Per capire quello che sta succedendo oggi in Francia non basta fermarsi alla causa occasionale, l’uccisione (l’ennesima) di un giovane maghrebino da parte di una polizia razzista e dal grilletto facile. Le ricorrenti esplosioni delle banlieue, a Parigi e nelle città di discrete dimensioni, sono il risultato di un accumulo di tensioni che hanno cause profonde. Queste banlieue sono prevalentemente abitate da immigrati o da autoctoni con un livello medio basso di reddito, spesso disoccupati o con lavori precari.
E’ probabilmente vero che più che l’oggettiva situazione economica a fare da miccia sia oggi l’aumento delle diseguaglianze o il peggioramento rispetto …
La Nanterre delle bidonvilles
La Nanterre delle bidonvilles non c’è più. Fu smantellata dalle ruspe nei primi anni ‘70, ma per vent’anni fu una delle riserve di manodopera della Parigi del secondo dopoguerra, quella della Citroen e della Renault. A metà degli anni ‘50 in Île de France vivevano più della metà degli algerini e dei nord-africani immigrati nel paese (nota 1).
Delle bidonvilles di Nanterre parlò nel 1995, tre anni prima di morire, Abdelmalek Sayad, un sociologo algerino che per tutta la vita scrisse di immigrazione. Il libro “Un Nanterre algérien, terre de bidonvilles” fu totalmente ignorato in Francia, ma permise …
Dal 27 giugno, giorno dell’uccisione del 17enne Nahel da parte della polizia francese, le periferie francesi sono in fiamme. Decine di migliaia di giovani e meno giovani delle banlieues sono scesi in strada ad esprimere il loro dolore, la loro rabbia e il loro rancore per le discriminazioni di cui gli immigrati di prima, seconda, e terza generazione sono oggetto, odio contro le classi abbienti che li guardano e trattano con disprezzo, e contro lo Stato perpetratore di soprusi e discriminazioni.
Questi sentimenti sono tanto sentiti e diffusi, accumulati a seguito di decine di episodi di ingiustizia sociale vissuti e alimentati …
(Articolo preso integralmente dal sito di Il Pungolo Rosso)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo aggiornamento sull’evoluzione della situazione negli Stati Uniti dalla seguente pagina Facebook, il cui autore è impegnato a seguire questi avvenimenti con un’ottica e un sentimento internazionalista militante.
Intanto le ultimissime di stamattina 3 giugno (fonte: The Guardian): circa 700 soldati della 82esima divisione aereo-trasportata si sono mossi dalla base di Fort Bragg in Nord Carolina con destinazione i sobborghi di Washington. Si tratta dello stesso corpo di armata usato nell’aprile 2003 contro la popolazione di Fallujah, in Iraq, dove con l’eccidio di 25 manifestanti contro l’occupazione yankee del paese partì la sollevazione …
Finita la bagarre per il Def, prima che si arroventi la bagarre per Reddito di Cittadinanza e Quota 100, si recupera, tanto per cambiare, il tema immigrazione per stare sul sicuro e preparare sulla lunga distanza la propaganda elettorale per le europee e le elezioni amministrative.
Da 17 giorni la Sea Watch col suo carico di “ben” 49 migranti “mette a rischio la sicurezza dell’Europa” secondo alcuni ministri sovranisti, fra cui brilla, ovviamente, Salvini. La penosa partita su chi “cede” per ultimo, su chi mostra la faccia più dura e squallida, non vede per ora vincitori.
É buona norma non abusare dei …
Dal Comitato permanente contro le guerre e il razzismo di Marghera, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Cosa preveda il decreto-Salvini è già noto, forse, a chi leggerà queste righe. Ma lo richiamiamo in breve per mostrare a quali interessi di regime serve questo che è il primo provvedimento di peso del governo in carica, che si è presentato come un governo “anti-sistema”.
Il decreto prevede:
l’abolizione del permesso per protezione umanitaria, previsto oggi per un periodo dai 6 mesi ai 2 anni e rinnovabile, per persone che fuggono da paesi extra-europei in cui siano in corso conflitti bellici, disastri naturali o altri fatti di …
Pubblichiamo la traduzione dell’appello per il ritorno in Germania di Alassa Mfouapon, profugo camerunense ingiustamente espulso dalla Germania.
Chi vuole firmare l’appello può farlo all’indirizzo https://chn.ge/2Pm2HuM.
APPELLO DI ELLWANGEN
Dopo il respingimento brutale, politicamente motivato:
Alassa Mfouapon deve essere immediatamente riammesso e ottenere asilo politico in Germania!
Alassa Mfouapon è stato perseguitato per motivi religiosi in Camerun, paese devastato dalla guerra civile, è fuggito nel 2014 con la moglie e il figlio. In Libia è stato separato da loro, e lui stesso ha subito maltrattamenti in un famigerato carcere libico. Dopo un tentativo di fuga assieme ad altri è stato di nuovo catturato. E gli …
I dati ISTAT mostrano che nel 2017 è aumentata sia la povertà assoluta sia quella relativa.
I poveri (+ 317 mila) sono oltre 5 milioni, l’8,4% dei residenti.
Nel Nord sono il 7%,al Sud sono il 10,4%, nel Centro sono invece diminuite (al 6,4%).
Nel 2017 le famiglie in povertà assoluta (cioè quelli che non arrivano a un reddito sufficiente per acquistare ciò che è necessario per una vita dignitosa) sono aumentate di 158 mila a un totale di un milione 778 mila, il 6,9% delle famiglie.
La povertà è distribuita in modo ineguale: sono più poveri i minori (12,1%), e meno poveri …
A corollario delle sue prese di posizione, il ministro dell’Interno italiano ha chiuso i porti italiani alla nave Acquarius, che aveva soccorso in mare 629 migranti, dando ordine di dirigersi verso un porto maltese. Un braccio di ferro fra paesi europei condotto a spese e sulla pelle dei migranti.
Perché la comunicazione mediatica, fra cui mettiamo anche i social, che trasforma il tutto in una partita a scacchi fra stati ha questo come conseguenza, di scatenare il tifo sovranista e far dimenticare o fortemente accantonare la sorte delle persone che sono su quella nave.
E’ evidente che non siamo nel 2015, non …
La campagna elettorale ha visto la costituzione di tre poli ai quali viene accreditata la maggioranza dei voti: PD con il centro-sinistra, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia per il centro-destra, e M5S, più un gran numero di formazioni minori. Questi tre poli, ognuno collegato con personaggi dell’industria, del commercio e della finanza, e sostenuto da settori dei media, si candidano a gestire il prossimo governo per conto della borghesia. I voti servono a definire la forma del prossimo “comitato d’affari” della borghesia. Solo la lotta dei lavoratori potrebbe cambiare i rapporti tra le classi, borghesi e proletari, sfruttatori …