Dopo mesi di annunci e chiacchiere giornalistiche, il 10 marzo il consiglio dei ministri ha messo a punto il disegno di legge sulla scuola. Torneremo sull’argomento dopo un esame attento del testo che dovrà essere presentato in Parlamento ma già si può dedurre da quanto riportato sulla stampa che tempi duri si profilano per i lavoratori della scuola e per gli studenti. Da quello che trapela dai resoconti giornalistici si comprende che il “nocciolo duro” della riforma consisterà in un abnorme potere conferito ai presidi che potranno assumere e licenziare a loro insindacabile giudizio, contornandosi di uno staff di ruffiani …