “ASFISSIATO” DAL CAPITALE INTERNAZIONALE, EUROPEO, NAZIONALE

Si sta consumando in questi giorni, tra Bruxelles ed Atene e con incursioni di banchieri e governanti di ogni colore, un “prendi o molla” attorno ai debiti che la Grecia è chiamata a pagare al FMI, alla BCE e ad altri istituti creditori (1,6 miliardi di euro al FMI entro il 30 giugno, 6,7 miliardi alla BCE entro il 20 luglio, in realtà sulla ristrutturazione di 280 miliardi di debito

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Quantitative Easing europeo apre le danze della guerra monetaria

Con un ritardo di 5 anni sulla Fed e la Banca d’Inghilterra, anche la BCE ha lanciato il suo programma di “quantitative easing” nel tentativo di tirar fuori Eurolandia dal pantano della stagnazione, ossia riverserà sul mercato 60 miliardi di euro al mese comprando titoli di stato e altri titoli per un totale di 1.140 miliardi fino al settembre 2016, o comunque fino a che l’inflazione non risalga al 2%.

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Prove di “Grosse Koalition”…

Dopo mesi di convulsioni politiche, ecco il governo Letta Dall’ “Habemus Papam” di Bergoglio (alias Francesco I), all’ “habemus governum” di Giorgio Napolitano II. Non c’è che dire, è un periodo di cambiamenti a ripetizione nel panorama italiano, e non solo…che passano dall’inedita e recente rielezione del presidente della repubblica, frutto a sua volta di un parlamento praticamente “bloccato” nell’esprimere uno straccio di governo. Questa situazione, a sua volta, non

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La crisi politica italiana si avvita su se’ stessa… e dal cilindro rispunta Mario Monti!

Ad un mese dalle elezioni politiche, che hanno da subito resa manifesta l’impossibilità per la borghesia italiana di produrre un governo stabile, ecco che con un “inedito tipo di esplorazione”, Giorgio Napolitano rimette in sella il governo Monti, sonoramente bastonato alle urne. In prima battuta, il presidente della repubblica ha dovuto “concedere” a Bersani il primo giro di valzer. Seppur di poco, e seppur parzialmente, la sua coalizione era pur

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Cipro: occhio al conto!

Si é arrivati, sembra, ad un accordo col rotto della cuffia. Per un’intera settimana il premier cipriota Nicos Anastasiades ha fatto la spola tra Nicosia e Bruxelles per vedere di trovare la “quadra” di una situazione incandescente: Erano in gioco il pericolo di bancarotta di un paese membro dell’UE e la sua possibile fuoriuscita dall’Euro. Con la conseguenza palpabile di un “effetto domino” che avrebbe trascinato con sé tutto il

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Affari, guerre, spartizioni, elezioni: il volto del capitale

Quello appena trascorso è stato un anno sicuramente importante per l’imperialismo continentale. Ha retto agli scossoni dei mercati finanziari, ma il “tasso di federalismo” rimane confinato al magro 1% del PIL del Bilancio UE (contro il 20% di quello federale USA), mentre la crisi del Sud Europa risucchia anche la locomotiva tedesca, cosicché l’apparato produttivo europeo perde colpi non solo nei confronti dei paesi emergenti, ma anche degli Stati Uniti.

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Il Giappone respinge le accuse di manipolazioni valutarie/Merkel sferra un colpo al Giappone sullo yen

Ue, Giappone, competizione commerciale, valute, export Wsj     130125 Il Giappone respinge le accuse di manipolazioni valutarie MITSURU OBE e ALEXANDER MARTIN + Merkel sferra un colpo al Giappone sullo yen HARRIET TORRY e WILLIAM BOSTON   –       Forum economico di Davos: evocato dalla Cancelliera tedesca Merkel il rischio di una guerra monetaria internazionale scatenata dalla politica di svalutazione monetaria, di Giappone e Usa soprattutto, per favorire l’export ed aumentare la

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Sorveglianza bancaria – Bruxelles accoglie le obiezioni tedesche

Germania, UE, banche Faz      120920 Sorveglianza bancaria – Bruxelles accoglie le obiezioni tedesche Nel conflitto tra il governo tedesco e le casse di risparmio tedesche sulla concentrazione nella BCE dell’autorità di sorveglianza sulle circa 600 banche dell’area euro, il Commissario UE al mercato interno, Barnier, si dice disposto a trovare un accordo con Berlino e con le altre capitali, sulla base di un’ampia decentralizzazione del controllo: – Bafin, l’autorità di sorveglianza tedesca

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