Le passate elezioni europee hanno segnato un drastico mutamento del quadro politico del vecchio continente. Segnato, ma non determinato, perché non è nelle urne che vengono prese le decisioni politiche. Le elezioni sono un processo con cui la borghesia forma una compagine politica che sia la sintesi delle proprie frazioni; una sintesi imperfetta, che risente di molti fattori, fra cui anche gli umori dell’elettorato, ma nella quale i cittadini non hanno potere, salvo quello di scegliere quale uomo della classe dirigente avrà il compito di tutelare lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Il parlamento che viene eletto non è un centro decisionale, …
Ad un mese dalle elezioni politiche, che hanno da subito resa manifesta l’impossibilità per la borghesia italiana di produrre un governo stabile, ecco che con un “inedito tipo di esplorazione”, Giorgio Napolitano rimette in sella il governo Monti, sonoramente bastonato alle urne.
In prima battuta, il presidente della repubblica ha dovuto “concedere” a Bersani il primo giro di valzer. Seppur di poco, e seppur parzialmente, la sua coalizione era pur sempre risultata la prima arrivata nella tornata elettorale di febbraio. Napolitano si è però premunito che Bersani dovesse marciare su il sentiero stretto della “chiara maggioranza parlamentare”, mandandolo così a sbattere …