MASSIMO LUNARDELLI ALESSANDRO PELLEGATTA
ISIDORO AZZARIO sulla terra e sulla luna
Storia del Capostazione rosso che fondò il Partito Comunista d’Italia e che il fascismo rinchiuse in manicomio
pagine marxiste
373 pagine, 14 euro ISBN 978-88-31960-12-0
Info e richieste: abbonamenti@paginemarxiste.it
Isidoro Azzario (Pinerolo, 1884 – Luino, 1959) ha vissuto molte vite. Ferroviere fino al grado di capostazione, è stato dirigente dello SFI, il potente sindacato di categoria; ha contribuito a fondare il Partito Comunista d’Italia nel gennaio del ’21, è stato eletto nel suo comitato centrale nel ’22, nello stesso anno ha fatto parte della delegazione italiana che partecipa a Mosca al IV congresso dell’Internazionale comunista. …
La morte di Silvio Berlusconi ha mandato in onda il solito, vomitevole, falso e interessato teatrino italiano composto da una maggioranza di “pro” ed una – solo per l’occasione – ridotta minoranza di “anti”.
Entrambi gli schieramenti sono abbarbicati sul “personaggio” Berlusconi: sia da parte di chi lo ritiene uno dei più grandi e “longevi” statisti della storia d’Italia; sia da parte di chi fa risalire al suo operato l’origine di tutte le “disgrazie” del nostro vivere civile.
E allora cominciamo col ribadire una cosa: per noi Berlusconi è stato un nemico di classe, in quanto espressione politica della borghesia ai massimi …
Pubblichiamo il video della terza relazione sul ciclo della resistenza tenuta il 1° giugno a Milano.
Nel caso non riusciate a visualizzare il video, potete visualizzarlo da questo link.
Dopo il “vuoto di potere” seguito all’8 settembre ’43 e la formazione dei primi gruppi partigiani, il movimento popolare di opposizione alla guerra e di resistenza al nazi-fascismo viene incanalato nel patriottismo.
I partiti del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) indirizzano la lotta sociale e politica non contro le classi dominanti nel loro complesso, ma solo contro “l’invasore”, il “tedesco”, ed i suoi sgherri fascisti.
In questo modo i sacrifici ed il sangue di centinaia di migliaia di combattenti, di milioni di proletari in lotta, vengono dirottati in una logica di guerra imperialista, in un cambio di regime: dal fascista al “democratico”.
Discuteremo …
GUERRA, CRISI BORGHESE, LOTTA DI CLASSE
Ottant’anni fa il sistema di potere della borghesia italiana crollava miseramente sotto i colpi della guerra imperialista. Una guerra di cui l’imperialismo italiano, nella sua veste fascista, si era reso partecipe, precipitando il paese nella devastazione e nella miseria. Scioperi operai, caduta del fascismo, Armistizio, disgregazione dello Stato, Italia campo di battaglia, lotta partigiana… Ripercorriamone gli eventi. Per ricordare, ma soprattutto per capire.
MERCOLEDI’ 29 MARZO 2023, via Cadibona 9, Milano ore 20.30
Mezzi pubblici: filobus 90-91 fermata Viale Molise-Cadibona; passante ferroviario stazione Porta Vittoria
In sala potrà essere ritirato il nuovo numero di Pagine Marxiste.
Per collegarsi e …
Ottanta anni fa, lo sfasciamento dello Stato italiano durante la guerra imperialista apre un periodo di profonda crisi e prelude alla lotta di Resistenza. Che tipo di Resistenza? Diretta da chi? Indirizzata verso cosa?
La Resistenza in Italia è un fenomeno che va inquadrato nel più complessivo volgersi degli eventi legati agli sviluppi della Seconda Guerra Mondiale, iniziata nel settembre del 1939.
Non possiamo neppure sommariamente richiamare ciò che accade nei primi tre anni del conflitto. Ricordiamo solo che con l’inverno 1942-’43 le sorti della guerra sembrano ormai segnate: le potenze dell’Asse (Germania, Italia e Giappone nel Pacifico) perdono vistosamente terreno e …
Gli Arditi del Popolo nascono in Italia nell’estate del 1921, dopo che da circa otto mesi il movimento operaio e contadino è duramente colpito, nei suoi militanti e nelle sue strutture, da una violenta ondata di terrore fascista, appoggiato dallo Stato liberale.
E’ un movimento che sorge per iniziativa di ex “Arditi” i quali, a differenza di molti altri, invece di rimpolpare le schiere dello squadrismo decidono di rappresentare l’esigenza proletaria di resistere con le armi allo stillicidio di omicidi, pestaggi, devastazioni e intimidazioni inflitto alla parte più cosciente degli sfruttati.
Gli Arditi del Popolo si distinguono per la determinazione con cui …
Putin ha motivato l’invasione dell’Ucraina con la necessità di “denazificare” l’Ucraina. In realtà il suo governo è probabilmente il maggior sostenitore di organizzazioni di destra parafasciste o naziste, che in un modo o nell’altro appoggiano la prospettiva imperialista di un blocco eurasiatico alternativo all’attuale blocco atlantico. Dato che anche in Italia, soprattutto fra i nostalgici dell’Urss, ci sono coloro che accreditano le tesi della denazificazione, riteniamo utile smascherarla, in quanto copertura di una politica imperialistica che nega il diritto all’autodeterminazione degli ucraini. Contrari ma ugualmente imperialisti sono i moventi del blocco Nato che supporta con un crescente invio di armi …
Il battaglione Azov, fondato da Andriy Biletsky (nota 1) e da fuorusciti della formazione di estrema destra Pravyi Sektor, (Settore Destro), è nato come milizia volontaria in seguito all’annessione russa della Crimea (2014), con l’obiettivo di sostenere l’allora inadeguato esercito ucraino nella lotta contro le forze secessioniste del Donetsk e di Lugansk (nota 2). E’ fondamentalmente antirusso, teorizza il suprematismo bianco. Putin l’ha preso a pretesto per giustificare l’aggressione all’Ucraina, definita ipocritamente come “operazione di denazificazione”. L’importanza del battaglione Azov non va sopravvalutata, né militarmente né come peso politico. Se mai va analizzato come cartina al tornasole del funzionamento della …
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PERCHE’ STUDIARE LA VICENDA STORICA CHE PORTO’ AL NAZISMO?
La “doppia” crisi globale (economica e sanitaria) che ha investito il sistema capitalistico pone a tutta la sinistra rivoluzionaria una serie di interrogativi in gran parte inediti. Anche perché si intreccia con la fine definitiva dell’ordine internazionale scaturito dagli accordi di Yalta e con una crisi ecologica dai risvolti sempre più acuti, per configurare, nel suo insieme, la più grande crisi della storia del capitalismo.
D’altro canto, per ciò che ci compete, crisi, disoccupazione, precarietà, razzismo, guerre, …