In India, 1,36 miliardi di abitanti, quarto paese nel mondo per prodotto agricolo e secondo maggior allevatore di bestiame, c’è circa un terzo dei poveri del mondo. L’estrema frammentazione sociale – per classi, caste, etnie, religioni, lingue e geografia – non facilita nella stragrande maggioranza degli oppressi e sfruttati del paese una chiara visione degli interessi unitari di classe mentre, per converso, rappresenta il terreno ideale per il mantenimento del predominio della piccola minoranza borghese.
Tuttavia, lo scorso anno, anno di scoppio della pandemia Covid, ha visto due ampi movimenti di protesta, quello dei lavoratori dell’industria,[1] e quello dei braccianti e …