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Articoli con tag: Combat Comunisti

Comunicati, Internazionale

22 Novembre 2012 - 22:06

Una volta eravamo tutti vietcong, poi diventammo tutti feddayn….sempre perché “vietcong e feddayn vincevano perché sparavano”.
Ma i vietcong hanno vinto sul serio, e i feddayn, che fine hanno fatto?
Al senso di una mitologia al seguito di un “antimperialismo filorusso” si accoppiava l’antica propensione a tifare sempre per le “lotte armate” lontane, ed a prendere distanze o cercare il pelo nell’uovo con i tentativi rivoluzionari in casa nostra.
Poi il mondo cambiò, ed insieme al muro di Berlino, vennero giu’ un sacco di nostre certezze figlie del “pianeta bipolare”.
Il pensiero divenne unico come il capitalismo, spalmato su tutta la terra. Tutto si …

Comunicati

4 Novembre 2012 - 18:20

Come una purga, espelle gli escrementi, depurando e rigenerando l’organismo.
Corruzione e “lotta alla corruzione” sono due facce della stessa medaglia.
La prima usa il sistema, la seconda vuole mantenerlo.
La prima succhia soldi e favori, la seconda vuole che ciò avvenga nelle regole, in forma trasparente, pulita.
Ogni vent’anni, quasi come un ciclo capitalistico, si ricambia l’aria nelle stanze del sistema.
Vent’anni fa’, toccò ai magistrati di “mani pulite” officiare al funerale della prima e tenere a battesimo la “seconda repubblica”.
Vent’anni prima ancora, fu la “diversità” Berlingueriana a segnare il passaggio politico del compromesso storico ed a seppellire il lungo ciclo di …

Comunicati

21 Settembre 2012 - 16:45

In Siria, in Medio Oriente, in Italia, in tutto il mondo, noi non abbiamo stati da difendere, né satrapi con cui schierarci, o preti barbuti con cui allearci, scambiandoli per rivoluzionari.
E’ un pezzo che riteniamo inutili sfilate mal frequentate in cui tifare per qualche ambigua “lotta di liberazione” o, peggio, per difendere qualche sovranità nazionale dall’”aggressione imperialista”.
Siamo stati tutti, per decenni, prima vietcong, poi feddayn, poi ancora sandinisti e curdi, zapatisti ed irlandesi, baschi e palestinesi.
Non è servito a nulla, se non a sostenere, a parole, ogni lotta armata il piu’ lontano possibile da noi, impedendoci di vedere, …

Comunicati, Documenti, Lotte

11 Settembre 2012 - 16:30

Roma 10 settembre. Davanti al “Ministero dello Sviluppo” ( ironia dei termini ) i cinquecento lavoratori sardi dell’Alcoa, giunti in massa nella capitale per impedire la chiusura della fabbrica, vengono bloccati prima e manganellati poi dalle cosiddette “forze dell’ordine”.
A loro va tutta la nostra incondizionata solidarietà militante.
Anche loro, come milioni di altri proletari, stanno provando sulla viva carne cosa significa lavorare per i padroni, farsi succhiare il sangue per il profitto, confrontarsi con la logica borghese del “dio mercato”.
Abbiamo sentito molti di loro, nelle interviste che il pietismo massmediatico ci propina, esprimere sentimenti di stupore, di incredulità, di sbigottimento di …