Abbiamo di recente assistito in Italia alla farsa del “Fertility Day” inscenata dal ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, per affrontare il problema della denatalità degli italiani, una crisi demografica che mette a rischio la riproduzione della forza lavoro e la sua riserva che i capitalisti vogliono sfruttare possibilmente al prezzo più basso. Se gli immigrati non provvedono …
La risposta delle giovani coppie italiane alla provocazione del governo Renzi non è mancata. «L’iniziativa del Ministero della Salute ha messo in luce l’ipocrisia di un governo che col sorriso accattivante e una clessidra in mano ci ammonisce a fare figli e a …
200 parà per guardare le spalle a 100 medici e infermieri (tutti militari). Dove? A Misurata, in Libia. Quando? Il governo italiano vara la spedizione il giorno dopo che le truppe del generale Haftar hanno preso (una volta tanto non col ferro e col fuoco, ma con le bustarelle) quattro porti petroliferi…
Che si tratti di una missione umanitaria nessuno la beve. L’Italia entra in guerra. I miliziani feriti da curare, così come la benedizione ONU al governo di Sarraj, sono solo la foglia di fico che copre gli interessi italiani, a partire da quelli dell’ENI che è la più grossa …
Nella ripresa sonnacchiosa del dopo vacanze, gli italiani hanno prestato un orecchio distratto agli entusiasmi post olimpici, all’emergenza immigrati, diventata normalità, e al pericolo terrorismo. Poi la doccia fredda del terremoto. Come al solito molti morti, non solo per “fatalità” ma anche per le “solite” speculazioni edilizie, una delle tante che hanno lasciato una scia di sangue per tutto il dopoguerra.
Morti per “cause capitalistiche” qui; morti per le guerre capitalistiche in altri paesi.
Un’estate di sangue.
La guerra guerreggiata infuria in Libia e Iraq con la partecipazione più o meno ufficiale del governo italiano e in Siria. Sul fronte interno italiano l’opposizione …
Fonti americane attribuiscono il recente bombardamento Usa su Sirte in Libia contro l’ISIS a esigenze elettorali: accreditare la “fermezza” dei democratici in Libia come in Iraq e in Afghanistan in funzione anti-Trump.
In tutti questi scenari l’Italia funge da junior partner. E se la scelta del periodo può anche essere funzionale alla campagna elettorale della Clinton, non c’è dubbio che la collaborazione Italia-Usa è stata decisa da tempo (cfr. Le guerre della “pacifica” Italia N°39 Pagine Marxiste – Gennaio 2016).
Il governo Renzi ha contrattato, tramite i ministri Gentiloni e Pinotti, la propria presenza in Iraq e Afghanistan in cambio di un …
Al termine dell’incontro a Roma fra Renzi e Merkel sull’immigrazione, la Merkel si è recata in Vaticano per consegnare a papa Bergoglio il premio Carlo Magno. Una scelta curiosa, in vista del tema in campo, dal momento che come tutti sanno Carlo Magno cristianizzò a forza i Sassoni massacrandone i due terzi.
Merkel e Renzi nell’incontro di Roma si sono presentati come gli Europei buoni, contrari ai muri e favorevoli a una accoglienza umana e dignitosa per i profughi.
Un capolavoro di ipocrisia se si considera che in discussione c’era il migration compact di recente presentato dal governo italiano alla UE.
Dopo il …
Le celebrazioni ufficiali per il venticinque aprile di quest’anno suonano particolarmente ipocrite.
Mentre decantano la superiorità della democrazia, della libertà di parola, dello stato di diritto, le autorità dello stato italiano hanno appena siglato insieme agli altri governi europei un accordo col regime liberticida della Turchia per affidargli la repressione dei migranti. Festeggiano la fine dell’occupazione militare nazifascista, ma hanno appena deciso l’invio di nuove truppe all’estero (in Iraq e Kuwait, col prossimo invio di 450 soldati a protezione della diga di Mosul, i soldati italiani diventerebbero 1.300, che si aggiungerebbero ai 600 nei Balcani, 1.100 in Libano, 800 in Afghanistan …
L’Italia entra in guerra. Mentre gli imperialismi francese e britannico già hanno messo gli scarponi sul territorio libico, l’Italia ha concesso la base di Sigonella ai droni americani per intervenire in Libia e si prepara a partecipare a un intervento diretto con forze speciali.
Dopo mesi di false trattative di pace per la formazione di un governo unitario, dalle cancellerie europee esce la proposta di dividere la Libia in tre: Tripolitania all’Italia, Cirenaica alla Gran Bretagna, Fezzan alla Francia!
Questo progetto di spartizione imperialista e neocoloniale, di dubbia fattibilità perché deve fare i conti con Stati Uniti, Russia, Cina e con le …
Lunedì 15 febbraio scorso un bombardamento aereo ha colpito una scuola e 5 strutture sanitarie ad Aleppo, distruggendo completamente un ospedale di Medici Senza Frontiere e facendo almeno 50 morti.
Sulla paternità della strage si intrecciano le accuse reciproche: la Turchia accusa la Russia, che da tempo sta effettuando bombardamenti nella zona, il governo di Damasco punta il dito contro gli USA che a loro volta bombardano il territorio siriano seppure con minore intensità dell’aviazione russa. Tutti gli accusati negano ogni responsabilità.
Non abbiamo modo di verificare chi siano i diretti responsabili della strage. La stessa organizzazione Medici Senza Frontiere non indica …
Mentre la situazione militare in Siria sembra volgere a favore del regime Assad – appoggiato dai bombardamenti russi e sul terreno dalle formazioni militari curde – Germania e Turchia, affiancati dal governo pseudo socialista di Tsipras,[1] hanno chiesto e ottenuto, con il pieno sostegno americano e della Commissione UE, il dispiegamento nell’Egeo delle forze Nato, per combattere “il traffico di esseri umani”.
Se ne occuperà il “Gruppo navale 2” della Nato sotto comando tedesco con la nave di rifornimento “Bonn” che – assieme alla fregata turca Barbaros e a quella canadese Fredericton e appoggiato dalle guardie costiere greche e turche e …
Quando i muri si moltiplicano come funghi
La UE, che non ha mai applicato in modo conseguente uno dei principi fondamentali da essa proclamato, la libertà di circolazione della forza lavoro nell’area Schengen dosandola di volta in volta base alle esigenze di profitto del capitale, sta ora erigendo muri e recinzioni non solo sui suoi confini esterni, ma anche tra i paesi aderenti. È la guerra che gli imperialismi europei stanno combattendo contro i milioni di uomini che fuggono dai conflitti armati da essi provocati, volta a placare i movimenti politici nazionalisti e xenofobi.
La guerra contro i profughi svela nuovamente le …