Premessa
Nel 2013 Human Rights Watch intervistò alcuni profughi eritrei che avevano lavorato nel sito minerario di Bisha, a ovest di Asmara. Vi avevano lavorato come arruolati nel servizio militare obbligatorio a tempo indeterminato, ceduti a una impresa di stato eritrea, la Segen, che a sua volta aveva fornito questa manodopera all’impresa canadese Nevsun Resources che stava iniziando uno sfruttamento intensivo del sito per estrarvi oro.
Nel 2014 un team di avvocati canadesi decise di presentare alla Nevsun, proprietaria al 60% della Bisha Mining Share Company, una richiesta di risarcimento per maltrattamenti e super sfruttamento, per conto dei profughi eritrei. L’azienda rispose …
L’uccisione di Soleimani: un colpo all’Iran e un monito terroristico rivolto alle masse iraniane, arabe e medio-orientali.
Torniamo in piazza contro le nuove guerre in gestazione,
contro il governo Conte che è complice di questi preparativi,
per il ritiro immediato di tutte le truppe italiane all’estero!
Sostegno incondizionato alle piazze arabe e iraniane in ebollizione contro l’imperialismo e contro i propri regimi oppressivi!
L’uccisione del gen. Soleimani da parte del Pentagono non è rivolta solo contro un uomo e un regime politico che negli ultimi anni avevano saputo abilmente erodere spazi, in Iraq, Siria, in Yemen, agli Stati Uniti di Obama e di Trump …
Riceviamo e sottoscriviamo l’appello per un presidio di solidarietà il 2 aprile prossimo davanti al tribunale di Milano
Che il 13 dicembre all’alba quasi 200 carabinieri, corredati di elicottero, hanno militarizzato un quartiere popolare per arrestare dei componenti del Comitato Abitanti Giambellino Lorenteggio è ormai storia nota.
Come nota è stata la serrata sequenza repressiva che ha colpito nord e sud Italia in poco più di un mese, attaccando i volti diversi di una stessa realtà: quella che si oppone ad ogni forma di abuso e di imposizione di diseguaglianza.
Passata la sventolata campagna di stampa, degna dell’arresto del capo dei narcos, sciorinando …
Dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cosa preveda il decreto-Salvini è già noto, forse, a chi leggerà queste righe. Ma lo richiamiamo in breve per mostrare a quali interessi di regime serve questo che è il primo provvedimento di peso del governo in carica, che si è presentato come un governo “anti-sistema”.
Il decreto prevede:
l’abolizione del permesso per protezione umanitaria, previsto oggi per un periodo dai 6 mesi ai 2 anni e rinnovabile, per persone che fuggono da paesi extra-europei in cui siano in corso conflitti bellici, disastri naturali o altri fatti di …
L’uccisione dell’ex presidente Saleh, il 4 dicembre, riporta alla ribalta della cronaca il sanguinoso conflitto. Nessun personaggio ufficiale si era invece mosso per la strage dei bambini a causa del colera e della fame, per non parlare dei morti sotto i bombardamenti o lasciati sul terreno.
Saleh è stato ucciso da quei ribelli Houthi (appoggiati dall’Iran) con cui si era strumentalmente alleato e che si apprestava a tradire in favore dell’Arabia Saudita in cambio di un ritorno al potere, da cui era stato allontanato nel 2012. La morte di Saleh fa svanire l’illusione di una vittoria saudita attraverso la scorciatoia dell’accordo …
Premessa
Da comunisti quel che più interessa politicamente nella vicenda è il tentativo di utilizzare una disputa fra gruppi capitalistici (e vertici statali connessi) per scatenare una pretestuosa ondata di sdegno nazionalistico in Italia e legare così al carro del proprio padronato i lavoratori italiani.
Affidiamo all’articolo dei compagni di Cuneo Rosso che pubblichiamo di seguito la denuncia politica sulla sceneggiata socialimperialista che si è svolta parallelamente in Italia e in Francia.
Ci sembra, tuttavia, che andare un po’ più a fondo nella vicenda, scandagliando gli interessi in campo, consenta di capire un po’ meglio le dinamiche del nostro imperialismo e le sue …
Ancora un attentato compiuto nel nome di un’ideologia borghese oscurantista e reazionaria. Un attentato che va ad aggiungersi a quelli di Parigi, Londra, Nizza, Mosca, Manchester, Berlino, San Bernardino… Ma soprattutto va ad aggiungersi ai massacri compiuti in Medio Oriente sia dagli eserciti governativi sia dai tagliagole dell’ISIS, azioni terroristiche meno pubblicizzate ma compiute con strumenti ben più letali di quelli usati per gli attentati in Europa o negli USA.
I gruppi terroristici che organizzano o ispirano queste stragi si presentano come nemici di una presunta civiltà occidentale o cristiana e difensori di un presunto mondo musulmano. In realtà sono i …
E’ uscito il nuovo numero di Pagine Marxiste:
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Indice:
1. Fra guerre ed elezioni (Editoriale)
2. Proletari e proprietari (II)
3. La lotta per il partito: no al movimentismo, no al settarismo
4. Ventilata spedizione in Niger. Pruriti neocoloniali italiani
5. A cento anni dall’Ottobre: storia, politica e attualità della Rivoluzione comunista
6. Lutti nostri. Alfredo Secci
7. Un presidente antioperaio per un velleitario rilancio della grandeur
8. Il Labour socialdemocratico conquista i giovani
Manchester, ancora morti tra una folla di giovani in cerca di svago.
Quali che siano le motivazioni dei manovali del terrore, e gli scopi dei loro mandanti, il risultato è dar fiato ulteriore a chi soffia sul fuoco del razzismo, di spaccare le società europee su linee etniche e religiose, di dividere i lavoratori e tutti i proletari tra autoctoni e immigrati, cristiani e musulmani, di mettere in secondo piano i problemi comuni dei lavoratori, l’aumento dello sfruttamento e dell’incertezza, gli attacchi al welfare e in particolare alla copertura sanitaria universale che il governo britannico si appresta a sferrare per fare …
Da mesi assistiamo all’innalzarsi in Europa dei muri che pretendono così di arginare la folla dei rifugiati, dei profughi e dei richiedenti asilo, muri di calcestruzzo e di filo spinato. Ma esistono anche i muri formati da leggi, decreti e circolari.
Il clima pre-elettorale, la necessità di pescare voti nel bacini della destra, ha fatto dal levatrice al DL 13/2017, il “decreto Minniti” che, passato, al solito, con voto di fiducia, dal punto di vista del governo vuole ridurre drasticamente i richiedenti asilo dietro il paravento della frase “porte aperte per chi fugge da guerre, terrorismo e violenze”.
I nodi del decreto …