E’ dai tempi di Minniti che la destra e la sinistra italiane tentano la carta dei lager fuori del territorio nazionale per “contenere” l’immigrazione.
In buona compagnia naturalmente. Lo fece Merkel nel 2016, foraggiando la Turchia e i suoi campi profughi per trattenere gli immigrati del Medio ed Estremo Oriente, prodotti dalle guerre “per la democrazia” dell’Occidente e anche l’Italia se ne è giovata. Ci ha provato il britannico Boris Johnson nel 1922 proponendo i lager in Burundi per gli immigrati entrati illegalmente in Gran Bretagna (nota 1).
L’Italia ha guardato alle sue colonie (o facsimili) più vicine (nota 2).
Minniti, ministro PD, …
Gli immigrati extracomunitari che arrivano nel nostro paese alla ricerca di una vita migliore fuggono da guerre, da disoccupazione, povertà, dalla mancanza di mezzi di sussistenza e da un’esistenza senza prospettive. In Italia trovano un’accoglienza ben poco congrua con il livello di sviluppo sociale che gli stessi malcapitati si aspetterebbero, un’”accoglienza” che si accanisce ferocemente su di loro. Per i nostri industriali e imprenditori agricoli gli stranieri immigrati sono una risorsa preziosa: manodopera a basso costo, estremamente flessibile e china ad ogni esigenza del capitale, facilmente ricattabile. In più è forza lavoro in concorrenza con i lavoratori italiani meno qualificati …
Pubblichiamo un articolo del Pungolorosso sulla precettazione dei lavoratori delle ferrovie ad opera del governo.
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08 Marzo, 2022 Milano, Italia
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Lo sciopero dei trasporti proclamato da diverse sigle sindacali l’8 marzo a Milano. Nella foto: La Stazione di Milano Cadorna
Photo LaPresse
March 08, 2022 Milan, Italy
News
The transport strike proclaimed by various unions on March 8 in Milan. In the photo: Milan Cadorna Station
Salvini precetta i ferrovieri in sciopero e con un’ordinanza dimezza le ore di sciopero da ventitré a dodici ore. Lo sciopero era stato proclamato dai sindacati di categoria Cgil-Cisl-Uil e Ugl insieme ad altre sigle ed …
La partita nord africana nel contesto internazionale
Può sembrare strano ma per capire cosa è successo durante il viaggio in Tunisia di Meloni, Von der Leyen e Rutte, occorre riferirsi alla guerra in Ucraina. Con questa guerra, gli Stati Uniti sono riusciti, almeno temporaneamente, a incidere sui rapporti tra Europa occidentale (Germania in testa) e Russia, sventando il rischio della formazione di un blocco eurasiatico. Ma ciò ha spinto gli imperialismi europei verso l’Africa, alla ricerca delle risorse energetiche e minerarie che non arrivano più dalla Russia. In questo “ritorno all’Africa” l’Italia ha una posizione geografica privilegiata e il governo Meloni …
L’Italia fascista aggredì l’Etiopia nel 1935, in barba alle sanzioni della Società delle Nazioni, per venire sconfitta dall’imperatore Hailé Selassié (armato dagli inglesi), non prima di avere perpetrato orrendi massacri di contadini, donne e bambini compresi.
88 anni dopo la nipotina dei gerarchi Giorgia Meloni torna nel grande paese del Corno d’Africa senza una parola di scuse per la violenza e i massacri del regime cui il suo partito si ispira…
Consolidando i rapporti con il governo etiopico, Meloni cerca di posizionare l’imperialismo italiano nel processo di crescita capitalistica di questo grande paese (ampio quasi 4 volte l’Italia, e con una popolazione …
È diffuso in Italia, anche a sinistra, il luogo comune secondo cui in Italia la polizia e le istituzioni non sono violente. Fa parte del cliché degli Italiani “brava gente”, utilizzato a lungo dall’imperialismo nostrano per nascondere le vergognose violenze operate nei paesi colonizzati (i lager libici o l’iprite contro gli etiopi).
Certo in Italia non siamo ancora alle “esecuzioni” in diretta dei giovani neri a cui gli Usa ci hanno abituati.
Ma non dimentichiamo che il nostro Stato “democratico” trasferì senza alcuna modifica il Codice Rocco fascista nella propria legislazione. Che le forze di polizia non furono epurate dei responsabili di …
Denuncia una docente che, con la clinica legale Migrazioni e diritti dell’Università di Palermo e altre associazioni, era da venerdì a Crotone, che «Come in mare ha prevalso la logica di polizia e difesa dei confini su quella del soccorso delle persone in pericolo, in terra prevale la logica del confinamento e della punizione di chi emigra sul rispetto dell’umanità».
E se l’associazione Sabir di Crotone fa tutto il possibile e i sommozzatori cercano ancora i dispersi , se Medici senza frontiere ha fornito gli psicologi, lo stato e le sue emanazioni locali, ha rinchiuso come bestiame i sopravvissuti in alcuni …
Un nuovo naufragio sulle coste italiane. Mentre scriviamo, sulla spiaggia di Cutro sono stati contati 64 morti, ma si teme che in realtà siano oltre 100. Una strage prodotta dalla criminale politica delle frontiere chiuse che non solo l’Italia ma tutta l’Unione Europea ha voluto applicare, sbarrando l’ingresso legale a donne e uomini di altri paesi che spesso fuggono da guerre e dittature alimentate proprio dalle politiche imperialiste delle cosiddette democrazie. Una strage che si sarebbe evitata se l’imbarcazione su cui viaggiavano fosse stata soccorsa in alto mare invece di spezzarsi in due a pochi metri dalla riva.
Ma solo giovedì …
Il caso di Alfredo Cospito, l’”anarchico-insurrezionalista” finito al carcere duro del 41-Bis dal maggio dello scorso anno, è diventato negli ultimi tempi un pretesto di scontro tra governo Meloni ed “opposizione”, tra “garantisti” e “giustizialisti”, tra “umanitaristi” e “non”, coinvolgendo appieno nella polemica i vari organi della magistratura.
Nella sostanza però non si può non vedere nella vicenda una escalation repressiva da parte dello Stato borghese, il quale si sta attrezzando di tutto punto per far sì che “ i manovratori” (“Chi vuole fare” secondo il linguaggio della Meloni) non vengano disturbati nella loro quotidiana opera di sfruttamento, oppressione, prevaricazione.
Si …
BREVE RICOSTRUZIONE DELLE REGIONALI 2023 IN LOMBARDIA
utilizzando i dati e non le fanfaluche: il “popolo” ha sfiduciato tutti, compreso Fontana. Diamogli fiducia nella lotta!
I giornali di martedì esaltavano la vittoria del centrodestra e interpretavano il voto come una conferma dell’approvazione dell’operato della Meloni.
Una chiara menzogna banalizzatrice.
In Lombardia avevano diritto a votare 8 milioni di persone, 128 mila in più che nel 2018.
Bianche e nulle sono calate (93 mila circa contro le 148 mila del 2018).
Il primo partito si conferma quello dell’astensione con 4.671.529 “non voti”, ben 2.551.335 in più rispetto al 2018.
Scoprire da dove arrivano è interessante.
Fontana prende 1.018.892 in …