Solidarietà ai manifestanti fermati a expo

L’Expo non è solo il luogo dello sfruttamento del lavoro precario sottopagato e del lavoro gratuito spacciato come volontario. Non è solo la fiera del malaffare e della tangente. Expo è anche la storica occasione che si è presentata allo stato capitalistico italiano di sperimentare sul campo, per ora in via eccezionale, un domani in modo permanente la sospensione di quelle garanzie costituzionali che lo stato borghese era stato costretto

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Kunduz, strage “umanitaria”

La distruzione dell’ospedale di Medici Senza Frontiere a Kunduz ad opera di un bombardamento è l’ultimo esempio di “danni collaterali” che la missione NATO in Afghanistan continua a causare. La missione che secondo la retorica bellicista avrebbe dovuto liberare il paese da un governo oscurantista ed oppressivo ha aggiunto morte e distruzione senza sconfiggere completamente quelle forze reazionarie che anzi ora stanno vincendo. Al momento, sono stati accertati 22 morti

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La sinistra radicale italiana all’ombra di Syriza

La rapida crescita elettorale e la successiva vittoria alle elezioni politiche del gennaio 2015 del partito della sinistra radicale greca Syriza sono da mettere in relazione con la fortissima impennata di lotte di resistenza dei salariati e degli strati della piccola borghesia impoverita che la Grecia ha vissuto nel periodo 2010-2012. Tali lotte, per intensità, durata e radicalità non hanno termini di paragone con quelle condotte in questi ultimi decenni

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La povertà in Italia (e nel resto del mondo capitalistico) è di classe

Il rapporto Caritas sulla povertà in Italia integra i dati analoghi pubblicati da Ocse, Eurispes, Istat e conferma che in Italia, ottavo paese nel mondo per PIL, non solo i poveri sono raddoppiati in 6 anni, ma anche che la povertà è di classe. L’Istat, sempre filo-governativa, ha fatto del suo meglio per inserirsi nella campagna di “ottimismo” del premier Renzi, valutando che nel 2014 sul 2013 “la povertà non

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UNA CLASSE SENZA NAZIONE SFRUTTATA NELLE CAMPAGNE DELL’IMPERIALISMO ITALIANO

In occasione del Primo Maggio abbiamo già denunciato gli affari legali e illegali che prosperano dietro le ideologie del grande spettacolo Expo 2015 “Nutrire il Pianeta”, dall’immobiliare all’agricoltura …. Riprendiamo il discorso per approfondire la condizione dei lavoratori delle campagne in un paese imperialistico come l’Italia, in cui si immagina che lo sviluppo di scienza e tecnica consenta anche nell’agricoltura industriale un lavoro meno pesante, più pulito e dignitoso, e

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Quanto “storico” è l’accordo di Vienna sul nucleare iraniano?

L’accordo sul nucleare iraniano firmato a Vienna, dopo mesi di trattative, prima segrete e poi dal febbraio 2013 pubbliche, viene da lontano. Sembra modificare radicalmente la politica estera Usa, quasi quanto la strategia del ping pong nei confronti della Cina all’epoca di Nixon. Da subito si è aperta la partita delle valutazioni Scontata la diretta condanna di Israele, la velata ostilità saudita, la soddisfazione europea. Non manca chi considera l’accordo

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24 MAGGIO 1915: viva i sovversivi, i disfattisti, i disertori!

Cento anni fa l’imperialismo italiano entrava in guerra. Il 24 maggio del 1915 l’Italia dichiarava guerra all’Austria-Ungheria, entrando così, dopo nove mesi dal suo inizio, nella Prima Guerra Mondiale. Questo conflitto, sorto per la spartizione dei mercati e delle zone d’influenza tra imperialismi vecchi e nuovi (Gran Bretagna e Germania in testa, poi nel marzo del ’17 si aggiungeranno gli USA), segna la definitiva affermazione dell’epoca imperialista, come “fase suprema”

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Una legge elettorale per il grande capitale

Con la firma del Capo dello Stato, l’Italicum è legge. Le lamentele avanzate dalla cosiddetta “sinistra” del PD non si sono concretizzate in un voto contrario; solo a posteriori si registrano alcune fuoriuscite, ma fino all’ultimo i “dissidenti” non hanno mai voluto mettere in forse l’attività del governo. Va chiarito fin d’ora che il Parlamento non è un centro decisionale: da molto tempo i provvedimenti legislativi vengono stesi dal Consiglio

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Contro fascismo e democrazia borghese

Settant’anni fa, il crollo militare del fascismo nel nord d’Italia. Il regime che aveva schiacciato un proletariato già in ritirata dopo la fine dell’occupazione delle fabbriche, portato l’Italia per la seconda volta in un massacro mondiale e ancora prima nelle guerre contro l’Etiopia e a fianco del golpe franchista, attuato stragi, rastrellamenti e torture nei territori occupati militarmente, instaurato un sistema repressivo senza precedenti, fatto il cane da guardia per

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Una nuova strage delle frontiere chiuse

Quella che si è consumata nei giorni scorsi viene considerata la peggiore strage di migranti. La peggiore fra tante, che si susseguono ininterrotte con ritmo quasi quotidiano. E’ ancora difficile quantificare il numero dei morti, ma è certo che anche questa volta siamo nell’ordine delle centinaia. Ciò che sono invece ben chiare sono le cause di questa ennesima tragedia: è la chiusura delle frontiere europee all’immigrazione che costringe i migranti

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