Alliance of Middle Eastern and North African Socialists
Pubblichiamo la traduzione di una significativa presa di posizioneinternazionalista dello scorso settembre da parte di due compagni grecisul conflitto greco-turco, che condividiamo, ripresa dal sitoallianceofmesocialists.org“.
15 settembre 2020
Nonostante l’isteria nazionalista che la propaganda dei media di stato e i mass media alimentano in entrambi i Paesi, è evidente l’ansia delle masse popolari, tanto in Grecia che in Turchia, riguardo alla possibilità di una guerra.
scritto da Pantelis Afthinos e Κostas Kousiantas
Ancora una volta il conflitto tra il capitalismo greco e quello turco si avvicina a un punto di ebollizione. Sarà cruciale il tempo che rimane …
Dai compagni di Cuneo Rosso di Marghera riceviamo e pubblichiamo il testo che segue in merito alla guerra agli emigranti dal Medio Oriente e dall’Africa, condividendone appieno i contenuti.
Da giorni, ai confini di terra e di mare tra Turchia e Grecia è in atto un altro capitolo della guerra dell’Unione Europea e dell’Italia agli emigranti dal Medio Oriente e dall’Africa.
Delle brutalità e infamie di questa guerra ci arriva solo qualche frammento che è appena la punta dell’iceberg: sappiamo di due ragazzi uccisi negli ultimi giorni dalla polizia greca, di un bambino morto a Lesbo; sappiamo di attacchi omicidi in mare …
Il 12 novembre centinaia di migliaia di greci hanno espresso con forza la loro protesta con uno sciopero generale di 24 ore contro le nuove misure di austerità che il governo intende attuare per accedere al terzo “piano di salvataggio” dei finanziamenti dei creditori internazionali (per complessivi €86MD).
Chiusi uffici e servizi pubblici, interrotto il trasporto pubblico in tutto il paese; i traghetti sono rimasti all’ancora nei porti, chiusi musei e siti archeologici, farmacie, ambulatori medici; gli ospedali hanno operato con personale ridotto, cancellati i voli interni.
Ad Atene hanno partecipato alle proteste in 20 000, in tre diverse manifestazioni, una organizzata …
Quando i muri si moltiplicano come funghi
La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei stanno combattendo contro i milioni di uomini che fuggono dai conflitti armati da essi provocati, volta a placare i movimenti politici nazionalisti e xenofobi.
La guerra contro i profughi svela nuovamente le …
Pubblichiamo questo comunicato di molti proletari in divisa della Grecia.
Mentre in Italia c’è chi solidarizza col governo borghese di Tsipras che svolge il lavoro più sporco contro i migranti, in Grecia c’è chi si rifiuta di obbedire ai suoi ordini.
Le lotte dei proletari greci, per quanto prive di una direzione rivoluzionaria, hanno seminato una comune coscienza di classe che attecchisce anche all’interno delle istituzioni più reazionarie. Bisogna impegnarsi affinché questa coscienza si espanda su tutto il Mediterraneo e l’Europa, per scardinare la Fortezza Europa e le sue filiali nordafricane e preparare la lotta contro un sistema economico basato sullo sfruttamento …
La rapida crescita elettorale e la successiva vittoria alle elezioni politiche del gennaio 2015 del partito della sinistra radicale greca Syriza sono da mettere in relazione con la fortissima impennata di lotte di resistenza dei salariati e degli strati della piccola borghesia impoverita che la Grecia ha vissuto nel periodo 2010-2012. Tali lotte, per intensità, durata e radicalità non hanno termini di paragone con quelle condotte in questi ultimi decenni in qualsiasi altro paese europeo.
Syriza ha messo a frutto, in termini elettorali, la resistenza attiva delle masse al drastico peggioramento delle condizioni di vita ma ha potuto ottenere questo risultato …
Le nuove elezioni politiche greche premiano il disegno politico di Tsipras di eliminare l’opposizione interna e varare lo stesso esecutivo, forte di 7 seggi in meno, ma più compatto negli obiettivi, mentre l’opposizione è abbastanza divisa (estrema sinistra 15 seggi del KKE, estrema destra 19 seggi di Alba Dorata, socialdemocratici 17 seggi di Pasok, centro 93 seggi di cui 75 a Nuova Democrazia, 9 a To Potami) all’Unione di centro). Vincitore assoluto il non voto con il 44,8% (di cui 42,6% di astensioni e il resto bianche e nulle), comunque superiore al dato del gennaio 2015, ma ancora più accentuatamente …
L’accordo Europa-Grecia, sottoscritto da Tsipras e votato dai parlamenti ellenico e tedesco, può essere visto da due diverse angolature: quella nazionale e quella di classe.
Sotto l’angolatura nazionale si tratta di un duro diktat degli Stati europei creditori allo Stato ellenico debitore, e al governo Tsipras reo di aver voluto asserire la propria indipendenza in politica economica quando era stato messo in amministrazione controllata: “se vuoi continuare a far parte del nostro club dell’euro, devi stare alle regole che decidiamo noi”: aumento dell’IVA, tagli alla spesa sociale, riforma delle pensioni, impegno a pareggiare il bilancio, liberalizzazione del commercio e traghetti, della …
Una coalizione-movimento-rete anticapitalista, Blockupy, sta prendendo forma ed organizzandosi nel cuore stesso dell’imperialismo europeo.
“Basta con la precarietà! È ora di agire. L’austerità è la nostra crisi. Tagli della spesa pubblica, bassi salari, e insicurezza occupazionale sono le cause del nostro stare male quotidiano. L’incertezza del futuro e la paura di decadimento sociale caratterizzano la nostra vita e il nostro lavoro. Proprio il regime Hartz IV che ha spinto ampie fasce di popolazione sotto la soglia di povertà ed ha affermato un maggior livello di controllo e disciplina viene ora esportato in tutta Europa come presunto modello tedesco di successo.”
Un …
L’esito della trattativa tra il governo greco e l’Eurogruppo si è per il momento conclusa con l’approvazione del piano di risanamento presentato dal governo greco da parte degli strozzini dell’Unione europea e del Fondo Monetario internazionale. Della vicenda si sono occupati, con abbondanza di particolari, tutti i mezzi di comunicazione di massa.
Tutti i commenti hanno sottolineato il clamoroso voltafaccia del governo greco che si è sostanzialmente piegato ai creditori. Solo i responsabili di Syriza si azzardano a spacciare per vittoria la misera e disonorevole ritirata (in questo supportati dagli sgangheratissimi reduci della cosiddetta sinistra radicale italiana). Il piano presentato dal …