Dalle migliaia di migranti dipende in gran parte la ricchezza dell’agricoltura israeliana, un’agricoltura altamente sviluppata, che fa di Israele un grande esportatore e leader mondiale nelle tecnologie agricolturali.[1] Ma scienza e tecnologia servono anche in agricoltura a produrre profitti per i proprietari terrieri, per garantire loro la competitività sul mercato internazionale, non per soddisfare i bisogni vitali dei lavoratori da essi sfruttati.
Sono circa 25 000 i braccianti immigrati in Israele per la maggior parte dalle province nord-occidentali della Tailandia, in numero ridotto anche da Nepal e Sri Lanka. Come denunciato dall’associazione israeliana per i diritti umani KavLaoved, oltre a questi …