Si sta consumando in questi giorni, tra Bruxelles ed Atene e con incursioni di banchieri e governanti di ogni colore, un “prendi o molla” attorno ai debiti che la Grecia è chiamata a pagare al FMI, alla BCE e ad altri istituti creditori (1,6 miliardi di euro al FMI entro il 30 giugno, 6,7 miliardi alla BCE entro il 20 luglio, in realtà sulla ristrutturazione di 280 miliardi di debito complessivo).
Alexis Tsipras nel gennaio scorso vinse le elezioni promettendo di cancellare gli accordi con la Troika (e dunque di rivedere gli stessi meccanismi di restituzione del debito), senza però mettere …