É in corso a livello mondiale la modernizzazione e concentrazione della cantieristica, che vede la Cina ambire a raggiungere e superare gli Stati Uniti come prima potenza navale mondiale.
Negli ultimi mesi, a livello europeo sono stati siglati accordi di cooperazione a vario titolo tra alcuni grandi gruppi al fine di poter competere, con accresciute dimensioni ed economie di scala, contro i giganti statunitensi, asiatici – Cina, Corea, Giappone – oltre che contro i concorrenti turchi e russi.
Se considerato dal punto di vista della marina militare, il processo di concentrazione in atto innalza il potenziale distruttivo dei futuri scontri bellici tra …
L’inasprimento della polemica italo-francese in corso da tempo, stavolta cavalcata da Di Maio, utilizzata da Salvini in precedenza, caricata da Conte di una polemica contro l’asse franco-tedesco, ha alla sua base una storica rivalità tra l’imperialismo italiano e quello francese, i contrasti di interessi tra gruppi capitalistici dei due paesi nel petrolio, nella cantieristica e in altri settori, e anche il riavvicinamento del governo gialloverde agli USA di Trump mentre Francia e Germania ne stanno prendendo le distanze. Il momento delle bordate dei ministri italiani può può essere letto in chiave biecamente elettorale (Macron come oggetto polemico per …
Come è noto nel capitalismo le grandi disgrazie aumentano il Pil e i profitti.
Dopo le guerre, i terremoti, le catastrofi naturali c’è l’affarone della ricostruzione, la corsa alle commesse e ai finanziamenti di stato. I morti entrano nelle statistiche, i profitti nelle casse di chi ricostruisce.
Nella caterva di polemiche che ha trasformato il crollo del ponte di Genova in una passerella mediatica per politici nel più smaccato stile berlusconian-renziano, è emersa, però, una proposta più generale, quella di nazionalizzare le autostrade.
Proposta apparentemente “nuova” perché veniamo da un periodo in cui hanno prevalso ideologie liberiste, figlie di periodi di crescita economica …
Premessa
Da comunisti quel che più interessa politicamente nella vicenda è il tentativo di utilizzare una disputa fra gruppi capitalistici (e vertici statali connessi) per scatenare una pretestuosa ondata di sdegno nazionalistico in Italia e legare così al carro del proprio padronato i lavoratori italiani.
Affidiamo all’articolo dei compagni di Cuneo Rosso che pubblichiamo di seguito la denuncia politica sulla sceneggiata socialimperialista che si è svolta parallelamente in Italia e in Francia.
Ci sembra, tuttavia, che andare un po’ più a fondo nella vicenda, scandagliando gli interessi in campo, consenta di capire un po’ meglio le dinamiche del nostro imperialismo e le sue …
Il clamoroso incontro nel castello di Saint-Cloud, alle porte di Parigi, tra i “fratelli nemici” della Libia Al Sarraj (presidente del consiglio presidenziale di Tripoli) e Haftar (comandante dell’esercito nazionale, Tobruk), con Emmanuel Macron come mediatore, è un duro colpo alle ambizioni dell’imperialismo italiano in tutta l’area nord africana e sud mediterranea.
Ambizioni che furono a suo tempo definite come “Quarta Sponda” delle mire espansionistiche italiane.
Il contenzioso tra l’imperialismo di casa nostra e quello francese parte da molto lontano: dalla questione tunisina degli anni ’80 del XIX° secolo si passa a quella libica del secolo scorso, in cui il contrasto di …
Salario pieno per tutti i lavoratori!
Occupiamo gli stabilimenti!
Generalizziamo la lotta!
Il Gruppo Riva ha deciso di rispondere con la rappresaglia al sequestro preventivo sui beni e conti correnti della famiglia deciso dal GIP di Taranto (sebbene manchino ben 6 miliardi di euro agli 8 che dovrebbero pagare per i danni arrecati e per le bonifiche ambientali).
Ma questo branco di sfruttatori, abituato a scorribande di ogni tipo (export di capitali nei “paradisi fiscali” del mondo, agevolazioni ed arrampicamenti aziendali- vedi Alitalia) e ad appoggi politici e sindacali “bipartisan”, ha comunque deciso di far precipitare la situazione scaricando sui lavoratori i costi della …
Venerdì 2 agosto è stata sottoscritta tra Fincantieri, sindacati e Rsu un’ipotesi di accordo che entrerà in vigore solo se e quando gli operai e gli altri dipendenti del cantiere l’avranno approvata, alla fine di agosto – da lunedì 5, infatti, il cantiere va in ferie per due settimane.
Per dare un giudizio su questa ipotesi di accordo, dobbiamo tornare al punto di partenza, tra maggio e giugno, quando l’azienda assesta un duplice colpo ai lavoratori: disconosce l’elezione della Rsu eletta dai lavoratori, a maggioranza Fiom (che ottiene il 77,7% del voto operaio) e, soprattutto, vista l’autorevole presenza al suo interno …
Venerdì 26, sabato 27, lunedì 29, un filotto di tre provocazioni aziendali ha ricevuto dai lavoratori la risposta che meritava: da questa mattina all’alba la Fincantieri di Marghera è in sciopero. E questa volta lo sciopero non resterà confinato al cantiere ed è probabile che non resterà confinato alla giornata di oggi.
Giovedì 25 c’era stata la rottura delle trattative con il ritiro della Fiom e della Rsu. Ma il padrone-Fincantieri aveva pressato Fim e Uilm a presentare comunque in assemblea l’ipotesi di “accordo”, per sottoporla poi immediatamente ad un referendum, contando di poterlo vincere sotto il ricatto di spostare ad …
Cari compagni,
un necessario aggiornamento sull’evoluzione della situazione alla Fincantieri di Marghera che si va facendo davvero difficile e sta per arrivare ad una stretta.
Anzitutto: ieri, venerdì 19 luglio, è sceso in campo il “Corriere della sera” arruolato, elmetto da combattimento in testa, da Fincantieri. Ha dato ampio risalto alle posizioni dell’azienda con due pagine locali di un servilismo totale verso Fincantieri e un articolo un po’ più “elegante” del vice-direttore Di Vico sull’edizione nazionale. Ha reclamizzato, in particolare, l’iniziativa della direzione di far sottoscrivere a 132 dirigenti, capisquadra, tecnici e impiegati una lettera in cui si attaccano gli operai e …
Lavoratori/trici, cittadine/i,
giornali e tv ne parlano pochissimo, ma da ben 3 settimane i lavoratori della Fincantieri di Marghera sono in agitazione e in sciopero. Il perché è presto detto.
La Fincantieri pretende di passare dalla settimana lavorativa di 5 giorni a quella di 6, rendendo il sabato una normale giornata lavorativa, e avere mano libera nella gestione degli orari pluri-settimanali (del tipo: due settimane fai 32 ore, altre due 50, altre due 38, e non c’è mai un’ora di straordinario): con queste due misure i salari vengono tagliati di 100-150 euro al mese. Pretende, poi, di introdurre il turno di notte. …