Proletari e borghesi nel capitalismo russo

Pubblichiamo una versione aggiornata dell’articolo “Proletari e borghesi nel capitalismo russo”, comparso nel n. 52 di Pagine Marxiste, per la sua rilevanza rispetto alla nostra posizione sulla guerra in Ucraina. Anche se “il nemico principale è in casa nostra”, nel senso che il nostro internazionalismo sarebbe parolaio e non concreto se non denunciassimo e per quanto possibile non combattessimo la politica di guerra della NOSTRA borghesia imperialista e del suo

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Contro l’aggressione turca e degli imperialismi! Coi curdi e le masse oppresse in Siria e Medio Oriente!

Dopo 8 anni di insurrezione, guerra civile e imperialista in Siria, con più di mezzo milione di morti e 6 milioni di rifugiati all’estero in gran parte ammassati negli stati limitrofi e altri milioni di sfollati, gran parte del paese ridotta in macerie, mancava l’invasione dell’esercito turco dell’unica isola di relativo autogoverno democratico multietnico (anche se a predominanza curda) e di dignità della condizione femminile, il Rojava. L’obiettivo di questa

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Gli immigrati venezuelani, nuovo esercito industriale di riserva

La crisi economica e sociale del Venezuela ha prodotto un flusso migratorio di persone in fuga dalla miseria, dalla fame, dalla disoccupazione. I venezuelani si dirigono principalmente in Colombia, Ecuador e Brasile. Per il Brasile è la seconda consistente ondata migratoria nell’ultima decade. Nel 2010 furono gli haitiani ad entrare numerosi dallo stato dell’Acre dopo un violento terremoto, che aggravava la già disperata situazione sociale del paese. Il governo di

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Partiti e schieramenti borghesi al voto del 4 marzo

La campagna elettorale ha visto la costituzione di tre poli ai quali viene accreditata la maggioranza dei voti: PD con il centro-sinistra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per il centro-destra, e M5S, più un gran numero di formazioni minori. Questi tre poli, ognuno collegato con personaggi dell’industria, del commercio e della finanza, e sostenuto da settori dei media, si candidano a gestire il prossimo governo per conto della borghesia.

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Pagine Marxiste n. 42 (aprile 2017)

UN MONDO ARROVENTATO ED INSTABILE (Editoriale)Proletari e proprietari (I)Lo Stato contro le lotte operaie (Il caso Milani)Gli affari della guerra (Il nemico è in casa nostra!)Rispediti all’inferno I conti col nemico “Compagno” Note al romanzo di Julian Barnes Il rumore del tempo (Letteratura e rivoluzione)L’avventura a ritroso di un sindacalista comunista in Brianza (Testimonianze operaie)Il lavoro contro la guerra (Letture e recensioni) Per scaricare il pdf cliccare qui.

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Pagine Marxiste n. 41 (dicembre 2016)

Editoriale. La vittoria che conta (e che manca) La legge di Bilancio 2017. Un bilancio di classe USA: elezioni presidenziali. Un governo di miliardari e generali per più sfruttamento e più guerre Stati Uniti. Un’economia in ripresa, che rischia di rallentare senza la forza lavoro immigrata Il Socialisti Labour Party di Daniel de Leon nel giovane movimento operaio statunitense Note sul proletariato in Italia Jobs Act, voucher e false partite

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L’ACCIAIO DELLA LOTTA DI CLASSE

Mentre in Italia è in corso un’altra tappa della lotta dei lavoratori del siderurgico,[1] circa 400 operai dell’Ilva di Cornigliano – sostenuti dai lavoratori di altre industrie metalmeccaniche genovesi – per la difesa dei posti di lavoro a rischio dopo la decisione del Governo Renzi di privatizzare il gruppo, il consiglio di Stato cinese (22 gennaio 2016) ha deciso che la capacità di produzione di acciaio, carbone, cemento, alluminio, vetro

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A volte ritornano. La vittoria della destra nazionalista e xenofoba alle politiche in Polonia

Poco seguite in Italia, le elezioni politiche in Polonia, come alcuni aspetti della vicenda greca, mostrano come l’aumento delle diseguaglianze e il peggioramento delle condizioni di lavoro possano essere cavalcati da frazioni borghesi, che additano come unici responsabili da un lato l’Europa, dall’altro gli immigrati, annegando nel nazionalismo le differenze di classe. Un rischio che si corre in tutti i paesi europei, sia pure coniugato con ideologie diverse, adatte alle

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Giovani in piazza ad Hong Kong: “primavera asiatica”, un’altra TienAnMen o cos’altro?

Per spiegare quanto sta avvenendo a Hong Kong i giornalisti tendono a usare questi due termini di paragone, le primavere arabe e la più grande rivolta studentesca mai vista in Cina. Ma la storia raramente si ripete uguale nello stesso paese o nello stesso tempo in luoghi diversi. I giovani liceali e universitari che si sono mobilitati a Hong Kong in comune coi proletari e i giovani arabi del 2011

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Il nuovo picco nella campagna anticorruzione in Cina è sintomo delle difficoltà economiche e sociali

La campagna anticorruzione scatenata da Xi Jinping in Cina non accenna ad attenuarsi; è più ampia, incisiva e capillare delle analoghe campagne condotte da Jan Zemin e Hu Jintao per rafforzare la propria posizione e riaffermare la preminenza di Pechino sul resto della Cina; secondo WSJ è la più estesa dai tempi di Mao; nel 2013 sono stati condannati 182 mila funzionari a tutti i livelli di governo e in

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