Myanmar, proteste contro la giunta militare e contro i capitali – cinesi

Il 14 marzo, lo stesso giorno della feroce repressione dei militari contro i manifestanti, che ha portato a 183 le vittime complessive a seguito del loro colpo di stato del 1° febbraio (cfr. art. https://www.combat-coc.org/sangue-sulla-birmania/), nella zona industriale Hlaung Tharyar di Yangoon, in cui sono state incendiate almeno dieci fabbriche, per lo più dell’abbigliamento, con capitale a partecipazione di imprenditori cinesi. I leader della protesta hanno accusato degli incendi forze

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Sangue sulla Birmania

Infuria la repressione in Birmania. A centinaia di migliaia sono scesi in piazza, operai e studenti in prima fila, contro il regime dell’esercito-padrone che ha deposto Aung San Suu Kyi, rieletta con oltre l’80% dei voti. Nella maggioranza vi è ancora l’illusione della democrazia parlamentare, che ha coltivato il compromesso coi militari, che si era fatta garante del regime di sfruttamento capitalista da parte delle multinazionali (anche italiane) come dei

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Putsch a Myanmar

Pubblichiamo le schede riassuntive di due articoli di German Foreign Policy e del Financial Times sul colpo di stato a Myanmar. Colpo di stato a Myanmar German Foreign Policy 03/02/2021 Dopo il colpo di stato di lunedì in Myanmar, la UE e gli USA stanno considerando nuove sanzioni contro il paese, a difesa della democrazia, dice la UE. In particolare si parla di sanzioni contro i gruppi economici delle forze

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