BREVE RICOSTRUZIONE DELLE REGIONALI 2023 IN LOMBARDIA
utilizzando i dati e non le fanfaluche: il “popolo” ha sfiduciato tutti, compreso Fontana. Diamogli fiducia nella lotta!
I giornali di martedì esaltavano la vittoria del centrodestra e interpretavano il voto come una conferma dell’approvazione dell’operato della Meloni.
Una chiara menzogna banalizzatrice.
In Lombardia avevano diritto a votare 8 milioni di persone, 128 mila in più che nel 2018.
Bianche e nulle sono calate (93 mila circa contro le 148 mila del 2018).
Il primo partito si conferma quello dell’astensione con 4.671.529 “non voti”, ben 2.551.335 in più rispetto al 2018.
Scoprire da dove arrivano è interessante.
Fontana prende 1.018.892 in …
Le elezioni in Brasile hanno confermato già dal primo turno la corsa a destra del paese e un maggior radicamento istituzionale delle forze reazionarie di estrema destra, sconfessando ogni prognostico.
La vittoria di Lula non significa la sconfitta di Bolsonaro e del bolsonarismo.
Sia il Senato che la Camera sono in mano alla destra di Bolsonaro. Il Senato viene occupato da 15 senatori affiliati all’ex presidente, guadagnando il primato come coalizione, mentre la ‘bancada’ di Lula è al quinto posto, con 9 senatori.
La destra moderata, rappresentata dall’ MDB (Movimento Democratico Brasiliano), perde senatori; ma il grande sconfitto è il PSDB (Partito Socialdemocratico …
Orban è stato rieletto per un quarto mandato, certo grazie a una legge elettorale scritta a suo vantaggio, certo per il ferreo bavaglio imposto ai media, ma principalmente perché, mentre la maggior parte dei leaders europei ha infilato l’elmetto a fianco della Nato, ha scelto di rifiutare le armi all’Ucraina e di conservare buoni rapporti con la Russia in nome degli interessi specifici dell’Ungheria e per poter continuare impunemente a sfruttare i lavoratori ungheresi.
Salvini applaude: Orban è stato rieletto con una comoda maggioranza (nota 1) contro una larghissima coalizione che andava dai conservatori ultracattolici ai socialisti, dai verdi ai centristi …
Alle recenti elezioni in Germania, i Socialdemocratici (SPD) sono risultati il primo partito, con uno scarto risicato di 10 seggi sull’Unione Cristiano-Democratica e la sua alleata Unione Cristiano Sociale (CDU/CSU) cfr. nota 1. Nelle prossime settimane o mesi si dovrà definire una coalizione di almeno tre partiti. I numeri consentono quattro soluzioni (nota 2), ognuna con grandi incognite sia in politica interna che in politica internazionale.
Anche molti lavoratori italiani seguono con interesse quello che avviene in Germania, consci dell’interconnessione economica che lega Italia e Germania, sia pure nella disparità di peso. La Germania è il primo fornitore e il primo …
Riceviamo e volentieri pubblichiamo un secondo articolo di Yurii Colombo, sull’evoluzione degli scioperi e delle proteste operaie in Bielorussia contro il regime.
Lavoratori bielorussi in movimento
Ieri 16 agosto la situazione ha fatto un balzo in avanti. E lo ha fatto fare lo sciopero generale massiccio dalle fabbriche alla metrò fino ai musicisti della filarmonica. Non solo i lavoratori hanno scioperato ma hanno fatto spesso assemblee dentro le aziende e nei piazzali. Si va formando sulla base della relazioni umane dentro le aziende una leadership operaia di massa. Ci sono già gli appelli per formare comitati di lavoratori nelle regioni. Stiamo calmi …
Riproduciamo di seguito la traduzione di un comunicato del raggruppamento ZabastovkaBY (Sciopero), che condividiamo nella sua visione e prospettiva di lotta.
Al momento l’intero paese sta protestando. Le autorità hanno usato una quantità di violenza senza precedenti contro manifestanti pacifici e passanti innocenti.
Ci sono numerose segnalazioni di torture e detenzioni illegali. Questo ha portato le masse
di malcontento nei confronti del regime. I lavoratori si sono sollevati contro la brutalità della polizia e falsificazioni che hanno avuto luogo durante le elezioni. In questo momento le proteste sono essenzialmente democratiche e non apertamente nazionaliste, cosa molto importante da notare.
Le autorità stanno cercando di …
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo articolo di Yurii Colombosugli scioperi e le proteste operaie in Bielorussia contro il regime.
Anche se si tratta di un movimento ancora frammentato e limitato a pochefabbriche, il fatto che gruppi di operai osano manifestare la loroopposizione nonostante la dura repressione, è indicativo di un generalemalcontento che potrà estendersi con l’acuirsi della crisi economica epolitica. Sull’onda dell’indignazione per le elezioni-farsa, un altroreparto del proletariato internazionale esce dalla passività e diventaprotagonista.
La nostra solidarietà ai lavoratori bielorussi che si oppongono algoverno del capitale statale e privato.
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In seguito alle grandi manifestazioni di protesta del 9 e 10 agosto esplose …
Solo il 23 luglio sapremo chi sarà primo ministro del Regno Unito al posto di Teresa May.
A quella data sarà reso noto il referendum postale fra i 160 mila iscritti del Partito conservatore, in cui dovranno scegliere fra i due “finalisti”: Boris Johnson e Jeremy Hunt.
Coetanei (55 anni il primo e 53 il secondo), Hunt è diventato Ministro degli Esteri del Regno Unito in seguito alle dimissioni di Boris Johnson il 9 luglio 2018, è un mediatore, una sorta di fotocopia maschile della May.
Perciò secondo tutti i commentatori il ballottaggio è una formalità, vincerà Johnson, beniamino dei 17 milioni di …
Nel totale silenzio dei media, tutti tesi ad amplificare ogni battuta della sceneggiata elettorale, sabato 24 febbraio il SI Cobas organizza una manifestazione a Roma “Contro sfruttamento, razzismo e repressione! Per un fronte di lotta anticapitalista!” motivando che “Le conquiste e i diritti si strappano con la lotta; in sua assenza il voto non può che portare illusioni e delusioni”.
Nella piattaforma di lotta, obiettivi economici e politici condivisibili, su orario, salario, salario garantito, casa, immigrazione, sanità, istruzione, contro la guerra, le spese militari e la repressione.
Pensiamo sia una iniziativa importante, anche per la collocazione alla vigilia delle elezioni che rimarca …
In Venezuela le condizioni dei lavoratori sono drasticamente peggiorate negli ultimi due anni. Un’inflazione del 180% nel 2016, e che punta verso il 700% nel 2017, falcidiando i salari, è l’altra faccia della penuria di generi di consumo nei negozi, del mercato nero per i prodotti scomparsi dagli scaffali, della riduzione del potere di acquisto sotto il minimo vitale per gran parte della popolazione. Mentre un’altra parte si è arricchita in modo sfrontato.
Nel corso di un anno il 74% dei venezuelani ha perso in media 8,7 chilogrammi di peso. La fame in un paese dal grande potenziale agricolo e che …